Scrittore italiano (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950). P. ha svolto un ruolo essenziale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. La sua partecipazione al presente si è sempre legata a un profondo senso della contraddizione tra letteratura e impegno politico, tra esistenza individuale e storia collettiva, attraverso una tormentosa analisi di ...
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Scrittore e giornalista italiano (Torino 1899 - Palermo 1957). Collaboratore del Corriere della sera e di altri giornali, pubblicò romanzi (Questa povera Arianna, 1932; L'avventura è finita, 1935; ecc.) e raccolte liriche (Esplorazione dell'anima, 1935; ecc.) di un delicato intimismo. Compose anche commedie (Nascita di Salomè, 1937; ecc.), libretti d'opera, soggetti cinematografici e lavori radiofonici ...
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FOLIGNO, Cesare
Studioso di letteratura inglese, nato a Giussano (Milano) il 15 maggio 1878; ha insegnato dal 1909 al 1940 lingua e letteratura italiana ad Oxford, poi è stato (1940-53) professore di [...] letteratura inglese nell'università di Napoli.
Attivo ricercatore negli archivî e nelle biblioteche inglesi, esperto studioso anche di letteratura italiana e in particolare del Foscolo (della cui Edizione ...
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Poeta dialettale (Roma 1858 - ivi 1940). Fra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana», P. dal 1930 fece parte dell'Accademia d'Italia. A consacrare definitivamente la sua fama di poeta furono i 25 sonetti di Villa Gloria, che meritarono il favore della critica e affermarono la profonda originalità la natura epica dei suoi versi. P. non fu un poeta epigrammatico e riuscì benissimo ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del neorealismo, connotò la propria produzione cinematografica e letteraria per la sua vena umoristica. Tra i suoi libri: Parliamo tanto di me (1931), Io sono il diavolo (1941).
Vita e opere
Già redattore ...
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Letterato (Albuzzano 1886 - Pavia 1976); sacerdote, rettore del Collegio Borromeo di Pavia. I suoi scritti, critici, morali, evocativi (Il lettore provveduto, 1923; Il dono del Manzoni, 1924; Commenti alle cose, 1925; Testimonianze cattoliche, 1929; I doni del Signore, 1932; Invito al Manzoni, 1936; Notizie di poeti, 1942; Manzoni, 1942; Carta penna e calamaio, 1944; Il regno dei ciechi, 1950; I frammenti ...
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Scrittore e critico d'arte nato a Siena l'8 aprile 1906. Esordì come poeta con: Poesie (1935), seguite da Voce sola (1939) ed Elogia (1942). Era intanto divenuto ispettore nell'amministrazione statale delle Antichità e Belle Arti, dove, dopo un periodo a Rodi, divenne ispettore centrale e, nel 1939, direttore dell'Istituto centrale del restauro, l'istituto appena fondato su un progetto di G. C. Argan. ...
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Poeta bernesco (Perugia 1531 - Castiglion del Lago 1601). Oltre a capitoli e sonetti, lasciò i poemetti in terzine: la Corte, il Viaggio in Parnaso, gli Avvisi di Parnaso, le Esequie di Mecenate (1578), gli Orti di Mecenate (1599), la Vita di Mecenate (posteriore al 1591), che è il primo tentativo di poema eroicomico di una certa ampiezza (10 canti) ...
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Letterato, erudito, archivista (Prato 1822 - Firenze 1889). Le sue edizioni, condotte con cura, comprendono testi toscani e soprattutto pratesi. Di lui restano, fra l'altro, le edizioni degli epistolarî di A. Macinghi Strozzi, di s. Caterina de' Ricci, di Lapo Mazzei, e di tutte le prose del Tasso. Sulla sua prosa agì felicemente la lunga consuetudine con i classici del Trecento, i quali dettero al ...
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Cesare
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al...
cesio1
cèṡio1 agg. [dal lat. caesius «grigio azzurro, verdastro»], letter. – Azzurro chiaro, celeste, detto per lo più degli occhi: gli occhi tuoi cesii (D’Annunzio); come s. m., il c., il colore cesio.