Poeta lettone (Cēsis, Vidzeme, 1867 - Liepa 1892), collaboratore del giornale Jaunā strāva ("Corrente nuova"), traduttore di Orazio e autore di versi rivoluzionarî che circolarono manoscritti fino al 1900, [...] quando furono stampati per la prima volta a Londra. Spirito pieno di contraddizioni, pessimista ed epicureo, dalla salute minata (morì di tubercolosi), V. eccelse nella poesia lirica, influenzando le generazioni ...
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Pseudonimo del poeta lettone Edvards Treimanis (n. Cësis, Vidzeme, 1866 - m. 1950). Attivo politicamente, subì persecuzioni dal governo russo; fu deputato alla seconda Duma e scrisse poesie politiche, [...] sociali e storiche, che non hanno però il valore poetico di quelle di carattere intimo. Tra le sue raccolte di versi si ricordano: Säpis un smaidos ("Dolori e sorrisi", 1896-97); Ardievas jaunïbai ("Addio ...
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VEIDENBAUMS, Eduards
Arveds SVABE
Poeta lettone, nato presso Cēsis (Vidzeme) il 3 ottobre 1867, morto di tisi a Liepa il 24 maggio 1892. Compiuti gli studî medî a Riga, visse dal 1887-1892 in estrema [...] povertà come studente di giurisprudenza all'università di Tartu. Conoscitore di una diecina di lingue, collaboratore del giornale Jaunāstrāva (Corrente nuova), il V. entusiasmò i giovani con i suoi versi ...
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ZVĀRGULIS, Edus, pseudonimo di Treumanis
Arverds Svãbe
Poeta lettone, nato il 2 ottobre 1866 presso Cēsis nel Vidzeme. Trascorse la vita a Riga e in campagna. Per la sua attività politica subì persecuzioni [...] da parte del governo russo e fu deputato alla seconda Duma. La parte più caduca della sua opera poetica è quella con tendenza sociale e politica, mentre dànno piena misura del suo talento le poesie di ...
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Scrittore e poeta lettone (Druviena, Livonia orient., 1871 - Tartu 1911). Di famiglia contadina, finì gli studî inferiori a Cēsis e li proseguì al conservatorio di Dresda; rientrato in patria, studiò chimica [...] a Riga. Nel 1901 fu per la prima volta ricoverato in una clinica psichiatrica e da allora nella sua breve vita si alternarono ricoveri e febbrile lavoro letterario. Dal 1895 al 1905 P. scrisse numerosi ...
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CESI, Panfilio
Marco Palma
Nacque a Cascia, probabilmente nei primi anni del sec. XVII, da Pietro originario del territorio di Todi. Era il maggiore di quattro fratelli, Antonio, Onofrio e Carlo, quest'ultimo, [...] aver commesso un omicidio. Il C. avrebbe assunto il cognome in ricordo della parrocchia di origine del padre, S. Pietro de Cesis.
Dottore in utroque, il C. non risulta aver preso gli ordini. Trascorse la vita in Umbria esercitando la professione di ...
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PANCIATICHI, Paolo
Paolo Rondinelli
PANCIATICHI, Paolo. – Nato a Pistoia, fu battezzato il 17 giugno 1499. I genitori, Ulivieri e Margherita di Paolo Benvoluti, ebbero altri sei figli maschi.
Quasi [...] la sua città potesse nuovamente godere del lascito disposto con testamento del 5 febbraio 1383 dal medico pistoiese Michele de’ Cesis, di cui gli operai di S. Iacopo furono amministratori fino al 1487, quando si interruppero i finanziamenti da parte ...
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