Pseudonimo di David Robert Jones, cantante e compositore inglese di rock, nato a Londra l'8 gennaio 1947. Si avvicinò alla musica all'inizio degli anni Sessanta, suonando il sassofono e cantando in diversi [...] artisti (Dancing in the street, con M. Jagger; This is not America, con fell to Earth (1976; L'uomo che cadde sulla Terra), sono da segnalare le si ricordano quelle in Christiane F. - Wir Kinder vom Bahnhof Zoo (1981; Christiane F. - noi i ragazzi ...
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Pianista cileno naturalizzato statunitense, nato a Chillán (Chile) il 6 febbraio 1903, morto a Mürzzuschlag (Austria) il 9 giugno 1991; è considerato uno dei più grandi interpreti della sua generazione. [...] conservatorio Stern di Berlino, dove studiò con M. Krause, uno degli ultimi allievi di F. Liszt. Dopo aver debuttato nel 1914 in tardo Ottocento tedesco, è innanzitutto un 'filologo' che pone particolare attenzione alla forma; di natura riflessiva e ...
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Pianista di jazz statunitense, nato a Plainfield (New Jersey) il 16 agosto 1929, morto a New York il 15 settembre 1980. Di famiglia borghese, rivelò fin dall'infanzia una spiccata propensione per la musica. [...] Ch. Mingus East coasting e nel 1958 entrò nel complesso di M. Davis, col quale realizzò Basic Miles e, nel 1959, Kind Bird (1960); con il trombettista F. Hubbard e il chitarrista Jim Hall, Interplay (1962) −, E. scoprì che la formula a lui più ...
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TRISTANO, Leonard Joseph, detto Lennie
Antonio Lanza
Pianista statunitense di jazz, nato a Chicago il 19 marzo 1919, morto a New York il 18 novembre 1978. Era figlio di emigranti italiani provenienti [...] coltissimo, intuitivo e informale. Moltissimi i musicisti che furono alla sua scuola. Le sue apparizioni M. Solal e G. Gaslini.
Bibl.: R.G. Reisner, The jazz titans, Garden City (New York) 1960; W. Mellers, Music in a new found land, Londra 1964; W.F ...
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MONK, Thelonious Sphere
Antonio Lanza
Pianista e compositore statunitense di jazz, nato a Rocky Mount (North Carolina) il 10 ottobre 1917, morto a Weehawken (New Jersey) il 17 febbraio 1982. Cominciò [...] che nome, che destarono scalpore per la Vogue, che fecero seguito a quelli cheM mean you.
Bibl.: M. James, Ten modern M. Williams, Jazz panorama, ivi 1962; L. Jones, Black music, ivi 1967; M afro-americana, Milano 1975; M. Harrison, A jazz retrospect, ...
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STRAVINSKIJ, Igor' Fëdorovič (XXXIII, p. 839)
Giorgio Petrocchi
Musicista russo, morto a New York il 6 aprile 1971. Nel 1938 si era trasferito negli SUA, assumendo poco dopo la cittadinanza americana, [...] d'intense risonanze liturgiche non meno che la ballata sacra Abraham and Isaac (assai suggestiva la Elegy for J. F. Kennedy, 1964), l'inquieta instancabile ricerca in the theatre, a cura di M. Lederman, New York 1949; M. Mila, The Rake's Progress ...
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Soprano spagnolo, nata a Barcellona il 12 aprile 1933. Studia per dodici anni al Conservatorio di Barcellona con E. Kenny, C. Badia e N. Annovazzi, vincendo nel 1954 la medaglia d'oro del Liceo. Nello [...] di un'estrema raffinatezza vocale che su di un'intensa presenza scenica.
Bibl.: G. Pugliese, M. Caballé, in Discoteca, Le Regine della lirica, ibid., 1970; F. G. Barker, M. Caballé, in Opera, 1975; C. Casanova, M. Caballé, in Lirica, 1987; P. Mioli ...
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GASLINI, Giorgio
Antonio Lanza
Pianista, compositore e direttore d'orchestra di jazz, nato a Milano il 22 ottobre 1929. Dopo le esperienze giovanili con Gil Cuppini, E. Volonté e l'Orchestra del Momento, [...] ha presentato il brano Tempo e relazione, che rappresenta il primo tentativo europeo di fusione fra Jazz - La vicenda e i protagonisti della musica afroamericana, Milano 1975; M. Mannucci, F. Fossati, I grandi del jazz, ivi 1979; G.C. Roncaglia ...
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Pianista austriaco, nato a Wiesenberg (Moravia) il 5 gennaio 1931. Allievo per il pianoforte di S. Deželić e L. von Kaan, si è in seguito perfezionato sotto la guida di E. Fischer, P. Baumgartner ed E. [...] Steuermann, completando la sua formazione musicale con F. Dugan (armonia) e A. Michl ( 'epoca, ha recepito quello che la pratica degli strumenti tardo minore, i due Concerti sotto la direzione di M. Gielen), Chopin (Polonaises), Brahms (i due Concerti ...
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JAZZ MESSENGERS
Antonio Lanza
Complesso statunitense di musica jazz diretto dal batterista Art Blakey (1912-1990). Nato nel 1947 come The Seventeen Messengers, poi ridotto a otto elementi e denominato [...] Tymmons (piano). A Parigi i J.M. registrarono inoltre le colonne sonore dei film di questa formazione, che rimane immutata fino al jazz, Milano 19792; P. Danson, A. Blakey, in Coda, 1980; F. Paudras, A. Blakey: le message, in Jazz Hot, 1980; J. ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...