CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] C. si sforza di spiegare sempre in termini materialistici di flussi d'umori e spiriti animali tra le varie parti del corpo e il cervello.
Nel 1737 videro la luce gli Opuscoli filosofici. Nel primo di questi il C. si sforza di confutare le opinioni di ...
Leggi Tutto
DURANTE, Francesco
Giuseppe Armocida
Nacque a Letojanni Gallodoro (Messina), da Domenico e da Giovanna Galeano, il 29 giugno 1844. Compiuti i primi studi a Messina, si trasferi a Napoli, ove segui i [...] in Suppl. al Policlinico, II [1896], pp. 418 s.) e affrontò più volte, in seguito, la patologia turnorale del cervello, dandone diverse comunicazioni ai congressi della Società italiana di chirurgia. In alcuni pazienti da lui operati al cranio ebbe l ...
Leggi Tutto
GHINI, Luca
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Croara (Casalfiumanese) presso Imola (in località "Le colline", un podere di proprietà della famiglia) nel 1490 (non sono noti il giorno e il mese), terzo [...] in una freddo-secca, con un decorso secondo il quale l'infezione - infectio o venenum - si diffonde dal fegato al cervello e al cuore); le cause esterne e praecipientes (il coito "cum infecta") e quelle interne e antecedentes (gli umori surriscaldati ...
Leggi Tutto
CHIESA, Francesco
Paolo Petroni
Discendente di una famiglia di artisti, nacque a Sagno, presso Chiasso, nel Mendrisiotto (Canton Ticino), il 5 luglio 1871 da Innocente e da Maddalena Bagutti.
Il nonno, [...] '67.
La figura buona e paziente di Amarillide, dotata di un naturale umorismo e contornata da parenti scellerati e senza cervello, che la chiamano ironicamente santa, è una delle più riuscite dello scrittore ticinese e quella che salva il libro, in ...
Leggi Tutto
DELLA TORRE, Giacomo (Iacobus a Turre, de la Turre, Dalla Torre, de Forlivio, Forliviensis, Foroliviensis, Ferolivias)
Augusto De Ferrari
Nacque a Forlì tra il 1360 e il 1362 da Pietro, "artium et medicinae [...] a volte da loro prendere le distanze (ad es. egli dissente da Avicenna a proposito del sito di origine dei nervi nel cervello) e rifiutando certe false credenze medievali. In effetti il D. studiò il greco per avvicinarsi ai testi originali, ma non ...
Leggi Tutto
FERRARIO, Ercole
Marco Sandroni
Nato il 23 marzo 1816 a Samarate, nel basso Varesotto, da Luigi, agiato proprietario terriero, e da Maria Ambrosoli, compì i primi studi presso il ginnasio di Legnano [...] , considerato come cagione di molte malattie, in Gazzetta medica di Milano, n. 51, 19dic. 1846; Singolarità rinvenuta nel cervello di un uomo, che non aveva mai offerto sintomi di alienazione mentale. Lettera al chiarissimo sig. prof. B. Panizza ...
Leggi Tutto
CESALPINO (Caesalpinus), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1524 o'25 (non nel 1519) ad Arezzo, o più probabilmente in qualchelocalità del contado aretino da Giovanni e Giovanna de Bianchi.
Secondo [...] uscire dalle strettoie aristoteliche. Contrariamente alle affermazioni di Galeno, il C. sostenne che non il fegato o il cervello, ma il cuore è il centro propulsore del sangue, attraverso le valvole relative, la cui disposizione indica il movimento ...
Leggi Tutto
PEDEMONTE, Pompeo
Stefano L'Occaso
PEDEMONTE, Pompeo. – Nacque con ogni probabilità a Mantova da Gian Francesco «de Piamonte», pittore di origini veronesi morto nel 1541 (d’Arco, 1859, p. 277), e da [...] , certo anche a causa dei frequenti attriti con altri artisti e architetti, con il conte Sangiorgio – irritato dal suo «duro cervello» (Carpeggiani, 2002, p. 11) – e persino con il duca (Marani, 1965, pp. 35, 101 nn. 37-38). Tra le architetture ...
Leggi Tutto
BONIFACIO, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Rovigo il 6 sett. 1547 dal nobile rodigino Sebastiano, notaio, cancelliere del vescovato di Adria e dell'Inquisizione, provveditore alle vettovaglie e alla sanità [...] d'oblio") del Petrarca che pel B. (assai diffidente di chi ponendo la "bellezza nell'oscurità" tormenta "il cervello" del lettore "con soggetti inusitati, metafore stravolte, et elocutioni") era modello di "purità" e "chiarezza" (per Dante, invece ...
Leggi Tutto
LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] qualche modo un freniatra positivista e, in quanto sostenitore della necessità dell'indagine anatomo-istologica del cervello, ritenuto la sede delle alterazioni che sono causa delle malattie mentali, un organicista. Incondizionatamente aderente all ...
Leggi Tutto
cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l’ipotalamo,...
cervellata
s. f. [adattam. di una voce milan. di origine non ben chiara]. – Sorta di salsiccia che un tempo si produceva a Milano (oggi solo in provincia), composta di carne e sangue rappreso di maiale con varî aromi e formaggio, adoperata...