PANDOLFI, Girolamo
Leonardo Quaquarelli
PANDOLFI, Girolamo (Girolamo da Casio, Girolamo Casio de’ Medici). – Nacque a Bologna il 16 novembre 1467, figlio del proprietario terriero Marchione, originario [...] , esperto di gioielli e intermediario con le botteghe orafe di Bologna e Roma. Fu poi inviato come oratore dei Bolognesi presso CesareBorgia, e l’anno successivo a Roma e a Napoli; nel 1503 andò in missione diplomatica per conto di Giovanni II ...
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fortezze
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
In una lettera a Francesco Guicciardini del 17 maggio 1526, M. si scusa di non avere scritto da diversi giorni «perché [ha] il capo sì pieno di baluardi, [...] l’impeto populare et aspettare il soccorso da Milano e recuperare lo stato», ma alla quale la medesima f. non servì «quando CesareBorgia l’assaltò e che il populo, suo inimico, si coniunse col forestiere» (§§ 30-31).
Nel gennaio 1511 M. fu mandato a ...
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MALIPIERO, Domenico
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1445, primogenito di Francesco di Fantino (fratello, quest'ultimo, di Pasquale, doge dal 1457 al 1462) e da Polissena Garzoni di Andrea. Rimasto [...] eletto provveditore a Rimini, città che Pandolfo Malatesta aveva ceduto alla Repubblica dopo il tramonto delle fortune politiche di CesareBorgia; il M. partì l'indomani, con l'usuale sollecitudine, e in Romagna si occupò soprattutto di rafforzare il ...
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SERRA, Luigi
Antonella Mampieri
SERRA, Luigi. ‒ Nacque a Bologna l’8 giugno 1846 da Federico, impiegato della legazione pontificia, e da Giulia Chichisioli.
Venne ammesso al collegio artistico Venturoli, [...] per l’anno accademico 1866-67, con un dipinto raffigurante Niccolò Machiavelli inviato commissario della Repubblica fiorentina a CesareBorgia il Valentino, attualmente disperso. Nel 1867 la locale Società protettrice di belle arti acquistò due opere ...
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Modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati.
Andrea Matucci
Circostanze di redazione
Nei primi giorni del giugno 1502 Vitellozzo Vitelli, condottiero al servizio di CesareBorgia, detto il [...] che Firenze possa essere in quel momento assaltata e, lasciando da parte i «principi oltramontani», si concentra su CesareBorgia che, pur non essendo mai stato prima nominato, rappresenta sicuramente il pericolo più incombente, oltre a essere, nella ...
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BELLANTI, Leonardo
Piero Craveri
Nacque a Siena poco dopo la metà del sec. XV, da antica e potente famiglia del Monte dei Nove. Nulla sappiamo dei suoi primi anni; certo presto egli dovette penetrare [...]
Due anni più tardi, a seguito delle vicende che costrinsero Pandolfo Petrucci ad allontanarsi da Siena, sotto là pressione di CesareBorgia (Giulio Bellagti, figlio del B., si era messo agli stipendi di questo), il B. dovette farvi il suo reingresso ...
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Medici, Giuliano de’
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 12 marzo 1479, da Lorenzo il Magnifico e da Clarice Orsini. Sulla giovinezza di Giuliano non si hanno molte notizie, anche se non mancano sue [...] 1499 e il 1501, si divise tra la corte del re di Francia Luigi XII e Venezia. Nella primavera del 1501 passò al servizio di CesareBorgia, che aveva strumentalmente abbracciato l’idea di ristabilire i Medici a Firenze. Deluso nelle sue aspettative da ...
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CALLIMACO, Angelo
Giancarlo Schizzerotto
Nacque a Mazara del Vallo (Trapani), verso la metà del sec. XV, da famiglia di modeste condizioni.
Il suo vero cognome, che egli abbandonò per assumere quello [...] milanese. Nella Panegyris Trivultia, fra l'altro, il C. lamenta la cacciata di Guidobaldo I d'Urbino ad opera di CesareBorgia (1502), facendo comprendere di aver dedicato a questo fatto alcuni versi latini, che non ci sono giunti. Di un'intenzione ...
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Modo che tenne il duca Valentino
Andrea Matucci
La strage compiuta a Senigallia la sera del 31 dicembre 1502, con cui CesareBorgia si liberò di alcuni condottieri che gli si erano opposti, è presente [...] D. Fachard, G. Masi, Roma 2001, con nuova ed. critica.
Per gli studi critici si vedano: G. Sasso, Machiavelli e CesareBorgia. Storia di un giudizio, Roma 1966; F. Chiappelli, Gli scritti di Machiavelli segretario, «Cultura e scuola», 1970, 33-34, pp ...
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LORENZI, Giovanni
Massimo Ceresa
Nacque a Venezia intorno al 1440, da Francesco, di famiglia di modeste condizioni; aveva almeno un fratello, di nome Angelo. Il registro di prestito e una lista coeva [...] il greco, che aveva studiato con Calcondila, e tradusse in latino alcuni scritti greci del L. contro Alessandro VI e CesareBorgia. Nel dicembre 1501 o nel gennaio 1502 Angelo inviò a Venezia la versione, forse destinata alla stampa. Ma doveva essere ...
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aut Caesar aut nihil
‹àut čè∫ar àut nìil› (lat. «o Cesare o nulla»). – Motto di Cesare Borgia, il duca Valentino (1475 circa - 1507), superba reminiscenza di un detto attribuito a Giulio Cesare che preferiva esser primo sia pure in un villaggio...
valentino1
valentino1 agg. e s. m. (f. -a). – Della città francese di Valence (Valenza), nella Francia sud-orientale, sulla riva sinistra del Rodano: il museo archeologico v., il concilio v.; per estens., della contea e ducato del Valentinois,...