Architetto, pittore e scrittore d'arte, nato in Milano il 1483, morto ivi il 30 marzo 1543. Giovanissimo, egli poté conoscere Bramante e Leonardo. Dal 1503 al 1507 lavorò come pittore in Reggio; e si può [...] identificare con quel Cesare da Reggio che nel 1508 affrescava a Parma la sagrestia della chiesa di S. Giovanni Evangelista. Sul finire dello stesso anno fu a Roma, poi a Ferrara, e nell'ateneo ferrarese condusse profondi studî di fiosofia e ...
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Architetto, pittore e scrittore d'arte (Prospiano, Olgiate Olona, 1483 - Milano 1543). Formatosi a Milano nell'ambito bramantesco, ebbe modo anche di conoscere Leonardo; lavorò come pittore presso varie corti dell'Italia settentrionale (Parma, S. Giovanni Evangelista, decorazione della sagrestia, 1508; Piacenza, S. Eufemia, Madonna col Bambino e santi, 1512). Architetto degli Sforza (e anche di Carlo ...
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FOTOGRAFIA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e γράϕω "scrivo")
Carlo RODANO
Leone Andrea MAGGIOROTTO Giulio COSTANZI
Processo fotochimico di riproduzione delle immagini che si formano in una camera oscura. [...] moderno della parola fu fatta da Leonardo da Vinci nel Cod. D. f. 8. Dopo la morte di Leonardo (1519), CesareCesariano nei Commenti a Vitruvio (Como 1521) descrisse in modo simile la camera oscura, attribuendone la scoperta a un Pafnuzio, monaco ...
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Una delle più belle e industri città della Lombardia, situata in pittoresca posizione, a 202 m. s. m., all'estremità meridionale del ramo del Lario, che tortuosamente si dirige verso SO., e che, al suo [...] bellissima edizione dell'Architettura di Vitruvio, tradotta da Marco Bono, bergamasco, Benedetto Giovio e altri, con il commento di CesareCesariano, impressa da Gotardo da Ponte il 21 luglio 1521. Ma assai prima l'arte della stampa era apparsa nell ...
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VITRUVIO (Vitruvius Pollio)
Francesco Pellati
La fama di V. è quasi unicamente affidata al suo trattato (i Dieci Libri di Architettura), che, ove se ne eccettuino alcune epitomi da esso derivate (Faventino, [...] ).
Fra le traduzioni italiane tiene un posto cospicuo la prima, uscita in Como nel 1521 ad opera di CesareCesariano, allievo di Bramante, completata da Benedetto Giovio e Bono Mauro, magnifica per abbondanza di documentazione critica ed esegetica ...
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REGGIO nell'Emilia (XXVIII, p. 994)
Antonio FULLONI
La città conserva ancora elementi dell'antica fisionomia; il cardo, braccio nord, oggi Via Roma è poi scomparso in parte, a sud della Via Emilia, che [...] , Linari, vescovile (interno), Beatrice Fontanelli, Trotti (detto Mari), ecc., opere dello Spani e anche di altri, come CesareCesariano che, probabilmente, architettò quest'ultimo edificio. Non è, invece, da attribuirsi allo Spani la Madonna in rame ...
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Trattato (1° sec. a.C.) del trattatista latino Vitruvio, in dieci libri.
Approfondimento di Francesco Pellati, s.v. Vitruvio (Enciclopedia Italiana)
§ Il "De Architectura". - Raccogliendo e riassumendo [...] ).
Fra le traduzioni italiane tiene un posto cospicuo la prima, uscita in Como nel 1521 ad opera di CesareCesariano, allievo di Bramante, completata da Benedetto Giovio e Bono Mauro, magnifica per abbondanza di documentazione critica ed esegetica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fil rouge dell’età umanistico-rinascimentale, la riflessione sulle arti anima ininterrotta [...] milanese (1500); i trattati d’architettura, ispirati ad Alberti e Vitruvio. Integralmente volgarizzata nel 1521 da CesareCesariano e commentata nel 1556 da Daniele Bàrbaro, l’opera vitruviana riceve moderna codificazione nel Trattato di architettura ...
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SUARDI, Bartolomeo detto Bramantino
Roberto Cara
– Nacque presumibilmente intorno al 1465 a Bergamo, da Alberto e da Pietrina, da Sulbiate; ebbe una sorella, Caterina. Il padre era già morto l’8 dicembre [...] e le facciate dipinte delle case di Giovan Battista Latuada e Bernardo Scaccabarozzi (1568, V, 1984, pp. 432 s.). CesareCesariano nel 1521 rammentò Bramantino nel suo commento a Vitruvio insieme a Zenale e Luini, soprattutto come freschista, in una ...
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TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] sive de mutuo amore di Celio Calcagnini (Schwarzenberg, 1964), dipinti in collaborazione con altri artisti, tra i quali CesareCesariano e Gabriele Bonaccioli, detto il Gabriletto (Pattanaro, 1994 e 2007; Fedozzi - Ghelfi, 2007), e rara testimonianza ...
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cesariano
ceṡariano agg. e s. m. [dal lat. Caesarianus «di Giulio Cesare», Caesariani pl. «partigiani di Cesare» (nella guerra civile)]. – 1. agg. Di Giulio Cesare, come generale e uomo politico, o come scrittore: esercito c.; il partito c.;...
cesarismo
ceṡarismo s. m. [der. di Cesare, nel sign. di «imperatore, sovrano»]. – Sistema politico autoritario basato sul potere personale di un sovrano, investito della sua sovranità dal popolo, o da un consenso popolare comunque sollecitato...