VITTORE I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Eusebio diCesarea (in Historia ecclesiastica V, 22) data l'accesso di V. all'episcopato nel decimo anno di Commodo, cioè nel 189, ma nel Chronicon lo pone [...] che si tennero in proposito, e afferma di possedere scritti di vescovi diPalestina riuniti sotto la presidenza di Teofilo diCesarea e di Narciso di Gerusalemme, di vescovi riuniti a Roma sotto lo stesso V., di vescovi del Ponto presieduti da Palmas ...
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Dionigi, santo
Manlio Simonetti
Fu eletto vescovo di Roma il 22 luglio del 259 (o, meno probabilmente, del 260), qualche tempo dopo il martirio di Sisto II avvenuto durante la persecuzione di Valeriano, [...] di Siria, Palestina e regioni circostanti. Nel contempo non consta che la Sede romana abbia avuto più occasione di trattare una lettera consolatoria alla comunità cristiana diCesareadi Cappadocia e anche una somma di denaro per il riscatto dei ...
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Clemente I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Nella lista dei vescovi di Roma fornita da Ireneo di Lione, C. (o Clemente Romano) è considerato il terzo successore degli apostoli dopo Lino e Anacleto. [...] è stata scritta da Clemente" (ibid. IV, 23, 11). Eusebio diCesarea non ha dubbi che la lettera, "accolta da tutti", sia stata contro la convivenza di asceti di sesso diverso: il probabile luogo di origine è la Palestina. Una versione copta ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] Così, ripreso l'attacco musulmano contro le parti della Palestina e della Siria rimaste ancora cristiane - e furono occupate Giaffa, Cesarea e Antiochia -, fra il 1265 e il 1268 si profilò l'opportunità di una nuova crociata invocata da Clemente IV e ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] la convocazione fu il pressante appello di Basilio diCesarea ai fratelli d'Occidente, e personalmente anche a D., perché si pronunciasse sugli errori dottrinali di Eustazio di Sebaste e di Apollinare di Laodicea e sulla situazione della sede ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] della storia del cristianesimo14 – in Oriente e in Occidente, nella Palestina, Ponto, Osroene, a Roma, a Corinto, in Gallia15. Lucio e Stefano). Si trattava di Demetriano di Antiochia, Mazabane di Elia, Teoctisto diCesarea e altri ancora. Tale elenco ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] le regioni orientali dell’Impero: l’Egitto, la Palestina centrale, la Siria, la zona di Edessa, l’Asia Minore, Costantinopoli e i suoi , il cui padre fondatore è, per Rufino, Basilio diCesarea. I monaci poi sono presentati come gli eredi diretti ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] furono molti i vescovi, oltre ad Ambrogio di Milano o Basilio diCesarea, ad approfittarsi di questa circostanza per procurarsi l’appoggio dei e urbane. In Palestina bisogna ricordare la controversa figura del vescovo Porfirio di Gaza (circa 347- ...
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