Poetessa statunitense (Chicago 1860 - Arequipa 1936). Tra le personalità più influenti del movimento modernista in America, pubblicò diverse raccolte di poesia (Valeria and other poems, 1891; You and I, [...] ) e fondò a Chicago (1912) la rivista Poetry, da lei diretta fino alla morte, che fu determinante per la conoscenza di poeti quali T. S. Eliot, M. Moore, W. C. Williams e W. Stevens, oltreché per l'affermazione della cosiddetta Chicago Renaissance ...
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Poeta inglese (n. Waltham 1100 circa - m. in Francia 1154). Entrò nel chiostro di Durham dove divenne cappellano e nel 1149 priore. Recatosi a Roma nel 1153, morì durante il viaggio di ritorno in un villaggio [...] della Francia. Famoso per la vasta cultura chiesastica e la potente memoria, scrisse l'Hypognosticon, vasto poema latino in 9 libri che tratta di Dio e della creazione, della Legge, cioè dell'antichità ebraica, e della Grazia con l'avvento di Cristo. ...
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Poeta tedesco (n. forse Strasburgo 1160 circa - m. 1210 circa). Visse alla corte di Vienna, dove conobbe Walter von der Vogelweide, sul quale ebbe grande influenza. Primo maestro della lirica cortese, [...] maggiore monodicità, tendendo sempre verso l'idilliaco e il nostalgico, con cedimenti anche alla celebrità. Fra le composizioni che vanno sotto il suo nome, non tutte autentiche, numerose liriche dell'amore insoddisfatto e un Klagelied per la morte ...
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Poeta, di famiglia cosentina (n. Napoli 1520 circa - m. 1553); signore di Belmonte Calabro. Fu confinato per qualche tempo (1547) a Lipari perché barone troppo autoritario o forse troppo indipendente rispetto [...] a questo Galeazzo III, al suo avo paterno Galeazzo II (1450 circa -1513 circa). Certo è che le rime giunteci sotto il suo nome presentano un singolare spirito lirico, isolato nella poesia del Cinquecento, in una posizione polemica nei riguardi del ...
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Uomo d'arme la cui fama è legata alla disfida di Barletta (13 febbr. 1503). Si chiamava forse Bartolomeo Giovenale o Giovanni Bartolomeo F.: lodigiano, o ferrarese, o parmense, di lui si sa pochissimo. [...] Pare che morisse nel 1525 per una caduta da cavallo. La leggenda lo ha celebrato come il più valoroso dei cavalieri della disfida dopo Ettore Fieramosca.
Il personaggio letterario
Alla leggenda si è ispirato M. D'Azeglio per l'omonimo personaggio ...
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Storico e scrittore romeno (Iaşi 1672 circa - ivi 1745). Ebbe importanti cariche presso la corte di Moldavia. Dal 1711 al 1720 fu esule in Russia e in Polonia, seguendo il suo principe e protettore Dimitrie [...] gli avvenimenti moldavi dal 1661 al 1743. Ottima fonte storica, in continuazione delle "cronache" di G. Ureche e di M. Costin, il libro, che fu pubblicato solo nel 1845, è anche un importante monumento di lingua letteraria. Le 42 leggende storiche ...
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Scrittore e drammaturgo romeno (n. Păpuşa, Oradea, 1935 - m. 2023). Nella sua opera, caratterizzata da procedimenti narrativi distinti, coesistono molteplici registri stilistici che distinguono la prosa [...] di P., autore di un ciclo epico di sei romanzi (F, 1969; Cei doi din dreptul Ţebei "I due di fronte Tebe", 1973; Vînătoarea regală "La caccia regale", 1973; O bere pentru calul meu "Una birra per il mio ...
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Scrittrice e sceneggiatrice italiana (n. Roma 1964). Per molti anni ha lavorato come sceneggiatrice, si ricordano: Zoo (1988), Chiara e gli altri (1989), Chiara e gli altri 2 (1990), Fantaghirò (1991), [...] alla narrativa esordendo nel 2010 con Eva dorme, un romanzo che ripercorre gli anni del terrorismo sudtirolese. Del 2012 è giusto. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue. M. ha anche diretto due documentari Nel paese delle case di Lana ...
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Poeta (n. Vertus, Champagne, 1345 circa - m. 1406). Fu avviato alla poesia da Guglielmo di Machaut, intorno alla dottrina retorica del quale compose un trattato, l'Art de dictier et de fere chançons, balades, [...] virelais et rondeaulx (1392), che sono poi le forme liriche in cui egli si esercitò particolarmente; lasciò, fra l'altro, un migliaio di ballate. Scrisse anche poesie drammatiche, Dit des quatre offices de l'Hôtel du Roi, Dialogue de maître Trubert ...
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(gr. ῎Αδραστος) Eroe della mitologia greca, uno dei guerrieri che condussero la spedizione dei Sette contro Tebe; unico superstite, partecipò secondo Pindaro alla successiva spedizione degli Epigoni. In [...] a cavallo.
Di cori tragici (da intendersi come cori di τράγοι) che avevano luogo a Sicione in suo onore parla Erodoto, mentre le Tebe furono narrate in diverse opere tra le quali La Tebaide del poeta latino P.P. Stazio (45 d. C. circa - m. forse 96). ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.