DEL MONACO, Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 27 luglio 1915 da Ettore, funzionario dell'amministrazione comunale, e da Flora Giachetti che, dotata di una bella voce e di un naturale talento [...] quattro recite di Tosca, accanto a Maria Caniglia e M. Basiola, direttore A. Erede: incoraggiato dal tenore F. Merli, presente allo spettacolo, riscosse entusiastici consensi che gli spalancarono le porte dei maggiori teatri italiani. Riconfermato ...
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ALESSANDRI, Felice
Silvana Simonetti
Compositore, nato a Roma il 24 nov. 1747 da Stefano e Angiola-Maria Ruggieri. Secondo il Fétis, compila sua educazione musicale a Napoli e iniziò giovanissimo a [...] che fu eseguito al teatro di corte nella primavera di quell'anno. L'A. scrisse poi per il teatro dei Quattro signori a Pavia Il Creso (primavera 1774), e La cameriera per amore di F alla Scala di Milano Calliroe (libretto di M. Verazi, 26 dic. 1778) e ...
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BAINI, Giuseppe Giacobbe Baldassi
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 21 ott. 1775 da Antonio, sarto di origine veneziana, e da Caterina Nesi, senese. Rimasto orfano in giovanissima età, fu affidato dal [...] punto che quando, dopo il concilio imperiale del 1811, il ministro francese dei Culti, conte F. 82r-84r; Notizie del Giorno, n. 21, giovedì 23 maggio 1844, p. 1; A. M. Carcano, Cenni biografici intorno a Monsignor D. G. B., in Diario di Roma, 3 sett. ...
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CARELLI, Emma
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 12 maggio 1877 da Beniamino e da Matilde Caputo.
Il padre Beniamino, nato a Napoli il 9 maggio 1833, fu personaggio di primo piano nel mondo musicale [...] di cappella di F. Paër, sposò Walter Mocchi, uomo politico di estrema sinistra, che aveva raggiunto nel 150; G. Monaldi, Cantanti celebri del sec. XIX, Roma 1928, pp. 282 s.; M. Incagliati, E.C. alla ribalta e tra le quinte, in Il Messaggero, 29 genn. ...
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DE LUCIA, Fernando
Maurizio Tiberi
Nacque a Napoli l'11 ott. 1860 da una famiglia di musicisti (il padre suonava il clarinetto e il fratello il violino): entrò nel conservatorio di musica di S. Pietro [...] . aveva in realtà motivazioni che andavano al di là delle sue qualità vocali. In quel momento a Londra agivano tre compagnie d'opera: la Harris al Drury Lane con J. ed E. de Reszké, L. Nordica, G. Fabbri, V. Maurel, M. Battistini, F. Navarrini e il D ...
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LATILLA (Attila, L'Attila, La Tilla), Gaetano (Donato Giuseppe Domenico)
Dinko Fabris
Nacque a Bari il 10 genn. 1711 da Nicola, commerciante di libri discendente da una famiglia originaria di Casamassima [...] di S. Maria di Loreto, dove ebbe come insegnanti I. Prota, F. Feo e D. Gizzi.
L'esordio avvenne secondo la tradizione del tempo mettere in relazione al "delirio" mentale che lo colpì secondo una lettera inviata da G.M. Ortes a J.A. Hasse (informazione ...
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PICCININI, Alessandro
Dinko Fabris
PICCININI, Alessandro. – Nacque a Bologna il 30 gennaio 1566 da Leonardo Maria e Cassandra de Mussolini.
Esponente principale di una famiglia bolognese che produsse [...] duca di Ferrara ne regalò due al principe Carlo Gesualdo di Venosa, che a sua volta ne lasciò uno a Roma in mano al « Lope de Vega, La selva sin amor, a cura di M.G. Profeti, Firenze 1999; F. Torelli, introduzione a G. Kapsperger - A. Piccinini - G ...
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MANCINELLI, Luigi
Lorenzo Mattei
Nacque a Orvieto il 5 febbr. 1848, secondogenito di Raffaele, appartenente a una famiglia di commercianti, musicofilo e componente per alcuni anni della banda cittadina, [...] le recite del Guarany di C.A. Gomes, imposero il M. all'attenzione della critica, che lo sostenne nelle prime romane de La Gioconda di A. Ponchielli di Wagner quanto di L. van Beethoven, F. Mendelssohn, F. Liszt, C.M. von Weber, R. Schumann), il gusto ...
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PAVESI, Stefano
Maria Chiara Bertieri
PAVESI, Stefano. – Nacque a Casaletto Vaprio (vicino a Crema, all’epoca Repubblica di Venezia) il 22 gennaio 1779, secondogenito di Giambattista e di Rosa Bonizzoli.
Svolse [...] 41). Il successo si rinnovò pochi mesi dopo con l’opera che permise a Pavesi di presentarsi per la prima volta alla Scala di a Capuana e quello di S.M. della Pietà dei Turchini, s.l. 1924, pp. 285 s.; M. Mauceri, F. F. padre ignoto dell’“Agatina” di ...
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DEGRADA, Francesco
Cesare Fertonani
Formazione e prime esperienze
Nacque a Milano il 23 maggio 1940 da Luciano, impiegato, e Hirte De Libero; lo zio materno, che ebbe una fondamentale importanza nella [...] testo e il costante rapporto con la musica viva che connotavano il lavoro di Degrada si concretizzarono nell’interesse , in Antonio Vivaldi: da Venezia all’Europa, a cura di F. Degrada - M.T. Muraro, Milano 1978, pp. 80-89; Vivaldi e Metastasio ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...