BORGARELLI di Cambiano, Alessandro
Valerio Castronovo
Figlio di Melchiorre e di Girolama di Ceva di San Michele, di famiglia aristocratica piemontese originaria di Chieri, nacque in data imprecisata. [...] e all'aggiornamento dei vecchi carichi sui fondi di loro proprietà. Se il B. (nominato nel settembre 1657 governatore di Ceva) e il figlio Alfonso (maggiordomo del duca) potevano influire più direttamente a corte, non meno decisa e autoritaria, nella ...
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MARENCO, Carlo
Antonio Carrannante
– Nacque il 1° maggio 1800 a Cassolnovo di Lomellina, presso Pavia, da Lazzaro, nobile proprietario terriero, e da Ippolita Bassi da Ceva, anche lei di antica e nobile [...] s., 139; A. Brofferio, I miei tempi, Torino 1857-61, XV, p. 126; G. Olivero, Memorie storiche della città e marchesato di Ceva…, Ceva 1858, pp. 159-166; N. Tommaseo, Diz. d’estetica, Milano 1860, II, Parte moderna, pp. 216-219; G. Massari, Ricordi ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] dei Broglia e dei Benso titolari ab antiquo del feudo di Santena, il G. acquistò già prima del 1535 il castello di Farges, nel Comune di Gex, passato l'anno dopo dal Ducato di Savoia alla protestante Repubblica ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] fu chiaramente coartata e la diplomazia parallela del principe si rivelò ben più decisiva che non l'iniziativa dell'ambasciatore Ceva Doria. L'indulto concesso ai fratelli Fieschi era stato revocato; Montoggio assediata e i colpevoli, a cominciare da ...
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CACHERANO D'OSASCO, Carlo, conte di Rocca d'Arazzo
Angela Dillon Bussi
Figlio di Ottaviano, gran cancelliere di Savoia, e di Barbara Balbis dei marchesi di Ceva, sua seconda moglie, nacque probabilmente [...] ultime appellazioni del contado di Asti e marchesato di Ceva, con la specifica mansione di trattare le cause vertenti morte, fu presidente del contado di Asti e del marchesato di Ceva. Alcuni anni dopo, il C. conseguiva anch'egli la presidenza del ...
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GERMONIO, Anastasio
Sandra Migliore
Nacque nel marzo 1551 a Sale delle Langhe, da Giambattista (notaio in Torino) e da Caterina, dell'antica famiglia dei marchesi di Ceva.
Tra i suoi fratelli si ricordano [...] Rodomonte, medico di corte, docente universitario e autore di un Carmen de Academia Taurinensi (Torino 1573); Antonio, baccelliere dell'Ordine di S. Domenico, teologo e matematico del duca Vittorio Amedeo ...
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GRIMALDI, Onorato
Alice Raviola
Nacque intorno al 1520 in un luogo imprecisato, secondogenito di Renato e di Tomasina Lascaris di Briga, figlia di Pietro e di Bartolomea dei marchesi di Ceva. Il padre [...] era stato sospettato e poi accusato di tradimento. L'episodio, carico di significato se posto in relazione con la vicenda del nipote Annibale, non lasciò invece traccia sulla personalità del Grimaldi. ...
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PALLAVICINO DELLE FRABOSE, Filippo Guglielmo, barone di Saint Remy
Andrea Merlotti
PALLAVICINO DELLE FRABOSE, Filippo Guglielmo, barone di Saint Remy. – Nacque a Torino il 22 giugno 1662 da Vittorio [...] Maurizio Pallavicino di Ceva (1617-1691), secondo marchese delle Frabose, e da Françoise Chabod de Saint Maurice (m.1678).
Apparteneva a una delle famiglie più in vista della corte sabauda. Il padre univa al ruolo di gentiluomo di camera del duca la ...
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ARCHINTO, Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 30 luglio 1670 da Filippo e da Camilla Stampa.
Frequentò le scuole dei gesuiti di Brera, ove fu alunno di Carlo Ambrogio Cattaneo e di Tommaso Ceva, [...] un dotto dalla cultura enciclopedica, studioso di filosofìa, fisica e geometria, nonché autore di poesie latine e italiane. Passò poi all'università di Ingolstadt, ove si dedicò alla filosofia e alla matematica. ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] in parte e spesso perdute (come quasi metà di quelle a Tommaso Ceva e molte di quelle a F. Arisi, amico di gioventù e naz. Braidense, Mss., AF.XIII, 13/7, 1-8 (lettere del G. a T. Ceva); Camaldoli, Arch. dell'abbazia, Mss., C.M.626, p. II, cc. 39-72v ...
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