Nonostante il caldo, l’estate è la stagione in cui la prosaica punta dell’iceberg svetta di più. Quale iceberg? Quello del gossip. I settimanali cartacei che si occupano del genere (oggi tra i più venduti, [...] m. e agg. (ironico). Chi o che si compiace del pettegolezzo, del chiacchiericcio, dell’insinuazione». Bisogna ammettere che dietro a me, e lascia dir le genti: / sta come torre ferma, che non crolla / già mai la cima per soffiar di venti». Perché, se ...
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Secondo un tema proverbiale enunciato già in Esiodo, per mantenersi felici è bene non viaggiare, perché «fuori dalla porta sta ciò che porta danno» (Hes. Op. 366). Il tema, ripreso in molti autori successivi [...] riferita all'isola di Faro di fronte all'Egitto (Od. 4.358), che dista un solo giorno di navigazione dalla costa «se la brezza spira sonora» n. 53, 2019, 1-13Vetta 1980 = Vetta, M., Teognide. Libro secondo. Introduzione, testo critico, traduzione ...
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Nei nomi dei quasi 8.000 comuni d’Italia è contenuto un patrimonio d’informazioni storiche, linguistiche, dialettologiche, geografiche, demografiche, antropologiche, di storia del costume, di tradizioni [...] in Medio e in Lano i due fondatori; e l’origine cabalistica proposta dallo scrittore Bonvesin de la Riva, che sottolineava come l’iniziale M- indicasse l’anno mille e come le lettere -o- e -l- contenute nel nome fossero simbolo la seconda di ...
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Qualcuno era comunistaperché Berlinguer era una brava persona(Qualcuno era comunista, Giorgio Gaber, 1992)Basta vedere il corpo di Enrico Berlinguer, carne esile, spalle dirompenti, come un tuono, per [...] nel testoBuroni, E., Una lingua morigerata. Lo stile di Enrico Berlinguer, Lingua italiana, Treccani.itDell’Anna, M. V., Enrico Berlinguer, l’oratore che non diceva “io”, Lingua italiana, Treccani.itMarcon, G., Enrico Berlinguer e l’austerità, Milano ...
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Il mare di Ulisse è innanzitutto un abisso di morte, che disorienta e ghermisce. Attraversarlo significa andare incontro a un’esistenza che può mancare il suo obiettivo, giacché sopravvivere alla guerra [...] mai toccato» (Telemaco 2016, trad. D. Abeni e M. Egan). L’Odisseo omerico scivola nello stesso anonimato, per tutto il tempo dell’assenza da Itaca. Partito alla sua ricerca, Telemaco ne parla come di uno che è scomparso, invisibile e di cui non si è ...
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Aveva ragione Carlo Levi, quando nel 1955 per un suo libro scelse questo titolo: Le parole sono pietre. Levi si riferiva alla durissima condizione dei contadini siciliani. Però sono pietre anche le parole [...] ogni forma di previdenza (Nicolini, 1969).La scuola sta come una luce che illumina, a poco a poco, le zone buie vicine. [...] La scuola dei Rom e dei Sinti, Atlante, Treccani.itBrando, M., Indovina chi viene a scuola? Rom, sinti e caminanti ...
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Un piccolo compendio dell’universo. L’avventurosa storia della letteratura nella lenghe friulanaTris d’assi inizialeNel recensire Il Ghebo di Elio Bartolini, il critico Walter Mauro così sintetizza [...] e l’intreccio sonoro delle consonanti c e n, m, più volte ribattute, delle vocali o ed e ricombinate, / ma par no murî», ‘emigrante / diventa il suo mestiere / e impara che non va per vivere / ma per non morire’. Gioca invece con le lingue Bartolini ...
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Patria, nazione e i loro derivati hanno assunto significati differenti, riplasmati, nel tempo, in seguito a radicali mutamenti storici, politici e sociali.Dei significati che assunsero a metà del Settecento [...] Balestrieri (1714-1780), Carl’Antonio Tanzi (1710-1762), che scrissero i loro versi in dialetto, e Giuseppe Parini ( e storia letteraria nel Settecento, Venezia, Marsilio, 2014.Migliorati, M., L’idea di patria in Carlo Porta, «Letteratura e dialetti ...
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Non ho paura di espormivenite tutti, tenetemi la manopercorreremo questa strada insieme,nel bel mezzo della tempestain qualsiasi condizione, freddo o caldovoglio solo farvi sapere che non siete soli.(Not [...] alla chiarezza della prosodia: la peculiarità delle sue barre, che oscillano con dinamismo tra strofe da otto e da sedici , Milano, Baldini+Castoldi, 2017.Monina 2011 = Monina, M., Io odio Fabri Fibra. Controstorie di un rivoluzionario del rap ...
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Il perfetto ricoverato, all'apice di questa desolante carriera la cui meta sembra, paradossalmente, la distruzione del malato, sarà quello che si presenta completamente ammansito, quello che si lascia [...] cheche possa fotografare i manicomi per un libro scandaloso, cheche spettacolo che si offre che li attende. Ci si aspetta, come in effetti avviene, chechechecheche lo accomuna alla Cerati, tradisce una visione che contenzione, che ricorda che hanno che ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
MAGI
M.G. Chiappori
Sacerdoti persiani dediti al culto del fuoco e depositari dell'insegnamento di Zoroastro. Secondo Mt. 2, 1-12, i M. giunsero a Betlemme guidati da una stella per adorare Gesù Bambino.Nella tradizione letteraria come nell'iconografia...
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni...