CASALIS, Bartolomeo
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Carmagnola (Torino) il 9 nov. 1825 da Francesco e da Giacomina Pola. Universitario a Torino, ed amico di C. Nigra, D. Berti, G. B. Bottero e molti altri, [...] , era nominato intendente del circondario di Pontremoli, rientrando così nell'amministrazione ordinaria. Il 17 nov. 1861 fu trasferito a Cesena, e il 17 ag. 1862 ad Asti, dove esercitò le funzioni di sottoprefetto fino al settembre 1867, quando, per ...
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L'AURORA, Enrico Michele
Lauro Rossi
La sua biografia è lacunosa e per molti versi oscura fino alla metà del 1796; le notizie, dovute quasi solo al L. stesso, non sono sempre convincenti ed è arduo [...] allora a Bologna, da dove fu nuovamente costretto ad allontanarsi, recandosi a Firenze (marzo 1797), Ancona (aprile) e Cesena (luglio). Infine, con la proclamazione della Cisalpina, rientrò per breve tempo a Bologna e Milano, dove gli fu negata ...
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BAGLIONI, Giovanni (Giannino)
Giulio Prunai
Della personalità di questo mercante senese - vissuto certamente intorno alla metà del sec. XIV - il tratto che ha più attirato l'attenzione degli storici [...] ma scrisse al pontefice, ai principi e ai Comuni italiani e si recò, insieme al notaio Paolo da Castiglion Fiorentino, a Cesena per accordarsi con il conte Lando, che gli promise il proprio aiuto; proseguì, quindi, per Bologna e per Venezia, dove un ...
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OTTONI
Francesco Pirani
(o Attoni). – Famiglia di Matelica (Macerata), città su cui impose la propria signoria dal secolo XIV al 1578.
Il nome deriva dal patronimico «Atto», diffuso nell’area appenninica [...] capitano di ventura Lutz von Landau. Nel 1402 Corrado mise in luce le sue doti militari in un torneo, indetto a Cesena da Andrea Malatesta, alla testa di 32 cavalieri. L’anno seguente fu al servizio di Gian Galeazzo Visconti, combattendo a Bologna ...
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BENTIVOGLIO, Antongaleazzo
Ingeborg Walter
Secondogenito di Giovanni II signore di Bologna e di Ginevra Sforza, nacque a Bologna verso la fine del 1472. Destinato dal padre sin dalla nascita alla carriera [...] ., insieme con il fratello Annibale, gli andò incontro per invitarlo a cena nel palazzo patemo. Ma i successi riportati dal duca a Cesena ed a Forlì minacciavano di volgersi anche contro Bologna. Così il B. nel giugno del 1500 fu mandato a Milano per ...
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CIERA, Stefano
Laura Giannasi
Figlio di Bertacci e di una Agnesina "da Fan", della parrocchia di S. Moisè a Venezia, nacque non dopo la metà del 1323: nel luglio 1348, nel primo dei documenti da lui [...] accettata, fu condotta sino alla conclusione della pace in febbraio.
Dal 6 al 15 luglio del 1358 il C. fu a Cesena, dove restituì al tesoriere papale 20.000 fiorini d'oro anticipati alla Repubblica. Si concludeva con questo incarico la sua attività ...
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BENINCASA, Francesco Cinzio
Figlio di Stefano di Dionisio Benincasa, nacque forse a Cagli (Pesaro) intorno al 1450. Era il più grande di altri tre fratelli: Piergirolamo, Alessandro e Vincenzo. La famiglia, [...] veniva confermato da Pio III) e condurre una fortunata campagna contro le milizie che Cesare Borgia aveva lasciato a Bertinoro, Cesena e Forlì. Probabilmente nel 1504il duca di Urbino donò al B. il castello di Col Colombano, luogo di origine della ...
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CORNER, Federico
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1415, nella parrocchia di S. Apollinare da Francesco, detto Collo storto, di Federico e da Altadonna Zane di Giovanni.
La famiglia (nessuna parentela [...] più volte in Senato per spingere la Francia a muovere contro Napoli; poi, nell'aprile 1484, fu inviato a Cesena, insieme con Zaccaria Barbaro, in occasione del convegno che doveva realizzare la pacificazione dell'Italia: nella cittadina romagnola si ...
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DEL BUONO, Niccolò
Francesca Klein
Figlio di Bartolo, fiorentino, abitante nel popolo di S. Iacopo, quartiere di S. Spirito, ricorre nelle cronache cittadine della seconda metà del Trecento per aver [...] 'Albornoz la cessione di Bologna alla Chiesa, venendone compensato col titolo di marchese di Fermo e col governo della Marca (Cesena, 1° marzo 1360), e poi quando la città emiliana passò sotto il dominio pontificio (15 marzo 1360). Avviarono tuttavia ...
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DOVARA, Egidio (Gilio) da
François Menant
Figlio di Alberto, fratello del vescovo di Cremona Oberto, fu vassallo del vescovato cremonese come il padre e il nonno. Entrò nella vita pubblica durante gli [...] diramazioni nei secoli XI-XII, in Bergomum, XXIX (1935), pp. 168 ss.; C. Violante, Per una riconsiderazione della presenza cluniacense in Lombardia, in Cluny in Lombardia. Atti del Convegno di Pontida 22-25 apr. 1977, II, Cesena 1981, p. 637, n. 337. ...
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cesena
ceṡèna s. f. [etimo incerto]. – Uccello della famiglia turdidi (lat. scient. Turdus pilaris), di statura mediocre, con le parti superiori cenerino-bluastre, dorso e scapolari marrone scuro, gola e petto giallo aranciato; in Italia è...
pro-vaccino
(pro-vaccini, pro-Vaccini, pro vaccino) loc. agg.le Che è favorevole alla vaccinazione e, in particolare, al fatto di sottoporre la popolazione infantile alla profilassi vaccinale; sempre posposto. ◆ Secondo i ricercatori le cause...