CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] si ha notizia della distruzione di Urbisaglia, di cui Procopio di Cesarea, nel De bello Gothico (II, 16), vedeva unicamente i resti estensioni programmate possono essere citate quella di Massa Marittima, molto regolare ed esemplificata sulle c. nuove, ...
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TERRACINA
A. Bonanni
(Tarracina nei docc. medievali)
Città del Lazio meridionale (prov. Latina), che occupa il centro del golfo esteso dal monte Circeo a Gaeta e che costituì nell'Antichità il passaggio [...] Fridh, in Corpus Christianorum Lat., XCVI, 1973, pp. 1-499; Procopio di Cesarea, De bello Gothico, in id., Opera omnia, a cura di H.B. tre cattedrali di Terracina, Sezze e Priverno nella Marittima, in Scritti in memoria di Giuseppe Marchetti Longhi, ...
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Architettura costantiniana a Costantinopoli
Alessandra Ricci
È un’impronta di imponenti presenze architettoniche quella che definirà, nelle fasi iniziali del IV secolo, la costruzione di una nuova capitale [...] suggestione di un monumentale palazzo con una facciata marittima o, almeno in rapporto visivo con l’ tardo impero romano, cit., p. 85.
12 Eus., v.C. III 48; Eusebio di Cesarea, Sulla vita di Costantino, trad. L. Tartaglia, Napoli 1984, p. 148.
13 Sul ...
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ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] che si restrinsero al ducato di Ferrara, alla Venezia marittima, all'E. propriamente detto, alla Pentapoli, ai oltre a edifici scomparsi - come il nuovo palazzo degli Ottoni a Cesarea o il primo palazzo Comunale presso l'episcopio, collegato con la ...
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