Filosofo (Cento 1550 - Padova 1631); insegnò (dal 1590) all'università di Padova per molti anni. Collega a Padova di Galilei, C. non volle, sembra, prender mai in considerazione le sue ipotesi né compiere osservazioni celesti col "cannocchiale" galileiano. Aristotelico - non senza subire l'influenza del platonismo di Pico della Mirandola - egli difende una concezione fisico-metafisica coerente con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] . All’ombra del cardinale d’Este, fra Venezia e Padova, Della Porta percorre il mondo di Sarpi, CesareCremonini e Galilei, dove aristotelismo areligioso, interessi scientifici e vene scettiche e politiques scorrono quanto possibile al riparo dal ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] biografo di Sarpi. Per quanto non fosse d'accordo con le sue idee, Galilei strinse amicizia con il filosofo aristotelico CesareCremonini, il quale si rese persino garante di una richiesta dell'amico per un anticipo sullo stipendio. Galilei insegnava ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] nel 1583, solamente dopo aver pubblicamente ricusato le sue opinioni.
Un altro caso, ancor più importante, fu quello di CesareCremonini (1550-1631), l'eminente aristotelico collega e amico di Galilei all'Università di Padova, che rifiutò di guardare ...
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BENINTENDI (Benintentus Belgiarinus, de Benintendis, Benintento alias Sbalzarino), Gerolamo
Pietro De Marco
Incerta è la data della nascita, da collocare ad ogni modo nel primo quarto del sec. XVI. [...] B. è a fianco del Montecatini con stipendio nettamente inferiore. Nell'anno 1583 competitore del B. nell'insegnamento serale è CesareCremonini: con la sua presenza, e la comparsa nei "rotuli" del Gianini e del Pocaterra, che coincide con gli ultimi ...
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FRANZOSI, Girolamo
Delfina Giovannozzi
Nacque probabilmente a Polpenazze - ora Polpenazze del Garda, presso la sponda lombarda del lago -, tra la fine del sec. XVI e l'inizio del XVII; trascorse gran [...] orientamenti della medicina in contrasto con le tendenze galeniche della medicina tradizionale. Aristotelico convinto, alla stregua di CesareCremonini, che riconosceva infatti come suo maestro, il F. pubblicò nel 1652 a Verona un trattato De motu ...
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BERTI, Domenico
Gian Paolo Nitti
Nacque a Cumiana (Torino) il 17 dic. 1820 da Francesco e da Margherita Fontana e, dopo aver studiato nel collegio di Carmagnola, s'iscrisse all'università di Torino, [...] . Galilei, in Nuova Antologia, gennaio 1877, pp. 5-34; Di C. Cremonini e della sua controversia con l'Inquisizione di Padova e di Roma, in Atti tutte al Rattazzi, compose una breve monografia su Cesare Alfieri (Roma 1877); seguirono Di V. Gioberti ...
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GIORGIO da Ragusa (Raguseo)
Cesare Preti
Figlio di Luca, nacque probabilmente a Ragusa (l'attuale Dubrovnik), in Dalmazia, nella seconda metà del sec. XVI. La madre proveniva, forse, dalla famiglia Milani [...] ., 664, c. 98r; per notizie sulla famiglia: Venezia, Bibl. naz. Marciana, Mss. ital., VII.351 (= 8385), c. 13v; la commedia del Cremonini, Le nubi, ibid., Mss. lat., XIV.47 (= 4705) e Mss. ital., IX.24 (= 6476).
La figura di G. è considerata nelle ...
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