Militare inglese e propagandista del valdismo (Halifax, Nova Scotia, 1789 - Torre Pellice 1862), nipote di George; valoroso combattente contro Napoleone, perduta una gamba a Waterloo e uscito dall'esercito (1820) venne a contatto con i Valdesi e finì con lo stabilirsi presso di loro (1850). Considerò i Valdesi come possibili iniziatori di una riforma religiosa in Italia, onde curò particolarmente l'istruzione ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] Stato italiano. A parte l'appartenenza politica alla Savoia, che stava per rivelarsi la potenza chiave del Risorgimento, fu CharlesBeckwith a dare impulsi importanti. Si dovette a lui l'invio di Bartolomeo Malan a Firenze nel 1836, un soggiorno ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] parte – dai comitati delle Chiese sorelle straniere: scozzesi, inglesi, olandesi e svizzere. Grazie all’iniziativa dell’anglicano CharlesBeckwith, la rete di scuole elementari già esistenti venne moltiplicata in modo che ogni villaggio ne avesse una ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] quando la Ginevra cui facevano riferimento era «ormai guadagnata al neo-socinianismo razionalistico»6; saranno ‘risvegliati’ con CharlesBeckwith e con il suo impegno laico, tipico del Revival anglosassone (ma non tanto ‘democratico’ da impedirgli di ...
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Il protestantesimo in Italia tra emigrazione e immigrazione
Paolo Naso
L’emigrazione all’estero ha notevolmente influito sulla vita dell’evangelismo così come oggi l’immigrazione in Italia contribuisce [...] aperte nelle Valli valdesi nella prima metà dell’Ottocento anche grazie all’impegno filantropico del generale inglese CharlesBeckwith.
Integrazione e scudo identitario
Sull’onda di una discreta crescita economica, la colonia del Rosario riuscì ...
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FORMENTO, Luigi
Bruno Signorelli
Nacque a Torino il 29 ag. 1815 da Giuseppe e da Elisabetta Brunetti.
Giuseppe, nato a Torino nel 1771 da Giovanni e Barbara Pezza, venne approvato architetto civile [...] (catal.), Vercelli 1990, p. 205; R. Paganotto, La vicenda del tempio valdese di Torino e i suoi protagonisti: il generale CharlesBeckwith e l'architetto L. F., in Boll. della Società di studi valdesi, giugno 1990, pp. 38, 41-46, 48; Id., Tradizione ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] attinge alla storia e ai costumi del popolo, da P.J.O. Chaveau (Charles de Guérin, 1852) in poi. Da ricordare Jean Rivard (1874) di A. varie città. Nel 1952 J. Weinzweig, J. Papin-Couture, J. Beckwith, M. Adaskin, V. Archer, B. Pentland, P. Mercure, H ...
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Genetica
HHarold Leslie K. Whitehouse
Claudio Barigozzi
Leslie C. Dunn
Giuseppe Montalenti
di Harold Leslie K. Whitehouse, Claudio Barigozzi, Leslie C. Dunn, Giuseppe Montalenti
GENETICA
Genetica
di [...] di possedere una piena attività dell'operone. J. R. Beckwith e collaboratori dimostrarono che i mutanti al sito promotore, riconosciuti Linnean Society di Londra il 1° luglio 1858 da Charles Darwin e Alfred Russel Wallace. Ognuno dei due autori ...
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Nuoto
Gianfranco e Luigi Saini
Origini e diffusione
L'esistenza di pitture murali, incisioni o graffiti che rappresentano scene di nuoto testimonia come presso le antiche popolazioni sviluppatesi in [...] in Inghilterra, insegnandolo a un amico, F.R. Beckwith, che divenne campione d'Inghilterra. Alcuni decenni più tardi e il bronzo nei 50 stile libero.
Murray Rose (Australia) e Charles Daniels (Stati Uniti), il primo tra la fine degli anni Cinquanta e ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] fase autonoma nel più ampio contesto altomedievale. Così per es. in Beckwith (1964), che inserisce il complesso dell'arte c. in tutto 425-467; M. Vieillard-Troiekouroff, La chapelle du palais de Charles le Chauve à Compiègne, CahA 21, 1971, pp. 89-108 ...
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