Ferrante, Elena. – Pseudonimo sotto cui è stata pubblicata un'ampia e fortunata produzione narrativa, attribuita secondo alcune fonti a una scrittrice italiana (n. Napoli 1943), ma oggetto di numerose [...] e I giorni dell’abbandono (2002), che hanno ottenuto un immediato successo di pubblico e da cui M. Martone e R. Faenza hanno rispettivamente tratto i film omonimi. Nel 2003 F. ha pubblicato il ...
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Procedimento tecnico pittorico elaborato in Francia nell’ambito delle ricerche postimpressioniste e il movimento artistico, più esattamente denominato neoimpressionismo (➔), che si fece assertore di tale [...] furono G. Seurat, P. Signac e il critico F. Fénéon.
Collegato alla cultura del positivismo, in Italia Previati, A. Morbelli, G. Pellizza da Volpedo, C. Fornara, E. Longoni, M. Olivero e altri. Previati espose le teorie del d. in due libri: I ...
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Pittore e incisore (Monguelfo 1698 - Vienna 1762). Allievo di G. Alberti, completò la sua formazione a Venezia; grazie alla protezione del vescovo di Gurk poté poi soggiornare (1723-26) a Napoli, a Roma [...] -barocche e in particolare apprezzare l'arte di F. Solimena, S. Conca, A. Pozzo, G. M. Crespi. In rapporto con nobili famiglie e e romana a una componente chiaroscurale e cromatica veneziana che dai toni forti delle opere giovanili giunse a toni ...
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Storico britannico dell'architettura (n. Londra 1930). Ha studiato alla Architectural Association di Londra; attivo come architetto nel Regno Unito e in Israele, si è poi trasferito negli Stati Uniti (1965); [...] Botta, P. Starck, R. Meier, P. Chareau, R. Moneo, R. Krier, T. Ando, F. L. Wright, H. Seidler, M. Hopkins, ecc.). Tra i saggi che riguardano la storia e la teoria dell'architettura si ricordano: Modern architecture: a critical history (1980; trad. it ...
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Pittore (Fossombrone 1895 - Saint-Jean-du-Gard, Gard, 1979). Abbandonati gli studî in chimica, nel 1913 si iscrisse all'accademia di belle arti di Bologna dove conobbe O. Licini e G. Morandi. Dal 1920 [...] , frequentò lo studio di A. Ozenfant e fece parte del gruppo degli italiani (G. De Chirico, M. Campigli, G. Severini, F. De Pisis, A. Savinio) che svolse un importante ruolo di tramite tra la cultura figurativa italiana e quella francese; in quegli ...
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Comune della prov. di Torino (29,5 km2 con 50.115 ab. nel 2008), parte integrante dell’agglomerato torinese. Il centro è situato a 390 m s.l.m., sul versante esterno e all’estremità orientale dell’anfiteatro [...] , impadronitosi di R., l’assegnò al conte Amedeo IV, che concesse vari privilegi agli abitanti. Da allora R. rimase ai fatto ricostruire da Vittorio Amedeo II (M. Garove, 1711-13; F. Iuvara, 1718-19), che ospita un museo di arte contemporanea. ...
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Pittore (Verona 1578 - Roma 1649). Allievo di F. Brusasorci, ebbe inoltre conoscenza della pittura veneziana (fu probabilmente a Venezia tra 1605 e 1610) e bolognese. Tra le prime opere veronesi, gli Angeli [...] stabilì a Roma, dove partecipò alla decorazione della Sala Regia in Vaticano con M. Bassetti e C. Saraceni; il soggiorno romano segnò una svolta nello stile di T., che coniuga il luminismo caravaggesco con un cromatismo di origine veneta, nell'ambito ...
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videoarte Procedimenti e prodotti artistici che hanno come mezzo espressivo processi e apparecchiature televisive. La v. può avvalersi di trasmissioni dirette, di registrazioni, con manipolazione o meno [...] e W. Vostell che hanno iniziato le loro prime esperienze di v. nell’ambito di Fluxus, sono D. Graham, M.-J. Lafontaine, B . Viola e, in ambito italiano, G. Chiari, Studio Azzurro, F. Plessi, G. Toderi. Dopo ...
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Pittore e incisore (Coldrerio, Canton Ticino, 1612 - Roma 1666). Scarse e talvolta contrastanti le notizie biografiche che lo attestano dal 1616 a Roma dove visse fino alla morte, pur soggiornando brevemente [...] Madonna del Carmelo del 1641) e a Bologna. Nell'ambito della sua vasta produzione che fonde precisi riferimenti alla pittura veneziana e suggestioni desunte da F. Albani e dal Guercino: Bacco e Arianna (1647-48, Roma, palazzo Costaguti); Il pirata ...
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Pittrice (Parigi 1749 - ivi 1803). Suo primo maestro fu il miniaturista F.-E. Vincent; studiò poi la tecnica del pastello con M. Quentin de la Tour, e la pittura a olio con F.-A. Vincent, che poi sposò [...] senza numerus clausus, le sue fortune non diminuirono e lo stesso Robespierre volle essere ritratto da lei. Tra le sue opere: Autoritratto con due sue allieve (1785, New York, Metropolitan Museum); Ritratto di F.-A. Vincent (Parigi, Louvre). ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...