MAUSOLEO
R. Hillenbrand
Costruzione isolata per uso funerario di carattere privato, generalmente dalle forme architettoniche monumentali e priva di funzione cultuale, il cui nome deriva dal colossale [...] , la quale comunque solo temporaneamente sarebbe disgiunta dall'anima, e poi con Girolamo (Vita s. Pauli, 17) si ribadiva che un m. lussuoso poteva divenire addirittura un pericolo per la salvezza, mentre nei secc. 3°-4° Lattanzio (Div. inst., II, 2 ...
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L'architettura: caratteri e modelli. America Settentrionale
Mario Sartor
Thomas R. Hester
Caratteri generali
di Mario Sartor
I fenomeni di osmosi in campo architettonico tra l'America Settentrionale [...] più grandi monumenti finora scoperti, tra cui un enorme terrapieno a gradoni (con 60.000 m² ca. di superficie e un'altezza di 30 m), che serviva da supporto a varie strutture architettoniche; intorno si distribuivano altri terrapieni a terrazza e ...
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CASTELLI E "PFALZEN", REGNO DI GERMANIA
DDankwart Leistikow
L'inizio della sovranità di Federico II di Hohenstaufen nel Regno di Germania può essere collocato nel 1212, l'anno in cui fece il suo ingresso [...] parte sottostante si trovava il carcere. L'accesso alle torri, per ragioni di sicurezza, era situato a un'altezza che poteva arrivare fino a 10 m dal suolo, e avveniva, come anche per i piani superiori in genere coperti a volta, attraverso scale a ...
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Vedi MARIA dell'anno: 1961 - 1961
MARIA
C. Bertelli
Madre di Gesù. Sino al VI sec., che segna il limite cui si spinge la presente opera, sembra di poter distinguere tre periodi nell'iconografia antica [...] l'identificazione con Maria. Affreschi copti, la cui datazione è, come sempre, incerta, tra il VII e l'VIII sec., rappresentano M. che allatta il Bambino, in trono fra due angeli (è stata anche supposta la derivazione dallo schema di Iside e Horus) e ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] umano è la premessa necessaria perchè egli si compenetri con il Dio e diventi ἔνϑεος Si potrebbe dire che non le m. infuriano, ma che Dioniso, che già da Omero fu chiamato μαινόμενος (Il, vi, 132), produce in loro quest'effetto. Estasi ed entusiasmo ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] membro nel 1704).
La morte di Bernini nel 1680 rese ancor più nitida e incontrastata la supremazia del M. sulla scena romana, che non fu messa in crisi neppure da un graduale rallentamento della sua attività pittorica (in particolare sul fronte ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] di cui la centrale ornata da una cascatella. Davanti al muro vi è un'ampia piattaforma, al posto del bacino, che troveremo in seguito, alta dal suolo m 1,30 e collegata con il piano sottostante da due scalette come un palcoscenico. La fronte di tale ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Oceania
Gaetano Cofini
Caratteri generali
Lo studio archeologico dei complessi architettonici ha consentito di raccogliere dati preziosi sull'organizzazione delle [...] Maui, unico nel suo genere in Oceania. Consiste in un trilite di arenaria corallina formato da due pilastri alti oltre 4 mche sostengono un architrave. Il peso di ciascun elemento è stato stimato tra 30 e 40 t. La faccia superiore dell'architrave ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] Lefkadia (300 a.C. ca.). Mentre risalgono al II sec., sia la più grande volta ellenistica in superficie, larga 7,35 m, che si trova a Pergamo, sia il primo archivolto ornamentale sulla porta della città di Priene, largo poco più di 6 metri. Sebbene ...
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MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] romana di motivi e schemi greci; il dio è tuttavia barbato ed ha corazza e elmo. Tale è la figura di M. che assiste idealmente alla scena di lustratio censoria del rilievo di Domizio Enobarbo (v.); carattere di statua ha invece quella del rilievo ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.