Commediografo spagnolo di origine portoghese (Alvito, Alentejo, 1608 circa - Madrid 1689). Scrisse più di quaranta commedie, spesso in collaborazione con altri. In El traidor de su sangre e No está en [...] dell'epoca calderoniana; di tipo tradizionale è El sabio en su retiro y villano en su rincón. Più che nei drammi storici e religiosi, il senso teatrale di M. F. si afferma nelle scene d'intreccio, come in El yerro del entendido e Riesgos y alivios de ...
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Poeta italiano (Livorno 1851 - ivi 1922). Scolaro di G. Chiarini nel liceo di Livorno, studiò lettere a Firenze, senza però giungere alla laurea. Nel 1894, dal ministro F. Martini, fu nominato provveditore [...] scarso valore artistico. Migliori altre poesie, di ispirazione fra amorosa e paesistica, che a volte raggiungono una loro freschezza popolaresca (ed. completa delle Poesie, post., 1923). M. ha lasciato anche diverse Prose (raccolta post., 1923). ...
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Atleta statunitense (Portland 1947 - ivi 2023). Campione di salto in alto, è noto per aver introdotto la tecnica del superamento dorsale dell'asticella, stile che ha gradualmente soppiantato la tecnica [...] il nome di Fosbury flop. F. presentò la sua rivoluzionaria innovazione ai campionati studenteschi (NCAA) del 1968; nello stesso anno, alle Olimpiadi di Città di Messico, conquistò la medaglia d'oro con un salto di 2,24 m, stabilendo il nuovo record ...
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Nome di varie principesse e regine macedoni, tra cui si ricorda la figlia di Antipatro, vissuta tra il 350 circa e il 288. Sposò successivamente Balacro, Cratero (m. 321 a. C.) e poi Demetrio Poliorcete [...] che, dopo averla trascurata al punto di prender una seconda moglie, la onorò appena divenne re di Macedonia, in quanto la sua unione con F. coonestava in certo modo il suo diritto al trono di Macedonia. Quando Demetrio perdette il trono, F. si uccise ...
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Pittore (Penegoes, Galles, 1713 - Colommendy 1782). Nelle prime opere, soprattutto ritratti eseguiti nella tradizione di G. Kneller, J. Highmore, T. Hudson, solo raramente si riscontra quella sensibilità [...] per la luce e l'atmosfera che informa i suoi lavori dopo il soggiorno in Italia (1750-55). Prima a Venezia, per l'influenza delle opere di Tiziano e per i consigli di F. Zuccarelli e poi a Roma dopo l'incontro di J. Vernet, la sua pittura si fa più ...
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Ballerino svedese (Stoccolma 1817 - San Pietroburgo 1903). Studiò presso la Scuola reale del balletto svedese e con A. Bournonville a Copenaghen. Primo ballerino a Stoccolma dal 1937, apparve spesso accanto [...] a M. Taglioni. Nel 1841 si trasferì a San Pietroburgo dove esordì nel balletto La gitana (mus. di Schmidt e Auber, coreogr. di F. Taglioni). Lasciate le scene nel 1869, si dedicò all'insegnamento, che aveva già intrapreso nel 1860, presso la Scuola ...
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Biochimico statunitense (South Bend, Indiana, 1911 - New York 2005). Dal 1941 al Rockefeller Institute (ora Rockefeller University). Insieme a O. T. Avery e C. M. MacLeod si occupò del fenomeno della trasformazione [...] dei batterî (pneumococchi) già studiato da F. Griffith nel 1928. L'uso di tecniche che permettevano di isolare la sostanza chimica responsabile della trasformazione e studî successivi sulla natura di tale sostanza portarono lui e i suoi collaboratori ...
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Domenicano (n. Ragusa tra il 1390 e il 1395 - m. 1443), docente a Parigi, poi procuratore dell'ordine presso il papa. Combatté gli ussiti e fu per questo in Germania con il card. G. Cesarini, che lo delegò [...] ad aprire il concilio di Basilea (1431). Fu poi a Costantinopoli (1435-37) con F. Menguer e S. Fréron per trattare l'unione con i Greci. Tornato a Basilea, rappresentò la maggioranza del concilio contraria al papa Eugenio IV; creato vescovo, poi ( ...
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Architetto messicano (Guadalajara 1902 - Città di Messico 1988). Laureatosi in ingegneria (1925), si dedicò all'architettura da autodidatta. Viaggiò in Spagna e in Francia (1924-26), esercitò poi la professione [...] e l'International Style in genere. Icontatti con lo scultore M. Goeritz e l'influenza dell'architetto e pittore F. Bac lo orientarono alla progettazione del paesaggio. la sua impostazione pratica, che gli diede notorietà (nel 1980 ottenne il Pritzker ...
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Pittore irlandese (n. Dublino 1857 - m. 1947). Studiò a Parigi con C. Bonnat; viaggiò in Normandia e Bretagna e, influenzato dagli impressionisti francesi, soprattutto da J. Bastien-Lepage, divenne uno [...] significativi di quella maniera in Inghilterra. Stabilitosi a Newlyn (Cornovaglia), vi fondò una scuola libera di pittura che ebbe notevole importanza. Dipinse soprattutto paesaggi, scene di genere, interni (Brindisi alla sposa, 1889, Londra, Tate ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...