ZWEIG, Stefan
Scrittore austriaco, nato a Vienna il 28 novembre 1881. Dopo conseguita la laurea in filosofia, libero da preoccupazioni finanziarie, viaggiò molto e conobbe le più importanti letterature [...] nel 1920), e fece rappresentare (1918) il suo dramma Jeremias che, ispirato dalla guerra, si eleva a un universale valore umano italiano.
Bibl.: H. M. Elster, S. Z., Dresda 1922; E. Rieger, S. Z., der Mann und das Werk, Berlino 1928; F. A. Hünich ed E ...
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SANGUINETI, Edoardo
Alessandra Briganti
(App. IV, III, p. 263)
Poeta, romanziere, critico italiano. La produzione poetica di S. si è svolta coerentemente sulla linea inaugurata dalla serie Reisebilder, [...] Faust. Un travestimento (1985), che traduce liberamente il testo goethiano Corriere della Sera, 27 aprile 1980; M. Marchi, in Alcuni poeti, Firenze . Moravia, Malerba, Sanguineti, Roma 1987; F. Curi, Struttura del risveglio. Sade, Sanguineti ...
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(App.III, I, p. 213)
Scrittrice francese, morta a Parigi il 14 aprile 1986. Nella messa a fuoco dei diritti e della dignità della condizione femminile la de B. non ha mai abbandonato la lucida visione [...] douce, 1964 (trad. it., 1966), che la vede spettatrice della morte della madre; La longue marche, 1957).
Bibl.: C. Francis, F. Contier, Les écrits de S. de Beauvoir, ans après ''Le deuxième sexe'', ivi 1982; M. T. Giaveri, S. de Beauvoir, in ...
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GORDIMER, Nadine
Rosario Portale
Scrittrice sudafricana, nata a Springs (Transvaal), il 20 novembre 1923. Membro della Royal Society of Letters, membro onorario dell'American Institute of Arts and Letters [...] sterniana e potenza evocatrice, denota un narrare analitico che indulge al dettaglio, cura estrema del ritmo e : a bibliography of her works, Johannesburg 1964; R. F. Haugh, N. Gordimer, New York 1974; M. Wade, N. Gordimer, Londra 1978; C. Heywood, ...
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Critico, filologo e storico spagnolo, nato il 4 maggio 1885 a Rio de Janeiro. Prof. di storia della lingua spagnola all'università di Madrid dal 1915, dopo la guerra civile è emigrato negli S.U.A. e ha [...] alla cultura della generazione del 1898 e in particolare a F. Giner de los Ríos, e ne derivò le una sua inconfondibile autenticità. Più che nel rigore della teoria (in mito pessimistico della "raza" di M. de Unamuno e della cultura novantottista ...
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WARREN, Robert Penn
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Romanziere, critico e poeta americano, nato a Guthrie, Kentucky, il 24 aprile 1905. Studiò presso la Vanderbilt University e da giovane fu attivo membro [...] che ha inizio nel 1938 ma ha la sua massima fioritura nel periodo che , l'll take my stand.
Bibl.: F. Brantley e altri, Modern American poetry, 1957; id., La ricerca del vero, ivi 1961; M. Bulgheroni, Il romanzo contemporaneo in America, Milano 1960 ...
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Scrittrice inglese, nata a Pinner (Middlesex) il 5 giugno 1884, morta a Londra il 27 agosto 1969. Esordì col romanzo Dolores (1911), in cui non ha ancora trovato la propria strada; ma già al secondo, Pastors [...] esteriori si può dire che non ve ne sono: tutto è affidato a dialoghi che sembrano banali, intonati F. Baldanza, I. Compton-Burnett, ivi 1964; C. Burkhart, I. Compton-Burnett, Londra 1964; M. Praz, in Cronache letterarie anglosassoni, IV, Roma 1966; M ...
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FUENTES, Carlos
Luisa Pranzetti
Scrittore messicano, nato a Città di Messico l'11 novembre 1928. Ha vissuto a lungo in Brasile, Stati Uniti, Chile e Svizzera, dove ha completato gli studi in diritto [...] intesa come insieme di errori, mistificazioni e trabocchetti.
F., che ha ricevuto numerosi premi, si è distinto anche come VV., Homenaje a C. Fuentes, a cura di H. F. Giacoman, Madrid 1971; M. Durán, Tríptico mexicano (J. Rulfo, C. Fuentes, S ...
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HAGELSTANGE, Rudolf
P. Ch.
Poeta e scrittore tedesco, nato a Nordhausen nel Harz il 14 gennaio 1912. Ha studiato filologia all'università di Berlino (1931-1933); redattore letterario della Nordhäuser [...] umanesimo e di una poesia che ha il suo fondamento spirituale R. H., in Rheinischer Merkur, I, 1948; M. Colleville, R. H., in Études Germaniques, 1953 XXXIII (1958), n. 2, pp. 143-154; F. Lennartz, Deutsche Dichter und Schrifsteller unserer Zeit, 8 ...
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Filologo inglese, nato a East Sheen (Londra) il 21 maggio 1920, morto a Cambridge il 24 novembre 1998. Dal 1952 fu professore nell'università di Oxford, dove tra il 1946 e il 1952 collaborò alla redazione [...] a essa connesso della tradizione sull'arrivo dei Dori, che a suo parere adombra una rivoluzione interna al mondo in Mycenaean Greek (1956); The Knossos tablets (in collab. con M. Ventris e F.L. Bennet, 1956, 1971⁴); The deciphrement of Linear B ( ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...