La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] , non poteva raggiungerla il dimidiatus Menander (così Cesare chiama Terenzio) costretto a tradurre in altra lingua quel 1492, appunto, Fernando e Isabella cacciano del tutto i mori da Granata, Colombo scopre l'America e Fernando de Rojas conduce ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] in intavolature di liuto. Altro trattato importante è quello di Cesare Negri milanese, detto il Trombone, stampato a Milano nel Simile alla moresca, e danzata da coppie camuffate da re mori, era la canaria, proveniente dalle isole canarie, nella quale ...
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TRIESTE (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Ferdinando FORLATI
Attilio TAMARO
Giacomo BRAUN
Lina GASPARINI
B. F. T. B. F. T.
Città della Venezia Giulia, capoluogo di provincia; si affaccia sull'omonimo [...] saccheggiata dai Giapidi nel 52 a. C., soccorsa da Giulio Cesare, fortificata da Augusto cui si deve con ogni probabilità la fra i quali l'Orlandini e Giacomo Venezian, che poi morì combattendo a Roma, tentarono d'impadronirsi della città, ma ...
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Città del Belgio. La situazione della città in riva a un gran fiume navigabile appare già attestata dal nome, schiettamente fiammingo per origine (nei primi documenti, risalenti al sec. VIII, Andoverp, [...] casa dei Rubens, costruita nel 1611, e dove il pittore morì nel 1640, ha di notevole un grazioso cortile interno, il di Anversa, e una Pietà donata ai francescani dall'abate Cesare Saglia; il ritratto dello stesso Saglia. Vi si notano inoltre ...
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Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] mesi nel 1724, dopo la provvisoria abdicazione del padre e morì l'anno seguente; e Ferdinando VI (1746-59), che Atti della R. Accademia di scienze morali di Napoli, 1927; L. R. De Cesare, La fine di un regno, Città di Castello 1908; id., Roma e lo ...
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L'isola maggiore del Mediterraneo orientale, situata fra 34°33′ e 35°41′ N., e fra 32°17′ e 34°35′ E., a circa 95 km. a occidente della Siria. La costa caramanica dell'Asia Minore dista 64 km.; a O. la [...] ) e fino sulle coste stesse dell'isola (Cimone morì assediando Cizio). Un fervido assertore di ellenismo fu, più dava fastidio al mestatore tribuno e anche alla sorgente fortuna di Giulio Cesare, e si confiscava un bel tesoro, che l'onesto Catone ...
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MODENA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Domenico FAVA
Tommaso SORBELLI
Arturo SOLARI
Luigi SIMEONI
Giovanni CANEVAZZI
Adolfo VENTURI
Città dell'Emilia e capoluogo di provincia, posta a 37 km. da [...] con l'occupazione di Ferrara nel 1598 che costrinse il duca Cesare d'Este a rifugiarsi, il 30 gennaio, a Modena, divenuta gennaio 1289, dove tosto provvide a fare erigere un castello. Obizzo morì il 13 febbraio 1293, dopo aver resa la pace alla città ...
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Storia. - L'alcoolismo, che significa l'abuso delle bevande alcooliche fermentate (vino, birra ecc.) o distillate, con tutte le conseguenze funeste agl'individui, alle famiglie, alla società, alla razza, [...] non berrà vino né altra bevanda inebriante". Nella narrazione lasciata da Giulio Cesare (De bello gallico, IV) dei costumi dei Suebi, popoli della riavutosi domandò di mangiare e, mentre mangiava, morì soffocato da un boccone di carne troppo grosso. ...
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MERLETTO (anche: merlo, trina, pizzo: fr. dentelle; sp. encaje; ted. Spitze; ingl. lace)
Elisa Ricci
È propriamente un tessuto trasparente lavorato con l'ago o coi fuselli o con l'uncinetto, cucendo, [...] , anche ai giorni nostri, del cugino di Tiziano, Cesare Vecellio la cui Corona delle nobili et virtuose donne (1591 . Dopo la rivoluzione, si rifugiò, per non morire (e non morì più) nel Calvados, a Caen, a Bayeux. Eccezionalmente di filo bianco ...
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VERONA (A. T., 24-25-z6)
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Giuseppe FIOCCU
Paola ZANCAN
Tammaro DE MARINIS
Walter MATURI
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sulla ferrovia Milano-Venezia, a 45°26′ [...] nel 49 a. C., grazie alla concessione fatta da Cesare ai Transpadani; e fu allora iscritta alla tribù Poblilia. verso il 304; l'VIII, S. Zeno, patrono della città, morì verso il 380.
Con l'età barbarica continuò l'importanza militare della città ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. per la via, per una via; p. per la strada...