Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] e inediti di Gino Capponi, a cura di M. Tabarrini, 1° vol., 1877), in buona sostanza concorde con Troya, e CesareCantù, con un’impresa monumentale: settantadue dispense raccolte in venti volumi, una Storia universale, compilata fra il 1838 e il 1845 ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] ). Esempi di diversa importanza di questo revisionismo su basi etico-religiose la Storia della letteratura italiana di CesareCantù (1865) e la Storia civile nella letteraria di Niccolò Tommaseo (1872). Dalla scuola narrativa manzoniana niente venne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] Luigi Tosti, il domenicano Alberto Guglielmotti), letterati con vasti interessi storici.
Tra questi ultimi vi era CesareCantù, il primo scrittore italiano a raggiungere una cospicua agiatezza attraverso una propria opera a stampa, quella Storia ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] di rotta imposto alla propria rivista dai vescovi piemontesi. Monsignor Alessandro Riccardi, vescovo di Torino, scrivendo a CesareCantù nel febbraio di quell’anno, ipotizzò che le modalità e i toni della prima dichiarazione di Margotti fossero ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] multiforme e disuguale produzione storica del lombardo CesareCantù, insieme con una messe di altri d’Europa, Roma 1949, pp. 257-280; E. Francia, “Il nuovo Cesare è la patria”. Clero e religione nel lungo Quarantotto italiano, in Il Risorgimento, ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] dovevano togliere loro molto spazio e capacità di influenza.
Alcuni deputati al Parlamento (Vito D’Ondes Reggio, CesareCantù, Augusto Conti, Paris Salvago) continuavano a dichiararsi insieme «patrioti» e «cattolici», nel primo decennio post-unitario ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] e interpreti delle istanze risorgimentali, sedendo nel Parlamento unitario dal 1861 al 1870, quali Enrico Amari, Paolo Campello, CesareCantù, Augusto Conti, in più di un’occasione vicini alle posizioni diMinghetti e fedeli o prossimi all’ideale ...
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Interpretazioni del Risorgimento
Guido Pescosolido
Storiografia di partito, storiografia agiografica e loro superamento
Le prime interpretazioni del Risorgimento risalgono agli stessi anni dell’unificazione [...] Cattaneo, Luigi Anelli, Carlo Pisacane, Giuseppe Gabussi, quanto per quelli di parte reazionaria e antiunitaria come CesareCantù. Fiorì anche, all’indomani dell’unità, tutta una letteratura agiografica, volta all’esaltazione acritica del Piemonte ...
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