MARCELLO, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1446 dal cavaliere Jacopo Antonio di Francesco e dalla sua seconda moglie Lucia Lion, figlia del nobile padovano Bartolomeo.
Il padre morì lasciando [...] sullo stato delle città e fortezze della regione, da poco annesse ai dominii della Serenissima dopo l'effimera avventura di CesareBorgia, ma rivendicate con fermezza dalla S. Sede.
Rifiutato il saviato di Terraferma il 29 genn. 1506, entrò a far ...
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Nardi, Iacopo
Alessandro Montevecchi
Nacque a Firenze il 20 luglio 1476 da Salvestro e Lucrezia di Bardo, in una famiglia appartenente al «popolo grasso». Ebbe una formazione umanistica e forse fu discepolo [...] Malatesta Baglioni. I pontefici Alessandro VI e Giulio II sono figure scandalose, e netto è anche il giudizio morale verso CesareBorgia, un «ladro» che conquista terre papali in Romagna come se fossero «de’ Barberi e infedeli» (ed. Arbib, 1° vol., p ...
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Ordinanza, Scritti sull’
Denis Fachard
L’esortazione conclusiva del primo Decennale – «ma sarebb’el cammin facile e corto / se voi el tempio riaprissi a Marte» (vv. 549-50) – esterna la profonda convinzione [...] », 1967, 79, pp. 960-75 (poi in Id., Machiavellerie, Torino 1980, pp. 3-59); G. Sasso, Ancora su Machiavelli e CesareBorgia, «La cultura», 1969, 7, pp. 1-36; J.-J. Marchand, Niccolò Machiavelli. I primi scritti politici (1499-1512). Nascita di ...
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nemico
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Fino al primo Cinquecento la questione del n. non aveva mai avuto uno spazio significativo nella riflessione politica, per quanto la narrazione delle [...] arte dello stato» repubblicana il n. individuale spunta raramente e interessa solo quando si ragiona di principi nuovi, come CesareBorgia, o quando si scrive sui «grandi uomini». Per gli stessi motivi, l’inimicizia è pubblica prima di essere privata ...
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Anti-Machiavel
Roberto De Pol
Saggio sul Principe, nato dalla collaborazione tra Federico II di Prussia (Berlino 1712 - Potsdam 1786) e Voltaire (Parigi 1694 - ivi 1778).
Federico II di Prussia
Primo [...] principati), egli osserva che sarebbero perfetti se M. fosse docteur de la scéleratesse («maestro di delitti», p. 56). A CesareBorgia, che definisce il monstre le plus abominable que l’Enfer ait vomi sur la terre («[il] mostro più abominevole che l ...
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Sforza, Ludovico Maria, detto il Moro
Antonio Menniti Ippolito
Nacque a Milano il 3 agosto 1452, quarto dei sei figli maschi che Francesco I Sforza (→) ebbe da Bianca Maria Visconti. Il padre lo chiamava [...] confini», § 6). Seguono, nel Principe, citazioni indirette e generiche: in vii 11 lo si nomina tra i naturali avversari di CesareBorgia; in xiv 3 M. evoca cumulativamente i figlioli di Francesco I Sforza, i quali «per fuggire e’ disagi dell’arme, di ...
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Parole da dirle sopra la provvisione del danaio
Jean-Jacques Marchand
Discorso destinato a essere pronunciato da un esponente fiorentino in un Consiglio della Repubblica nel marzo 1503. Consiste in [...] se non cambia politica (§§ 10-12). Non è vero infatti che i nemici di Firenze siano stati eliminati e che CesareBorgia non abbia intenzione di invadere la Toscana (§§ 13-14). La prospettiva è invece preoccupante: i sudditi sono poco fedeli perché ...
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FANTUZZI, Francesco
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna nel 1466 da Carlantonio, cavaliere e membro della magistratura cittadina dei Sedici riformatori dello Stato di libertà, e da Elena di Gaspare degli [...] di terra, poste per lo più nei Comuni di Altedo. Pegola, Vedrana, Viadagola.
Il trattato nuovamente concluso fra CesareBorgia e Giovanni (II) Bentivoglio e la morte di Alessandro VI riportarono Bologna alla tranquillità, che fu, però, turbata ...
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bene e male
Gian Mario Anselmi
Concetti fondamentali nella speculazione machiavelliana, si pongono al centro dello studio condotto da M. sulla natura dell’uomo e sull’origine dei suoi comportamenti, [...] nel xvii. Qui l’autore revoca in dubbio le opinioni correnti intorno alla «crudeltà» e alla «pietà»:
Era tenuto CesareBorgia crudele: nondimanco quella sua crudeltà aveva racconcia la Romagna, unitola, ridottola in pace e in fede. Il che se si ...
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CORELLA (Coreglia, Coriglia, da Valenza), Miguel (Micheletto, Michelotto)
Franca Petrucci
Benché qualche storico abbia sostenuto, erroneamente, l'origine veneta, nacque in Spagna, a Valenza, da Juan [...] , 1, a cura di E. Celani, ad Indicem;L. Fumi, Alessandro VI e il Valentino in Orvieto, Siena 1877, pp. 41, 47; E. Alvisi, CesareBorgia duca di Romagna, Imola 1878, pp. 20 ss., 327, 330, 358, 370, 382, 402, 424, 432, 437; O. Tommasini, La vita e gli ...
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aut Caesar aut nihil
‹àut čè∫ar àut nìil› (lat. «o Cesare o nulla»). – Motto di Cesare Borgia, il duca Valentino (1475 circa - 1507), superba reminiscenza di un detto attribuito a Giulio Cesare che preferiva esser primo sia pure in un villaggio...
valentino1
valentino1 agg. e s. m. (f. -a). – Della città francese di Valence (Valenza), nella Francia sud-orientale, sulla riva sinistra del Rodano: il museo archeologico v., il concilio v.; per estens., della contea e ducato del Valentinois,...