colonna corticale
Aggregazione organizzata di neuroni cerebrali, detta anche modulo. Nella neocorteccia si riscontrano aggregati verticali di neuroni, uniti tra di loro secondo un piano ripetitivo di [...] sono riconoscibili tutti i tipi di neuroni corticali, piramidali e non, eccitatori e inibitori. Nell’ontogenesi del cervello la minicolonna è prodotta dalla divisione iterativa di un piccolo clone di cellule progenitrici del neuroepitelio primordiale ...
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Perceptron: passato e presente
Gérard Dreyfus Léon Personnaz
(Laboratoire d'Électronique, École Supérieure de Physique et de Chimie lndustrielles, Parigi, Francia)
Gérard Toulouse
(Laboratoire de Physique, [...] e della meccanica del volo. Analogamente, negli anni Sessanta, allo scopo di realizzare strutture che imitassero il cervello, furono introdotti i perceptron, le cui applicazioni pratiche tuttavia sono rimaste ancora allo stadio iniziale. In questa ...
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Struttura degli odori e sistemi olfattivi
John J. Hopfield
(California Institute of Technology Pasadena, California, USA)
L'olfatto e il gusto sono i due sensi chimici. Sebbene la differenza sia piuttosto [...] dal fatto che vi è un elevato numero di assoni che portano segnali al bulbo olfattivo da altre parti del cervello, corteccia prepiriforme inclusa. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, dobbiamo notare che i primi centri di elaborazione olfattiva di ...
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oscillatore circadiano
Rodolfo Costa
Meccanismo molecolare che coinvolge geni e proteine ‘orologio’ e che genera oscillazioni molecolari endogene che, a loro volta, controllano in cascata la genesi [...] genes). Negli organismi pluricellulari sono attivi sistemi di oscillatori/orologi circadiani in diverse regioni corporee. Nel cervello dei Mammiferi, a livello dei nuclei soprachiasmatici dell’ipotalamo, ha sede l’orologio circadiano principale ...
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interneurone
Neurone completamente collocato all’interno del sistema nervoso centrale. Schematicamente il sistema nervoso centrale comprende: (a) un gruppo di cellule per riconoscere lo stimolo (i neuroni [...] la cui funzione principale è quella di preservare la temporizzazione degli eventi neuronali su vaste aree del cervello. In passato si riteneva che gli interneuroni inibitori della corteccia fornissero stabilità alla popolazione di cellule principali ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] .
Malattie neurodegenerative
La malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson insorgono in tarda età in zone specifiche del cervello che, ai rilievi autoptici, mostrano segni di danno ossidativo e appaiono come casi locali di invecchiamento in un ...
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Concezione che, in contrapposizione al meccanicismo e avvicinandosi piuttosto al vitalismo, considera la struttura organizzata propria degli esseri viventi non interpretabile esclusivamente in base a principi [...] corrente di studi che riconosce o postula alla base delle malattie mentali una lesione, macroscopica, istologica o biochimica del cervello. L’o. ebbe notevole sviluppo con la dottrina delle localizzazioni cerebrali e con gli studi di W. Griesinger e ...
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Genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è molto antica. Per secoli gli uomini hanno sfruttato questa [...] di comportamento del maschio rispetto alla femmina, ma, soprattutto nell'ambito di esperimenti in cui in un moscerino parte del cervello si sviluppa come maschio e il resto come femmina (in quello che è denominato mosaico genetico), si è visto che ...
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NMDA (N-metil-d-aspartato)
Recettore per il neurotrasmettitore glutammato di fondamentale importanza nei meccanismi di plasticità neuronale e di consolidamento della memoria a lungo termine. Per poter [...] controllo ha la funzione di non permettere la fissazione in memoria di tutti gli eventi, ma soltanto di quelli che il cervello decide di fissare in base alla loro importanza. Questo recettore è stato identificato e sono stati anche individuati i geni ...
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Imparare a generalizzare
Manfred Opper
(Neural Computing Research Group, Aston University Birmingham, Gran Bretagna)
Questo saggio fornisce un'introduzione alle teorie che mirano alla comprensione della [...] di fase. È un'eccitante questione aperta la possibilità che tali transizioni possano giocare un ruolo cognitivo nel cervello degli animali e degli uomini.
Introduzione
Le reti neuronali imparano da esempi. Questa affermazione è ovviamente vera per ...
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cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l’ipotalamo,...
cervellata
s. f. [adattam. di una voce milan. di origine non ben chiara]. – Sorta di salsiccia che un tempo si produceva a Milano (oggi solo in provincia), composta di carne e sangue rappreso di maiale con varî aromi e formaggio, adoperata...