Benedettino (n. nella Champagne 1115 circa - m. Chartres 1183), abate di Moûtier-la-Celle (1145 circa), quindi di Saint-Rémy a Reims, infine (1181) vescovo di Chartres. Interessanti le sue numerose epistole, [...] ricche di notizie sul mondo contemporaneo, come i numerosi sermoni e gli opuscoli ascetici (De puritate animae, De conscientia, De claustrali disciplina, ecc.) ...
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Teologo e umanista (Nieuport 1472 o 1473 - Chartres 1543). Insegnò alla Sorbona, fu canonico a Chartres (1527). Amico di J. Le Fèvre d' Étaples e precettore di G. Briçonnet, si orientò nel senso dell'umanesimo [...] cristiano, avverso alla scolastica e rivolto a una riforma ecclesiastica. Ma le polemiche suscitate dal suo Elucidatorium ecclesiasticum (1516), la visione dei pericoli e la rivolta di Lutero, lo portarono ...
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Benedettino (n. Parigi - m. Avignone 1390); vescovo (1380) di Chartres. Doctor decretorum e membro dell'università di Parigi, era stato prima abate di Tournus (1369) e di St. Vaast (1370) e legato (1376) [...] di Carlo V a Gregorio XI. Nello scisma aderì all'antipapa Clemente VII, in favore del quale scrisse De planctu bonorum, e, come cancelliere, Memorie dei re Luigi I e II d'Angiò (1381-88) ...
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Scrittore e prelato (Salisbury tra il 1110 e il 1120 - Chartres 1180), una delle maggiori figure nella cultura del 12º sec. Formatosi alla scuola dei più famosi maestri di Parigi e Chartres negli anni [...] re d'Inghilterra e con la Santa Sede, si dovette trasferire, dopo la morte di Tommaso Becket, in Francia e fu creato vescovo di Chartres (1176). Le opere maggiori di G., tra le più significative per la cultura del 12º sec., sono il Metalogicon e il ...
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Discepolo (Liegi fine sec. 10º - Brescia 1061) di Fulberto di Chartres e scholasticus (1031) della chiesa capitolare di Liegi, dal 1087 vescovo di Brescia. Scrisse una lettera a Berengario di Tours, già [...] suo condiscepolo, esponendogli la dottrina cattolica sull'eucarestia per indurlo a ricredersi dei suoi errori, e un'epistola metrica, in due redazioni, in memoria di Fulberto ...
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Abate (m. 1064); dopo essere stato decano del capitolo di Chartres, si fece monaco nell'abbazia benedettina di Marmoutier, della quale fu, dal 1032, abate. Di famiglia nobile e potente (di La Ferté, de [...] Firmitate, nell'Orleanese), ingrandì i possessi dell'abbazia, ottenendo cospicue donazioni; fondò numerosi priorati e, fedele a Cluny, favorì la riforma monastica ...
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Monaco di Marmoutier (m. 1155 circa), priore di S. Martino di Chartres dal 1128. Scrisse un trattato De miraculis b. Virginis Mariae (1141), una storia del convento di Marmoutier e il poema Otia da Machomete, [...] nel quale finge di riferire un racconto di tradizione orientale ...
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Teologo e filosofo (n. Poitiers 1070 - m. 1154); studiò sotto Bernardo di Chartres e insegnò a Chartres e a Parigi. Dal 1142 vescovo di Poitiers. Partecipò attivamente alle dispute circa la questione degli [...] commento a quattro opuscoli teologici di Boezio ove svolge la dottrina della forma, secondo la tradizione platonica di Chartres; è autore anche di alcuni commenti scritturali (Sermones super Canticum canticorum, commenti ai Salmi, alle epistole di s ...
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Teologo (Tours inizî sec. 11º - ivi 1088), discepolo di Fulberto di Chartres, scolastico a Tours, arcidiacono (1040) di Angers. Le sue dottrine sull'Eucarestia, in polemica con Lanfranco di Bec, furono [...] a iniziativa di questo condannate nei concilî di Roma e Vercelli (1050) e di Parigi (1051). Per le protezioni di cui godeva, B. non fu però disturbato, e nel concilio di Tours (1054) il legato papale Ildebrando ...
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Benedettino (n. Laderna 980 circa - m. 1048). Insegnò a Troyes per tre anni; attrattovi dalla fama di Fulberto, passò a Chartres e indi a Laubach; collaborò poi a Worms col vescovo Burcardo alla sua grande [...] opera giuridica; in seguito (1012) fu abate di Gembloux e (1018-21) abate di St. Jakob a Liegi, dove attese all'incremento del tesoro librario, alla musica e alla scrittura di opere sacre e di vite di ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...