BICCHI, Cesare
Roma Melinossi
Nacque a Lucca, da Bartolomeo e da Santina Pieruccetti, il 10 ag. 1817, come risulta dai registri della popolazione del 1865 e dalla scheda del censimento del 1881. Frequentò [...] i corsi di medicina e scienze naturali del liceo universitario, istituito in Lucca da Maria Luisa di Borbone. È in questo periodo che dal naturalista G. Giannini venne avviato allo studio della vegetazione ...
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Fitopatologo italiano (Torino 1895 - Roma 1964), dal 1938 prof. di patologia vegetale nell'univ. di Firenze, dal 1948 direttore della Stazione di patologia vegetale di Roma. Ha compiuto interessanti ricerche, in partic. sulla biologia delle ruggini dei cereali, sulla genetica di queste e di altri miceti patogeni, sulle malattie dovute a cause edafiche e meteoriche; si è occupato anche di floristica ...
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Fitopatologo (Genova 1902 - Perugia 1977); prof. univ., ha insegnato patologia vegetale a Perugia (1947-72). Ha pubblicato interessanti studî sul meccanismo di azione dello zolfo, sull'influenza dei fattori ambientali, sul periodo d'incubazione di malattie prodotte da parassiti obbligati, sul metabolismo della pianta ammalata, sui meccanismi di resistenza delle piante, ecc ...
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Medico, naturalista e letterato (Riva del Garda 1484 - Agen 1558); il nome gli deriva dalla sua pretesa discendenza dai Della Scala di Verona. Studente di medicina e di storia naturale a Bologna (dal 1514 al 1519), passò nel 1525 ad Agen come medico del vescovo Angelo della Rovere. Iniziò la sua attività letteraria con scritti (1531 e 1536) contro il Ciceronianus di Erasmo da Rotterdam. Meglio rivelò ...
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PATOLOGIA
Cesare SIBILLA
(XXVI, p. 509).
Patologia vegetale (XXVI, p. 512).
Enormi sono stati i progressi della p. e della terapia vegetale nell'ultimo venticinquennio.
Le malattie da carenza di elementi [...] micronutritivi sono state riscontrate molto più frequenti di quanto si credeva, poiché non raramente gravi disturbi di eziologia e terapia incerte risultarono manifestazioni di carenze. Oltre queste carenze ...
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VERTICILLIUM (dal lat. verticillum "verticillo" per la disposizione dei conidiofori)
Cesare Sibilia
Genere di funghi Deuteromiceti della famiglia Melanconiacee che ha i conidiofori ramificati a verticillo, [...] con conidî terminali, ovali, isolati o raramente in gruppi di 2-3 e spesso microsclerozî. Comprende molte saprofite e alcune specie parassite, non ancora ben definite, che producono tracheomicosi, dette ...
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Botanica
Si dice di apparati delle piante quando sono sprovvisti di organi avvolgenti (per es., il fiore senza semafilli, la gemma senza perule, l’ovulo delle gimnosperme perché non racchiuso in un ovario, [...] la grandezza fisica è detta rinormalizzata dall’interazione e la particella vestita (oppure rivestita) da essa.
Numismatica
N. di Modena Moneta d’argento del duca Cesare d’Este coniata a Modena nel 1611; sul verso ha un putto n. che piega una palma. ...
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BUSSATTI (Busatti, Bussato), Marco
Ugo Tucci
Di famiglia originaria di Ferrara - che si ornava di un Antonio, dottore in diritto, il quale aveva servito come giusdicente sotto il ducato di Ercole I [...] una visione molto ampia delle pratiche colturali correnti. Incoraggiato dagli amici, nel 1578 pubblicò a Ravenna, presso Cesare Cavazza, una Prattica historiata dell'inestare gli arbori in diversi modi,in varij tempi dell'anno e conservarli ...
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BACCI, Andrea
Mario Crespi
Nacque a Sant'Elpidio a Mare, nel Piceno, nel 1524. Suo padre Antonio, di origine milanese, fu uno stimato architetto, impiegato nella fabbrica della basilica loretana. Studiò [...] a Roma nel 1558, successivamente in 3 libri a Venezia nel 1576 e a Roma nel 1596; Discorso delle acque albule. Bagni di Cesare Augusto a Tivoli. Dell'acqua di S. Giovanni a Capo di Bove nuovamente venuta in luce. Dell'Acetosa presso a Roma, e dell ...
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Cesare
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al...
cesio1
cèṡio1 agg. [dal lat. caesius «grigio azzurro, verdastro»], letter. – Azzurro chiaro, celeste, detto per lo più degli occhi: gli occhi tuoi cesii (D’Annunzio); come s. m., il c., il colore cesio.