I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] la pena di tenere presenti entrambi questi insegnamenti nel compiere il passo logico ulteriore, che consiste nel chiedersi se il cervello faccia uso di ulteriori gradi di libertà nel suo modo di codificare i messaggi e, in particolare, se qualche ...
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Neuroscienze. Basi biologiche delle emozioni
Kevin S. LaBar
Joseph E. LeDoux
L'emozione rende la vita degna di essere vissuta e rappresenta uno degli stati mentali più caratteristici di Homo sapiens. [...] mediati da un'azione sul nervo vago che, attraverso una serie di connessioni neuronali, finisce col raggiungere le aree del cervello quali l'amigdala e l'ippocampo. Negli studi condotti su animali, si è osservato che la somministrazione periferica di ...
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Irraggiamento
Yuri V. Gulyaev
Il corpo umano è un sistema dinamico autoregolato, la cui stabilità (omeostasi) è assicurata dal funzionamento simultaneo di vari sistemi fisiologici: la neuroregolazione, [...] fT/°Hz nell'ampiezza di banda 0,1-100 Hz. A titolo di paragone si può considerare che il rumore biomagnetico del cervello umano, quando il soggetto non è concentrato in nessuna definita attività di pensiero, si situa intorno ai 30 fT/°Hz. Con questa ...
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Lo scheletro della testa nell’uomo e nei Vertebrati.
Anatomia
Anatomia comparata
Dal punto di vista anatomo-comparativo il c. si distingue in neurocranio, che racchiude e protegge l’encefalo e gli organi [...] costituisce per solito un intervento a sé stante, in quanto più spesso viene praticata nel corso d’interventi diretti sul cervello o sulle meningi. Viene eseguita, in anestesia generale o locale, praticando un solo foro (trapanazione) o più fori. La ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] di incubazione, un pattern elettroforetico della PrPEST e una specifica distribuzione delle lesioni (in particolar modo la spongiosi) nel cervello. Con questa metodica sono stati isolati circa venti ceppi di scrapie, uno o forse due di BSE e almeno ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] della specie umana chiamato Australopithecus: comparso in Africa nel Pliocene, intorno a 4 milioni di anni fa, pur con un cervello di dimensioni ridotte (circa 450 ml), esso è stato il primo antenato dell'uomo a sperimentare con successo un modo ...
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asimmetria emisferica
Insieme delle differenze anatomiche e funzionali tra i due emisferi cerebrali riscontrabili non soltanto in molte specie di Primati non umani e nell’uomo, ma anche in alcune specie [...] funzione cognitiva in un certo emisfero (lateralizzazione) come conseguenza delle asimmetrie emisferiche già presenti nel cervello dei Mammiferi. Per effetto di tale processo, le funzioni cognitive e comportamentali più analitiche e razionali ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] distretti dell'organismo o in altre specie animali. In sostanza, oltre che come elaboratore e memorizzatore di informazioni, il cervello spesso funziona come una ghiandola endocrina che elabora i propri 'umori' e li invia all'organismo tramite le sue ...
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bombesina
Tetradecapeptide della famiglia dei neuropeptidi intestinali, presente nel sistema nervoso e in quello gastroenterico dei Mammiferi. Esso è implicato in importanti funzioni vitali sia a livello [...] e l’induzione di iportermia. Essa aumenta inoltre la glicemia e il glucagone, induce bradicardia e aumenta la ventilazione. Nel cervello, la bombesina influenza l’attività di alcuni neuroni ipotalamici. (*)
→ Neurotrasmissione e neurotrasmettitori ...
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mosaico genetico
Presenza, in un organismo pluricellulare, di due linee genetiche differenti derivate da uno zigote. Talvolta, il mosaicismo può derivare da una mutazione che si è verificata in una cellula [...] rispetto alla femmina, ma viene messa in evidenza, soprattutto, nell’ambito di esperimenti in cui, in un moscerino, parte del cervello si sviluppa come maschio e il resto come femmina, in quello che è denominato appunto mosaico genetico. Si è visto ...
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cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l’ipotalamo,...
cervellata
s. f. [adattam. di una voce milan. di origine non ben chiara]. – Sorta di salsiccia che un tempo si produceva a Milano (oggi solo in provincia), composta di carne e sangue rappreso di maiale con varî aromi e formaggio, adoperata...