Il gioco onomastico è intrinseco alla scrittura di Andrea Camilleri. Esso riguarda sia i nomi di luogo (Vigàta, Montelusa, Fiacca, ecc.) che i nomi di persona. Mentre per i primi non appaiono, lungo la [...] Moro?Di Spampinatu, di Moro e di… […] Fasulo. Non “fa’ n culo”. […] Ci ho ragionato sopra doppo che il signor La Mantia m’ebbe spiegatu come funziona u nostru dialettu. Chiarissimamente patre Carnazza disse “ulo”. Cognome. Se avesse voluto dire culu ...
Leggi Tutto
Sebbene siano semplici parole inglesi di quattro lettere, i termini real (vero/reale) e fake (finto/falso) hanno un significato profondo e complesso nell’hip hop italiano, specialmente nel suo aspetto [...] , scrittori, argomenti e riferimenti, nonché una quantità eccessiva di featurings. Ricorda ai rapper che «nessuno diventa qualcuno seguendo le orme di qualcun altro». BibliografiaBarro, M., Il rap e la trap italiani hanno un problema con la N-word ...
Leggi Tutto
Quando nella fiaba c’è un sonno significativo dal punto di vista simbolico non si tratta mai di un sonno solitario. C’è sempre qualcuno che guarda qualcun altro dormire e, sempre, questo sguardo ha un’intenzione, [...] i sentimenti necrofili del re di Sole, Luna e Talia, che non esita «avvampato da quella bellezza, portatala di peso sopra un A. Manghi e M. Rinaldi, pref. di K. Ferlov, Torino, Einaudi, 1954.Apuleio, Amore e Psiche, trad. di M. Bontempelli, Palermo, ...
Leggi Tutto
Il 5 gennaio 1984, a Catania, poco dopo le 21 e 30, sotto i colpi di killer di Cosa nostra, moriva Giuseppe Fava. Il destino volle che l’assassinio si consumasse davanti a un teatro. Non uno qualunque, [...] – quindici, di cui dieci prodotte e rappresentate in Italia – ciò che affiora in tutta evidenza è la volontà di osservare le cose da ogni 2014 = Scuriatti, M., G. Fava, A che serve essere vivi. Tutto il teatro, vol. 1, Scuriatti, M. (ed.), Milano, ...
Leggi Tutto
Un luogo comune privo di fondamento va per la maggiore tra gli italiani in campo storico: quello della “piramide feudale”. Avrebbe contraddistinto la gestione del potere nell’Europa medievale: sotto il [...] si limita a smentire i luoghi comuni sbagliati più noti sul Medioevo, che è uno dei compiti svolti da 13 medievisti (oltre ai citati Sergi, mezzo nei media italiani, Lingua italiana, Treccani.itGazzini, M. (ed.), Il falso e la storia. Invenzioni, ...
Leggi Tutto
La lingua, talora, si presenta come un’entità autonoma, ovverosia come una proprietà della specie che, paradossalmente, si conserva e si evolve, a dispetto della specie stessa, essendo fortemente indipendente [...] , ma la donna passando dalle preghiere all’ira disse: “Fa’ che io sappia, prima di accettare l’abbraccio, se sono venuta dal uso, 6 voll., Torino, UTET, 1999-2000.De Vaan, M., Etymological Dictionary of Latin and the other Italian Languages, in ...
Leggi Tutto
Massimo PalermoTanto per cambiare. La coazione a variare nella storia dell’italianoBologna, il Mulino, 2025 Giorgio Petrocchi, nel presentare alcune tipologie di errori poligenetici all’interno della tradizione [...] , Barbi e, di recente, Inglese), altri contrari, come Petrocchi, che commenta (ad locum): «le due terzine 64-66 e 67-69 nefasti per il dialogo e il progresso civile. BibliografiaConte, M. E., Condizioni di coerenza. Ricerche di linguistica testuale ...
Leggi Tutto
Tra un anno si festeggerà il centenario della nascita di Lino Aldani (1926-2009), ovvero uno dei più importanti autori italiani di fantascienza, tra i più tradotti all’estero, che ha attraversato il Novecento [...] accentua la frammentazione paratattica:La coscienza è niente di niente. Io non m’appartengo, io sto scrivendo il diario, io osservo me stesso scrivere il diario, io penso che sto osservando me stesso scrivere il diario, io… Niente. Tutto questo ha ...
Leggi Tutto
Verso la tragedia cristiana. A proposito della pubblicazione Materiali per una teoria dell’arte drammatica, a cura di Monica BisiNon è un picciol libro questa edizione del Discorso sulle unità e [...] sulle unità di tempo e di luogo non è solo una questione estetica, ma ha a che fare strutturalmente con la ridefinizione del genere tragico. Nella Lettre a M. Chauvet, si definisce il cuore dell’azione tragica come il momento nel quale si giunge al ...
Leggi Tutto
Quando si osserva il testo di una canzone rap, genere musicale storicamente caratterizzato da una «tendenza marcata alla mimesi del parlato» e dall’«assenza di strutture metriche peculiari» (Grimaldi 2006, [...] epistolare.Bello mio di papà, come stai? Dalla foto ho notato che ti sei alzatoIo sto bene, mi manchi e lo sai, ti (revised and updated), New York, Basic Civitas, 2017.Grimaldi, M., Parole antiche in suoni moderni. L’uso del dialetto salentino nella ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
MAGI
M.G. Chiappori
Sacerdoti persiani dediti al culto del fuoco e depositari dell'insegnamento di Zoroastro. Secondo Mt. 2, 1-12, i M. giunsero a Betlemme guidati da una stella per adorare Gesù Bambino.Nella tradizione letteraria come nell'iconografia...
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni...