Abbreviazione del termine inglese popular («popolare»), con cui sono state qualificate produzioni e manifestazioni artistiche di vario tipo che hanno avuto diffusione di massa nella seconda metà del Novecento.
Arte
Pop [...] impostate, come B. Crosby e F. Sinatra: la vicinanza dei temi giovanile era pronto per un nuovo pop che assumeva per la prima volta le dimensioni C. King e G. Goffin, D. Pomus e M. Shuman), ma attenti alla qualità degli arrangiamenti orchestrali di ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] del suo compagno, o la canzone sui rozzi contadini f. Kerelslied («Canzone dei contadini»).
Nel 15° sec. maggior valore poetico è la traduzione del Salterio di M. van Sint-Aldegonde, che con i suoi scritti politico-religiosi intervenne nella lotta ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione [...] comunione dei fedeli.
La m. può essere celebrata dal sacerdote solo una volta al giorno, tranne che a Natale e nel F. Schubert, F. Liszt, C.-A. Franck, C.-F. Gounod, A. Bruckner e, nel 20° sec., di E. Satie, F. Poulenc, I. Pizzetti, A. Casella, G.F ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] una delle Muse (Polinnia o Calliope), cantore che piega al suono della sua lira gli film di J. Cocteau, il film di M. Camus ecc.
Via via la rievocazione della 1951 a Firenze) di F. J. Haydn; il poema sinfonico Orpheus (1854) di F. Liszt; l'opera ...
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Musicista (Londra 1658 o 1659 - ivi 1695). Massimo musicista inglese dell'età barocca, contribuì in modo decisivo alla formazione di un teatro musicale nazionale. Lo stile musicale di P., pur derivato [...] 1689 succedeva al suo maestro F. Blow all'organo di Westminster 1685 una Circe, per il dramma di Ch. Davenant (che è la prima azione teatrale cui egli diede intere scene in H. e W. Lawes, Ch. Colman, M. Locke e P. Humphrey. Questi due ultimi, ...
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Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] .
Facevano parte del gruppo, oltre a Monet e a Manet, J.-F. Bazille, A. Sisley, C. Pissarro, A. Renoir, P. Cézanne B. Morisot, G. Caillebotte, M. Cassatt.
Benché fin dalle prime un modellato vivo e sensibile, che fonde la forma allo spazio. Opere ...
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Genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre.
Quali che siano le origini della poesia p. (con termine greco bucolica), folcloristiche o connesse [...] M. Boiardo); il gusto si diffonde oltralpe (I. López de Mendoza, G. de la Vega, E. Spenser ecc.). Prova della fortuna del genere può essere considerata la letteratura rusticana, così viva nel Quattro-Cinquecento che nell’oratorio (G.F. Händel) e nella ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] i nuovi ‘bardi’ e ‘trovatori’, che poetavano sull’onda dell’immediata ispirazione. contrasti, la celebre Corilla Olimpica (M.M. Morelli). Sulle sue orme si Grandi improvvisatori furono G.F. Händel, J.S. Bach, L. van Beethoven, F. Liszt, C. Franck ...
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Cantante di musica leggera che interpreta brani scritti o musicati da lui stesso.
Sebbene la tradizione della canzone d’autore si possa far risalire al teatro rivista degli anni 1930-40, e in particolare [...] in V. Rossi, L. Ligabue, Jovanotti (Lorenzo Cherubini), E. Ramazzotti, F. Baccini, M. Masini, B. Antonacci, G. Grignani, D. Silvestri, A. Britti, M. Gazzé, I. Grandi, M. Zarrillo ed Elisa (E. Toffoli), che è anche l’unica in questo gruppo a scrivere ...
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sonata In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata in uno o più movimenti a carattere contrastante.
Il termine s. comparve nel Cinquecento a indicare un [...] di D. Scarlatti.
Gli esponenti del classicismo viennese, F.J. Haydn, W.A. Mozart e L. van è collegato al secondo tramite un episodio che conduce al cambio di tonalità, il funzioni didattiche (per es., le sonatine di M. Clementi, di A. Diabelli). Negli ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...