Homo naledi Denominazione con la quale si identifica un ominide estinto i cui resti sono stati individuati nel 2013 in un ambiente sotterraneo delle grotte di Rising Star (Johannesburg, Sud Africa), essendo [...] una specie intermedia tra Australopithecus e Homo, in cui coesistono caratteri primitivi (significative la ridotta capacità cranica e un cervello pari a circa 560 cc nei maschi) e caratteri derivati, riferibili a forme più evolute. Datate a circa 2 ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] . Egli avanza l'ipotesi che il corpo sia costituito da una tela di fibre impercettibili, il cui movimento è registrato dal cervello allo stesso modo in cui il ragno percepisce gli eventi che avvengono alla periferia della sua tela, e che l'unità dell ...
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crescita e sviluppo
Aldo Fasolo
Dalla cellula uovo all'organismo adulto
All'inizio era lo zigote cioè l'uovo fecondato: la storia individuale della stragrande maggioranza di organismi pluricellulari [...] spazio i miliardi di cellule specializzate, organizzate in tessuti diversi, atte a formare i vari organi: cervello, pelle, scheletro, muscoli, sistema circolatorio. Questo processo estremamente complesso si realizza attraverso un fitto 'dialogo' fra ...
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La grande scienza. La genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La genetica del comportamento
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è antica. [...] di comportamento del maschio rispetto alla femmina, ma, soprattutto, nell'ambito di esperimenti in cui in un moscerino parte del cervello si sviluppa come maschio e il resto come femmina ‒ in quello che è denominato 'mosaico genetico' ‒ si è visto ...
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Ferro
Anna Maria Paolucci
Il ferro, elemento chimico metallico (simbolo Fe) diffuso in natura sotto forma di composti minerali, dal punto di vista biologico appartiene alla categoria dei microelementi, [...] i sintomi cerebrali non sono più reversibili, anche se scompaiono altri sintomi clinici di carenza. È stato anche accertato che alla nascita il cervello contiene soltanto il 10% del ferro che ha in età adulta; all'età di 10 anni il contenuto è del 50 ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] B e T, ma più facilmente sui B, su cellule epidermiche, macrofagi, e spermatozoi. Non sono stati trovati antigeni Ia in emazie, cervello, rene e fegato. Gli antigeni Ia sono diversi da quelli determinati dai loci H-2K e H-2D sia per la distribuzione ...
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La vita
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Cosa vuol dire essere vivi
Un gattino è vivo, un tavolo no. La maestra è viva, una bambola no. Sembra facile capire quali sono le cose che appartengono al mondo vivente. [...] che sono fatti uno di paglia e l'altro di metallo. Chi li ha creati non ha pensato di metterci il cuore e il cervello e loro sembrano costretti a starsene fermi per sempre: ma in questo modo come si può parlare e volere bene? E come si può accettare ...
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Ritmi biologici
Hermann Remmert
di Hermann Remmert
Ritmi biologici
sommario: 1. Introduzione. 2. Prove dell'esistenza di un orologio fisiologico. 3. Sincronizzatori di orologi biologici. 4. Funzionamento [...] (v. cap. 5, paragrafo a), mentre Hollwich e Tilgner (v., 1961) erano riusciti a provocare tale sviluppo esponendo il cervello dell'animale a una luce monocromatica. Nei Mammiferi ciò sembra escluso, mentre nei Vertebrati inferiori vi sono, oltre agli ...
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Enzima che catalizza la scissione reversibile del fruttosio-1,6-difosfato in fosfodiossiacetone e 3-fosfogliceraldeide della glicolisi. La stessa reazione avviene al contrario nella gluconeogenesi. Le [...] trovano 3 forme isoenzimatiche: l’ a. A, predominante nel muscolo, l’ a. B nel fegato e l’ a. C nel cervello. Un aumento del tasso di a. sierica si riscontra in varie patologie: distrofia muscolare, epatiti, infarto del miocardio, alcune neoplasie. ...
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Cellula astrocitaria
Vito Antonio Vetrugno
Cellula che costituisce la macroglia del Sistema nervoso centrale (SNC) insieme all’oligodendrocita. Al pari del neurone, la cellula astrocitaria (definita [...] formano la barriera ematoencefalica che isola il SNC dall’esterno impedendo l’ingresso di macromolecole dannose.
Durante lo sviluppo embrionale del cervello la cellula astrocitaria guida la migrazione dei neuroni alle destinazioni finali, mentre nel ...
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cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l’ipotalamo,...
cervellata
s. f. [adattam. di una voce milan. di origine non ben chiara]. – Sorta di salsiccia che un tempo si produceva a Milano (oggi solo in provincia), composta di carne e sangue rappreso di maiale con varî aromi e formaggio, adoperata...