Critico e scrittore italiano (Casalincontrada 1863 - ivi 1928); prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Genova (1891), passò all'univ. di Roma per insegnarvi dapprima (1905) la letteratura francese e la spagnola, e quindi ancora (dal 1918) lingue e letterature neolatine. Dopo i primi lavori filologici (su Sordello; edizione degli Scritti di C. Colombo, 1892-94; ecc.), si volse allo studio ...
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BOSCO, Umberto
Eugenio Ragni
Nacque a Catanzaro il 2 ottobre 1900, da Carmelo, avvocato dello Stato, e da Ambrosina Provenzano. Compiuti nella città natale gli studi secondari e il liceo, dove ebbe [...] si laureò nel 1923 discutendo la tesi L’uomo-poeta dei romantici, relatori Vittorio Rossi e CesareDeLollis. Dopo un triennio di insegnamento nell’istituto magistrale De Nobili di Catanzaro (1925-27), si trasferì a Roma con Ines Marano Toro, cui s ...
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MACCHIA, Giovanni
Enrico Guaraldo
Nacque a Trani il 14 nov. 1912 da Vito, presidente di corte d'assise, e Giuseppina Francavilla.
Trascorse l'infanzia in una famiglia numerosa: ai figli nati da queste [...] Pisa. Nel 1939 pubblicò Baudelaire critico (Firenze 1939), lovoro ripreso dalla sua tesi di laurea e fu insignito del premio CesareDeLollis. Nel 1940 cominciò la sua collaborazione a Primato e iniziò a interessarsi a un tema su cui tornò più volte ...
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BOTTACCHIARI, Rodolfo
Luciano Zagari
Nato a Genga (Ancona) il 18 maggio 1885 da Ettore e da Sestilia Narducci, fu discepolo di CesareDeLollis, che lo chiamò a collaborare alla Cultura.
L'attività [...] di studioso della letteratura tedesca palesa il prevalere di influenze diverse: un vivace interesse psicologico di stampo farinelliano che lo condusse a una esplicita polemica contro i modelli crociani ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] tentativo di creazione di un forte Stato personale da parte di Cesare Borgia, che già nell’intervallo tra la conquista francese di Milano una direzione che sembra preludere alla critica stilistica (C. DeLollis, E.G. Parodi, D. Petrini) e poi della ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] ,La presa del castello di Bolgheri, Bruto che uccide Cesare,Il 10 agosto; metri adoperati: l'ottava, la in G. C. e la letter. della nuova Italia, Torino 1939); C. DeLollis, Appunti sulla lingua poeta del C., in Saggi sulla forma poetica ital. dell' ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] è maneggiato come una lingua straniera; Cavour stesso lo confessava a Cesare Balbo nel 1835 («la langue italienne m’est restée jusqu’à ) oppure grazie alla dieresi o alla variante latineggiante: DeLollis (1929, pp. 110-111) ha osservato che il ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] madre il 13 ott. 1791, dopo averlo condotto a fare visita a Cesare Beccaria (unica memoria che il M. conservò del nonno). La donna : D. Christesco, La fortune de A. M. en France, Paris 1943. Sui legami con i giovani storici, C. DeLollis, A. M. e gli ...
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studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...