Comune della prov. di Firenze (42,1 km2 con 14.119 ab. nel 2008), su un colle immediatamente a NE di Firenze, dominante le valli dell’Arno e del Mugnone, a 295 m s.l.m. La sua collina, popolata di ville [...] più a causa della crescita di Firenze che la distrusse prima (1010) e l Salutati di Mino da F.; dossali di A. Ferrucci e Mino da F.); il Palazzo Vescovile, S. Domenico (15° sec.), con portico di M. Nigetti (1635) e pitture dell’Angelico e Lorenzo ...
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Famiglia fiorentina, potente soprattutto nel Duecento e nella prima metà del Trecento, di parte guelfa ma ostile al governo popolare affermatosi dopo il 1282. Pionieri del commercio fiorentino d'Oltralpe, [...] influenza politica. Alcuni dei F. ebbero ancora incarichi di qualche rilievo, come Leonardo (m. dopo il 1405), ambasciatore il Magnifico (1481) e morì sulla forca. La famiglia, che ebbe ancora lustro da senatori durante il principato mediceo e da ...
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Uomo politico francese (Le Mans 1863 - ivi 1944). Eletto deputato nel 1898, fu membro autorevole, anche se impopolare, del partito radicale e, ministro delle Finanze con Waldeck-Rousseau (1899), poi con [...] guerra. Scoppiata questa nel 1914, il C., che nel 1913 era stato ministro delle Finanze e rapporti personali con spie nemiche (come P.-M. Bolo) gli valsero nel dic. 1917 in varî gabinetti fino a quello di F. Buisson (giugno 1935). Ha scritto: Mes ...
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Nome di varie principesse giudaiche, tra cui: 1. Regina della dinastia asmonea (76-67 a. C.), più nota come Alessandra S. 2. Sorella di Erode il Grande (m. 10 d. C.); esercitò grande influenza sul fratello, [...] di Erodiade (n. 15 circa - m. 60 d. C. circa), famosa per la danza che eseguì durante il convito di Erode Antipa ). Da ricordare anche la narrazione lirica Salomè di E. de Castro (1896), e l'azione coreografica Tragédie de Salomé di F. Schmitt (1907). ...
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Figlio (n. 1522 - m. 1547) di Sinibaldo e di Maria della Rovere; memore della grandezza e potenza della sua famiglia, ormai in declino di fronte all'ascesa dei Doria, padroni della città con l'appoggio [...] a impadronirsi delle navi dei Doria. Nel passare però da una nave all'altra, il F. cadde in mare e annegò. Privi del loro capo, i congiurati, che avevano già ucciso Giannettino Doria, si dispersero. Questa congiura, originata da motivi del tutto ...
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Figlio (n. 1293 - m. Nogent-le-Roi 1350) di Carlo di Valois, fratello di Filippo IV il Bello, e di Margherita di Sicilia; era conte di Valois, d'Angiò e d'altri feudi, quando, in seguito alla morte di [...] di Filippo il Bello, per parte di sua madre Isabella. Chiamato dal conte di Fiandra, F. vinse a Cassel (1328) gli abitanti di Bruges, Ypres e altre città che si erano ribellate e ne profittò per incamerare la parte migliore dei beni confiscati. La ...
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Uomo politico (n. Milano 1470 - m. 1529); dal 1499 al 1512 ebbe parte nella vita pubblica milanese, parteggiando per il re di Francia. Divenuto poi fedele a Massimiliano Sforza, che se ne servì, tra l'altro, [...] di Clemente VII, pensò a una lega tra gli stati italiani e la Francia; s'illuse di avere l'appoggio di F. F. d'Ávalos, marchese di Pescara, comandante delle milizie imperiali in Italia, offrendogli la corona di Napoli: ma questi rivelò la congiura ...
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Conquistatore del Cile (n. forse Villanueva de la Serena, Badajoz, 1498 circa - m. Tucapel, Cile, 1554); prese parte alle campagne delle Fiandre e alla battaglia di Pavia; poi (1535) in America, partecipò [...] Perù e si distinse nella battaglia di Salinas. Incaricato (1539) da F. Pizarro di una spedizione nel Cile, partì da Cuzco (1540) e e capitano generale, combatté lungamente contro gli Amerindi, che in sua assenza incendiarono la nuova città. Da un ...
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Conquistatore spagnolo (n. 1475 - m. Cuzco 1538). Giunse nel 1514 in America con il Pedrarias (Pedro Arias) Dávila, governatore del Panama; ivi conobbe F. Pizarro con il quale si associò, insieme a Fernando [...] 1531), sebbene malcontento per non avere ottenuto, nella convenzione di F. Pizarro con la corona spagnola (1529), titoli uguali a Ande, raggiungendo il rio Copiapó, indi la costa del Cile, che fece esplorare fino al 35º lat. S. Non avendo trovato ...
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Figlia (n. 130 circa - m. 176 d. C.) di Antonino Pio e Faustina Maggiore; il padre la dette in sposa (145) a Marco Aurelio, suo cugino, e le conferì (146?) il titolo di Augusta. È lodata per il suo sollecito [...] sacerdotesse e furono create le nuove puellae Faustinianae che rinnovarono l'istituzione benefica sorta in memoria della , in contrasto coi Ricordi di Marco Aurelio, accusarono calunniosamente F. di dissolutezza. Il suo ritratto ci è noto da molte ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...