Studioso sovietico di teoria della letteratura (nato ad Orël il 17 novembre 1895, morto a Mosca il 7 marzo 1975). La notorietà di B. è affidata in massima parte ai suoi studi dostoevskiani (Problemy tvorčestva [...] fondamentale su Rabelais che, iniziato come dissertazione dottorale nel 1940, è poi apparso nel volume Tvorčestvo F. Rable i ).
Bibl.: V. V. Ivanov, O značenii znaka v rabotach M. M. Bachtina (con bibl.), in Σημειωτική. Trudy po zvakovym sistemam (" ...
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VANNETTI, Clementino
Giulio Natali
Letterato, nato a Rovereto il 14 novembre 1754, morto ivi il 13 marzo 1795. Fu uno dei più fervidi campioni della purità della lingua italiana; i suoi spogli di autori [...] di S. Bettinelli, di M. Cesarotti e d'altri novatori quum esset Roboreti (1789), che narra vivacemente nello stile della . T. Postinger, C. V. cultore delle belle arti, Rovereto 1896; F. Pasini, Il V., profilo, ivi 1906; G. Natali, Il Settecento ...
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Romanziere e critico inglese, nato a Manchester il 25 febbraio 1917. Studiò in università inglesi e americane. Dal 1940 al 1946 ha prestato servizio militare; dal 1954 al 1959 è stato Education officer [...] maniera di A. Huxley e J. Joyce.
Scrittore estroso che può attingere a una ricca fantasia, dotato di senso dell'umorismo of intent (1966), Enderby outside e Urgent copy (1968), M. F. (1971, iniziali del protagonista Miles Faber e abbreviazione della ...
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Scrittore francese, morto a Meudon (Parigi) il 10 luglio 1961. La condanna per collaborazionismo (a un anno di prigione), il domicilio coatto in Danimarca - torna in Francia solo nel 1951, per amnistia [...] di ristrutturazione letteraria, di arte provocatoria, che nell'invenzione di nuove forme respinge ogni , L.-F. Céline, un allucinato di genio, Bologna 1969; M. Rago, Céline, Firenze 1973; J.-P. Richard, Nausée de Céline, Montpellier 1973; F. Vitoux, ...
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Pittore e scrittore, nato a Le Havre nel 1901. Si trasferì a Parigi nel 1918 e frequentò per breve tempo l'Académie Julian. Proseguì poi gli studî da solo, dedicandosi anche alla musica, alle lingue, alla [...] Straordinaria è in D. la qualità del tessuto pittorico, che anche quando rimane puramente astratto è infuso d'una densità Ler dla Campane, Anvouaiage, ecc. Vedi tav. f. t.
Bibl.: M. Tapié, J. D., Parigi 1946; M. R., J. D., in Cimaise, gennaio- ...
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MANN, Thomas (XXII, p. 134)
Alda MANGHI
Scrittore tedesco; privato della cittadinanza tedesca nel 1936, quando già da tre anni viveva in Svizzera, si trasferì nel 1938 negli Stati Uniti d'America, ove [...] del suo pensiero e della sua narrativa, che si avvicina sempre più ad un ideale goethiano che fa di Thomas Mann uno dei maggiori rappresentanti della moderna letteratura tedesca.
Bibl.: L. Mittner, L'opera di T. M., Milano 1936; F. Lion, T. M ...
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VALTURIO, Roberto
Piero Pieri
Scrittore, nato a Rimini nel 1405, morto ivi nel 1475. Dopo essere stato a Roma come scrivano apostolico, fu dal 1446 nella sua città, al servizio prima di Pandolfo, poi [...] italiano (Verona 1483) e in francese (Parigi 1552).
Più che d'un trattato d'arte militare, si tratta d'una sterminata au XVe siècle, Rimini, Parigi 1882; M. Jaehns, Geschichte der Kriegswissenschaften, I, Monaco e Lipsia 1889; F.A. Massera, R. V., in ...
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PYNCHON, Thomas
Biancamaria Tedeschini Lalli
Romanziere americano, nato a Glen Cove, N. Y., l'8 maggio 1937; ha studiato a Cornell, vissuto a New York e in Messico e si è poi stabilito in California. [...] È scrittore bizzarro, scintillante di invenzioni linguistiche e narrative che sono state di volta in volta avvicinate a Joyce self, New York 1971; M. Schulz, Black humor fiction of the Sixties, Athens, Ohio, 1973; F. Binni, Narrativa americana degli ...
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Prosatore sovietico nato nel governatorato di Archangel′sk il 29 novembre 1920; combattente, fu insignito dell'Ordine della guerra patria di II grado; dal 1945 è membro del Partito. Laureatosi presso l'università [...] d'un saggio su Šolochov, 1958). A., che coltiva e rinnova la tradizione della narrativa "campagnola" "), in Novyj mir, 4, 1954; M. A. Šolochov. Seminarij, Leningrado 1958. e il mondo contemporaneo"), II (1961); F. Levin, Dve zimy i tri leta s ...
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Scrittore, nato a Salerno il 23 ottobre 1904, ma vissuto a lungo nel Veneto.
Esordì con un libro di versi, Aver vent'anni (Vicenza 1927); cui seguirono un romanzo, Adamo (ivi 1931), e due raccolte di racconti, [...] fondata insieme con M. Pannunzio, si svolse successivamente la sua attività critica, che innesta sul tronco e 16 nov. 1934; P. Pancrazi, Scrittori d'oggi, II, Bari 1946; F. Virdia, in La Fiera letter., 23 novembre 1952; P. Nardi, Altri tempi, Venezia ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...