Grecista francese (Chartres 1913 - Parigi 2010), prof. di lingua e letteratura greca all'univ. di Parigi (1957-73), quindi (1973-84) docente al Collège de France; membro dell'Académie des inscriptions [...] et belles lettres (1975) e dal 1988 dell'Académie Française. Di particolare interesse i suoi studi su Tucidide, il teatro di Eschilo e di Euripide, la storia delle idee in Grecia, tutti caratterizzati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Scuola di Chartres e la riscoperta di Platone
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel generale rinnovamento sociale e [...] per le lettere classiche, l’interesse per le nuove fonti scientifiche e una nuova esegesi teologica.
L’eredità platonica
Teodorico di Chartres
L’Unità
Tractatus de sex dierum operibus
C’è, dunque, una sola realtà che è unità, e un unico essere che ...
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Chierico (sec. 12º). Canonico a Chartres al tempo del vescovo Ivo (compare in un documento del 1113) fu autore di poesie latine e di un poema (De falsis heremitis qui vagando discurrunt) contro la fondazione [...] di ordini religiosi, e in particolare contro i cistercensi, e a difesa dei benedettini ...
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Autore drammatico e chansonnier (Courville, Chartres, 1694 circa - Parigi 1765). Versificatore molto abile, in collaborazione con Ch.-S. Favart, A. G. Sticotti e altri, scrisse più di 800 canzoni e vaudevilles, [...] commedie e libretti d'opera, specialmente per il teatro dell'Opéra comique di Parigi. Gran numero dei suoi lavori è riunito in Théâtre et oeuvres diverses (4 voll., 1763) ...
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Architetto e scrittore d'arte (Chartres 1619 - Parigi 1695). A Roma (1647-49) fu in contatto con N. Poussin e C. Lorrain; sostenitore del classicismo in archittetura e in pittura, scrisse gli Entretiens [...] sur les vies et les ouvrages des plus excellents peintres anciens et modernes (2 voll., 1666-88); vanno anche ricordati la Description sommaire du château de Versailles (1674) e i Principes de l'architecture, ...
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Villaggio presso Chartres (dip. di Eure-et-Loir). Pace di Brétigny. - Il re di Francia Giovanni II, fatto prigioniero nella battaglia di Maupertuis (1356), e trasportato a Londra, abbozzò, il 24 marzo [...] 1359, un trattato di pace in 45 articoli, che è noto col nome di preliminari di pace di Londra, e l'inviò in Francia al delfino Carlo, il quale lo sottopose agli Stati generali. Questi, il 25 maggio, risposero ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] degli avversarî sembra che A., sviluppando motivi neoplatonici di Giovanni Scoto Eriugena e dei maestri di Chartres, accentuasse l'immanenza di Dio nel finito attraverso una concezione univoca dell'essere e una interpretazione "materialistica ...
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Famiglia francese discendente dai visconti di Chartres. I suoi membri più importanti (Balian I, II, III e Giovanni I e II), impadronitisi di Yabna (a S di Giaffa), costituirono una signoria occidentale [...] in Terra Santa che durò sino al sec. 13º, quando gli I. si trasferirono a Cipro ...
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Ecclesiastico francese (m. 1331). Arcidiacono di Chartres, creato cardinale dallo zio Clemente V (1305), fu legato alla spedizione di Ferrara. Per ordine del papa, pubblicò la scomunica e la crociata contro [...] i Veneziani e, confederatosi con Bolognesi, Lombardi e Fiorentini, li vinse presso Francolino (Ferrara). Poi si volse a comporre i tumulti della Marca di Ancona, di Spoleto, di Marittima e di Campagna. ...
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Benedettino (n. nella Champagne 1115 circa - m. Chartres 1183), abate di Moûtier-la-Celle (1145 circa), quindi di Saint-Rémy a Reims, infine (1181) vescovo di Chartres. Interessanti le sue numerose epistole, [...] ricche di notizie sul mondo contemporaneo, come i numerosi sermoni e gli opuscoli ascetici (De puritate animae, De conscientia, De claustrali disciplina, ecc.) ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...