La forma corretta del congiuntivo esortativo, nella proposizione principale, è quella del presente: in questo caso, contatti. L’uso del congiuntivo imperfetto è tipico dell’italiano parlato di Roma e di parte del Centro e Sud d’Italia: un localismo ...
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Beatrice CristalliL’invenzione della colpa. L’antropologia negativa leopardiana tra Zibaldone e Operette moraliFirenze, Cesati, 2019 «Tutto è male. Cioè tutto quello che è, è male; che ciascuna cosa esista [...] è un male; ciascuna cosa esiste per fin di m ...
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Il nostro lettore G. M. ci ha segnalato il neologismo, che, in effetti, non è registrato nei prinicpali dizionari della lingua italiana dell’uso (il GRADIT diretto da De Mauro, ha, invece, telebanking). [...] Ricercando negli archivi dei quotidiani, si no ...
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Non siamo in presenza di una guerra tra dizionari, ma di un modo diverso di dare conto dell’origine delle parole italiane derivanti dal latino (che costituiscono la maggior parte del patrimonio lessicale [...] della nostra lingua). Nel Treccani si disting ...
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Siamo in presenza, in realtà, di due frasi entrambe sintatticamente corrette che, però, esprimono sfumature di significato diverse. In "Avrei dovuto leggere la lettera quando tu eri in Messico" si sta [...] dicendo che qualcuno (il soggetto grammaticale e ...
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La parola *necrologo non è attestata nella nostra lingua, nell’accezione teoricamente possibile di ‘autore, estensore di necrologi’. Va notato che il suffisso -logo, in italiano, indica non tanto chi scrive [...] qualcosa, ma chi si occupa di una qualche m ...
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L’etimo rende conto, come dire, di un significato profondo di una parola, capace di illuminare angoli nascosti di un significato che, nel tempo, però, si sarà sicuramente evoluto, stratificato, diversificato. [...] Addurre l’etimo a conferma o disconferma ...
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Benché in molte zone d’Italia fuor di Toscana nella parola ricovero si pronunci aperta la o della sillaba tonica (forse per influsso di parole usatissime come povero), nella fonetica tosco-italiana (quella [...] che detta legge da secoli nella stragrande m ...
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La parola portico è stata ripresa librescamente dal latino pŏrticu(m) dai nostri dotti antenati che scrivevano nei volgari due-trecenteschi. A sua volta, pŏrticu(m), che in latino era sostantivo di genere [...] femminile, era affine ai sostantivi pŏrta(m) ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
MAGI
M.G. Chiappori
Sacerdoti persiani dediti al culto del fuoco e depositari dell'insegnamento di Zoroastro. Secondo Mt. 2, 1-12, i M. giunsero a Betlemme guidati da una stella per adorare Gesù Bambino.Nella tradizione letteraria come nell'iconografia...
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni...