Filosofo (m. Chartres 1155 circa), maestro a Chartres (1121) e forse a Parigi, cancelliere della scuola cattedrale a Chartres, autore di un commento alla Genesi "secundum physicam" (De sex dierum operibus), [...] di un manuale sulle arti liberali (Eptateuchon: raccolta di "autori"), di commenti al De Trinitate di Boezio e al De inventione. È uno dei maggiori rappresentanti del platonismo medievale: sotto l'influenza ...
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Cronista (n. Chartres 1058 - m. dopo il 1127). Cappellano di Baldovino di Fiandra, durante la prima crociata, scrisse una Historia Hierosolymitana che va dal 1096 al 1127, ed è fonte autorevole per la [...] crociata e le vicende posteriori del regno di Gerusalemme ...
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Vescovo e teologo (n. 960 circa - m. Chartres 1028). Fu a Roma ove conobbe Gerberto d'Aurillac (papa Silvestro II), poi a Reims, quindi (987 e 992) a Chartres per dirigervi la scuola che sotto di lui acquistò [...] grande rinomanza, sicché F. se ne può considerare il vero fondatore. Vescovo di Chartres nel 1006, ne ricostruì la cattedrale che era stata distrutta da un incendio. Uomo di grande dottrina, ci restano di lui alcuni scritti agiografici, componimenti ...
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Filosofo francese (m. tra il 1126 e il 1130), è stato confuso con Bernardo Silvestre (v.) e con Bernardo di Moëlan (v.); è tra i maggiori maestri di Chartres, dove insegnò dal 1114 al 1119; fu poi a Parigi; [...] gli furono discepoli Giovanni di Salisbury, che lo giudicò "il più perfetto fra i platonici", Guglielmo di Conches e Riccardo di Coutances. Nulla resta delle sue opere, ma del suo insegnamento abbiamo ...
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Canonista (n. nella regione di Beauvais 1040 circa - m. Chartres 1116). La sua attività è importante per la partecipazione alla riforma ecclesiastica e alla polemica per le investiture, in cui si mostrò [...] poi all'abbazia del Bec, dove ebbe a maestro Lanfranco di Pavia; abate di Saint-Quentin a Beauvais (1078), divenne vescovo di Chartres e in questa occasione si recò a Roma per la conferma (1090).
Opere
Molto importante è l'opera di I. nella storia ...
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Scrittore francese (Parigi 1631 - Chartres 1680). Coltivò gli studî filosofici e letterarî, insegnò nella congregazione di S. Genoveffa di cui fu priore nella sede di Saint-Jean di Chartres. L'opera sua [...] più nota è il Traité du poème épique (1675) ...
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Poeta satirico francese (Chartres 1573 - Rouen 1613). Di buona famiglia borghese (il padre era scabino di Chartres, uno zio era il poeta Ph. Desportes), fu messo dai suoi al seguito del cardinale di Joyeuse, [...] con il quale poté visitare più volte l'Italia; ma il suo comportamento sregolato e gaudente gli impedì di fare carriera. Acquistò larga fama con la pubblicazione delle Premières oeuvres (1608), che comprendevano ...
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Erudito (Chartres 1636 - Vibray 1703). Sacerdote, prof. al collegio Du Plessis a Parigi, lavorò lungo tempo con i maurini di Parigi; dotato di acuto spirito critico, scrisse: De festorum dierum imminutione [...] (1668); Traité des superstitions (1679); studî storici di liturgia; ecc ...
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Giurista (Nogent-le-Roi, Chartres, 1566 - Parigi 1627), avvocato al parlamento di Parigi, poi lieutenant particulier a Sens, di cui preparò la sottomissione a Enrico IV, quindi a Chateaudun. Scrisse numerosi [...] trattati sul diritto consuetudinario (Oeuvres, 2 voll., post., 1636) ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...