BERTIERI, Giuseppe
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Ceva, in Piemonte, il 9 nov. 1734 da Ludovico e da Bianca Maria Bertieri. Entrato fra gli agostiniani eremitani nel 1751, studiò filosofia a Firenze e [...] quindi teologia a Pavia, dove venne ordinato sacerdote il 24 sett. 1757 e nominato lettore di teologia il 27 genn. 1759; insegnò, quindi, nel locale ginnasio dell'Ordine. Il 13 genn. 1765 sostenne a Roma, ...
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Bellisario, Marisa (propr. Maria Isabella). – Manager italiana (Ceva 1935 - Torino 1988). Conseguita la laurea in Economia e Commercio all’ateneo di Torino nel 1959, nello stesso anno ha iniziato a lavorare [...] nella programmazione informatica presso la divisione elettronica della Olivetti di Ivrea, per trasferirsi poi nel 1965 negli Stati Uniti, dopo la cessione dell’intera attività elettronica Olivetti alla ...
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DI FACCIO (Di Fazio), Giorgio
Gioacchino Barbera
Nato a Niella Tanaro, presso Ceva (Cuneo), è noto per la sua attività di architetto a Palermo dal 1559 al 1592. Prima del ritrovamento di un atto di [...] donazione, in data 30 luglio 1579, al nipote Giovanni, figlio del fratello Giovanni, di una parte dell'eredità paterna in Niella (Meli, 1952-53), si credeva che il D. fosse di origine genovese (Cosentino, ...
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BORGARELLI di Cambiano, Alessandro
Valerio Castronovo
Figlio di Melchiorre e di Girolama di Ceva di San Michele, di famiglia aristocratica piemontese originaria di Chieri, nacque in data imprecisata. [...] e all'aggiornamento dei vecchi carichi sui fondi di loro proprietà. Se il B. (nominato nel settembre 1657 governatore di Ceva) e il figlio Alfonso (maggiordomo del duca) potevano influire più direttamente a corte, non meno decisa e autoritaria, nella ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] dei Broglia e dei Benso titolari ab antiquo del feudo di Santena, il G. acquistò già prima del 1535 il castello di Farges, nel Comune di Gex, passato l'anno dopo dal Ducato di Savoia alla protestante Repubblica ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] fu chiaramente coartata e la diplomazia parallela del principe si rivelò ben più decisiva che non l'iniziativa dell'ambasciatore Ceva Doria. L'indulto concesso ai fratelli Fieschi era stato revocato; Montoggio assediata e i colpevoli, a cominciare da ...
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CACHERANO D'OSASCO, Carlo, conte di Rocca d'Arazzo
Angela Dillon Bussi
Figlio di Ottaviano, gran cancelliere di Savoia, e di Barbara Balbis dei marchesi di Ceva, sua seconda moglie, nacque probabilmente [...] ultime appellazioni del contado di Asti e marchesato di Ceva, con la specifica mansione di trattare le cause vertenti morte, fu presidente del contado di Asti e del marchesato di Ceva. Alcuni anni dopo, il C. conseguiva anch'egli la presidenza del ...
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GERMONIO, Anastasio
Sandra Migliore
Nacque nel marzo 1551 a Sale delle Langhe, da Giambattista (notaio in Torino) e da Caterina, dell'antica famiglia dei marchesi di Ceva.
Tra i suoi fratelli si ricordano [...] Rodomonte, medico di corte, docente universitario e autore di un Carmen de Academia Taurinensi (Torino 1573); Antonio, baccelliere dell'Ordine di S. Domenico, teologo e matematico del duca Vittorio Amedeo ...
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GRIMALDI, Onorato
Alice Raviola
Nacque intorno al 1520 in un luogo imprecisato, secondogenito di Renato e di Tomasina Lascaris di Briga, figlia di Pietro e di Bartolomea dei marchesi di Ceva. Il padre [...] era stato sospettato e poi accusato di tradimento. L'episodio, carico di significato se posto in relazione con la vicenda del nipote Annibale, non lasciò invece traccia sulla personalità del Grimaldi. ...
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Poeta francese (n. Lione tra il 1500 e il 1510 - m. ivi forse 1564). Esponente di quella "école lyonnaise" che precede e annuncia la Pléiade, si disse di origine italiana (dei marchesi di Ceva) e fu scabino [...] a Lione. Influenzato dal neoplatonismo di M. Ficino e da Petrarca (nel 1533 fu al centro del preteso ritrovamento, ad Avignone, della tomba di Laura), scrisse versi latini, componimenti in lode della bellezza ...
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