SINDACO (XXXI, p. 836)
Giuseppe D'EUFEMIA
Il ristabilimento del regime democratico ha restituito ai comuni l'amministrazione ordinaria. Secondo l'art. 1 del decr. legisl. luog. 7 gennaio 1946, n. 1 (che [...] lo rappresenta in giudizio, presiede il Consiglio e la Giunta che sono da lui convocati, propone le materie da trattare nelle legge elettorale amministrativa, in Nuova Rassegna, 1946; C. M. Iaccarino, Il numerus quorum e i limiti del controllo ...
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Arcivescovo di Canterbury, figlio d'un piccolo proprietario di Higham Ferrars, nato nella seconda metà del sec. XIV, morto il 12 aprile 1443. Baccelliere di diritto civile nel 1390, e nel 1396 dottore [...] cominciasse la campagna di Azincourt. Perciò in Enrico V Shakespeare lo fa figurare fra i merceriarî che sostenevano la legge salica in favore di Enrico. Nel 1416 fu combinato un accordo a Canterbury fra Enrico e Sigismondo di Polonia riguardo alla ...
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. Controdichiarazione (contrelettre) è l'atto che svela il quid agitur, il contenuto - cioè - reale di un negozio simulato: le parti, che, in forza di un accordo simulatorio hanno posto in essere un negozio [...] , disponendo agli articoli 1382 e 1383 che esse rimangono senza effetto rispetto ai terzi F. Pestalozza, La simulaz. nei neg. giur., Milano 1919, pp. 184 segg, 276 segg.; M. Planiol-G. Ripert, Traité de dr. civ., Parigi 1934, VI, p. 336 segg.; VIII ...
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Il cod. civ. del 1942, regolando, sul limitare del sesto libro, l'istituto della decadenza, non assume posizione sul problema concettuale che ne ha per oggetto la natura giuridica, ma scioglie alcuni dubbî [...] il patto con cui si stabiliscono termini di decadenza che rendono eccessivamente difficile ad una delle parti l'esercizio civile; libro della tutela e dei diritti, Commentario diretto da M. d'Amelio, Firenze 1943; F. Carnelutti, Teoria generale del ...
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Giureconsulto francese nato a Tolosa nel 1522, morto a Bourges nel 1590. Fu il più grande degl'interpreti delle leggi romane nel sec. XVI. Figlio di un agiato artigiano (che in Oléron, donde venne a Tolosa, [...] dal 1575 al 1590. Bourges fu veramente la scuola cuiaciana che si volle eguagliare, per fama, alla bolognese. All'università di Berriat Saint-Prix); F. C. Savigny, Lettre sur l'histoire de Cujas par M. Berr. S.-P., in Themis, IV (1822), pp. 193-207 ( ...
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Multiforme figura di giureconsulto, ugualmente celebre per i contributi alla formazione del diritto civile francese, per la critica erudita dei testi del diritto canonico, e per la battagliera partecipazione [...] da allora bersaglio dell'avversione dei calvinisti non meno che di quella dei cattolici. Esule in Germania, insegnò de Trent (Lione 1564).
Bibl.: J. Brodeau, Vie d. Maître Ch. d. M., Parigi 1654; Aubépin, in Revue critique de droit, III, 603, 778, IV, ...
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. La famiglia Capece, detta in origine Cacapice, originaria di Sorrento, si trasferì in Napoli ai tempi di Manfredi. Fu perseguitata da Carlo I d'Angiò, sicché quelli dei suoi componenti che riuscirono [...] non deve ritenersi esatta la derivazione di tutte le famiglie, che unirono il nome a quello dei C., dal comune Fra i membri della famiglia C. ricorderemo un Marino, che diresse la costruzione di Manfredonia, partecipò alla battaglia di Benevento ...
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È il primo organo costituzionale dello stato. Nello stato moderno, che è stato costituzionale, esso ha solo una preminenza (primus inter pares) sugli altri organi costituzionali; nelle forme di stato precedenti [...] comunità internazionale; c) di coordinamento dei poteri: funzione che è esercitata in modi diversi a seconda del sistema Parigi 1931; G. M. De Francesco, La posizione giuridica del Capo dello Stato, in Studi per Cammeo, Padova 1933; M. Dendias, Le ...
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Per il diritto civile e penale, v. giudizio e sentenza. Nella Chiesa cattolica, somma importanza ha l'assoluzione dei peccati e delle censure. La prima riguarda il fòro divino e si compie nel sacramento [...] nel fòro extra-sacramentale da chi ha giurisdizione sul reo nel fòro esterno. Dalle censure riservate può assolvere soltanto colui che ha le facoltà necessarie, a norma dei canoni 2252, 2253. Nei casi urgenti, cioè quando vi sia pericolo di scandalo ...
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Fratello di Benedetto lo storico (v.), nacque ad Arezzo circa il 1416, e morì forse a Siena nel 1484 o poco dopo. Studiò lettere sotto il Filelfo e legge a Siena nel 1443. Dal 1448 al 1461, salvo l'anno [...] Firenze e Sisto IV alleato col re di Napoli, poco mancò che per quella amicizia non perdesse la vita. I consulti legali ( Sonetti inediti di M. F. Accolti pubblicati da I. Sanesi, per nozze Cassin-D'Ancona, Pisa 1893; M. Battistini, Francesco Accolti ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.