Mankiewicz, Joseph L. (propr. Joseph Leo)
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Wilkes-Barre (Pennsylvania) l'11 febbraio 1909 e morto a Bedford (New [...] dell'ambasciatore inglese approfitta della propria posizione per vendere documenti segreti ai tedeschi; Julius Caesar (1953; Giulio Cesare), opera dopo la quale il regista lasciò la 20th Century-Fox. Apparentemente il film è un peplum tratto ...
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Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] di Portici, 1940, di Bonnard; L'ultimo ballo, 1941, di Mastrocinque; La regina di Navarra, 1942, e Harlem, 1943, di Gallone; Don Cesare di Bazan, 1942, di Freda). Dal 13 settembre 1943 al luglio 1944 si rifugiò con la famiglia a Cortona, dove scrisse ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] ) e Campanadas a medianoche o Chimes at midnight (1966; Falstaff), o da J.L. Mankiewicz, Julius Caesar (1953; Giulio Cesare). Il ruolo di 'portavoce ufficiale' di Shakespeare è stato assunto negli anni Novanta da K. Branagh che, dopo l'interessante ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] trovati sul posto piuttosto che scritti a tavolino (pp. 43-44). Sono quasi gli stessi principi che più tardi avrebbe proposto Cesare Zavattini con la sua teoria sul 'pedinamento' del personaggio, in particolare con la tesi che due ore della vita di ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] 'poetico' francese con il piglio del nascente Neorealismo italiano (alla scrittura del film collaborarono anche Suso Cecchi d'Amico e Cesare Zavattini). Nello stesso anno il Grand prix al film di Carol Reed The third man (Il terzo uomo) che, dalle ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] alcuni articoli significativi sul rapporto tra cinema e p., in particolare quelli di due psicoanalisti, Serge Lebovici e Cesare Musatti, ambedue dedicati all'analogia tra film e sogno e tra spettatore e sognatore, analogia che era stata rilevata ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] a ribadire che l'illusione di realtà del Neorealismo è, appunto, solo illusione: per cui V. ‒ in implicita polemica con Cesare Zavattini, ideatore del film ‒ rinunciando a dare il falso 'vero' cinematografico dà il vero 'fittizio' del teatro. In tale ...
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Cuba
Francesco Salina
Cinematografia
Il periodo del muto, 1897-1930
Nel gennaio 1897 un rappresentante e operatore dei Lumière, Gabriel Veyre, effettuò all'Avana le prime proiezioni, e in febbraio realizzò [...] dei valori piccolo-borghesi; il linguaggio, in sintonia con l'umorismo amaro della vicenda, è influenzato dallo stile fabulatorio di Cesare Zavattini (il progetto del film era infatti nato durante l'ultima delle sue tre visite a C., tra il dicembre ...
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CERVI, Gino
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 3 maggio 1901 da Antonio e da Angela Dall'Alpi.
Antonio (Casalbuttano 14 dic. 1862-Bologna 21 genn. 1923), critico teatrale del Resto del Carlino dal [...] Corona di ferro di Blasetti (1941), fu impegnato poi soprattutto in film mediocri (La regina di Navarra, 1941; Don Cesare Bazan, 1942). Di particolare interesse nella produzione di questi anni Quattro passi tra le nuvole (1942), con Adriana Benetti ...
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Pasolini, Pier Paolo
Sandro Bernardi
Scrittore e regista cinematografico, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Ostia (Roma) il 2 novembre 1975. Poeta, narratore, filosofo, intellettuale impegnato [...] sulla Terra Santa; Comizi d'amore (1965) una scioccante inchiesta sulla sessualità, realizzata insieme ad Alberto Moravia e Cesare Musatti, tesa a mostrare l'ignoranza retriva degli italiani; negli Appunti per un'Orestiade africana (1975) P. propone ...
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Cesare
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al...
cesio1
cèṡio1 agg. [dal lat. caesius «grigio azzurro, verdastro»], letter. – Azzurro chiaro, celeste, detto per lo più degli occhi: gli occhi tuoi cesii (D’Annunzio); come s. m., il c., il colore cesio.