In botanica, sinonimo di fungo, frequentemente usato come prefisso o suffisso in parole composte del linguaggio scientifico, per indicare relazione con i funghi.
Micetofagia Attitudine ad alimentarsi di [...]
Nelle scienze biomediche, il temine m. si usa in riferimento a microrganismi unicellulari sferoidali (per es., lieviti) o a quelli che formano stromi filamentosi sporigeni (muffe) e comprendono specie a vita saprofitaria, mutualistica e parassitaria ...
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Suddivisione meccanica degli alimenti, prodotta dai denti mentre i movimenti della lingua e delle guance concorrono al rimescolamento del bolo preparato dall’azione della saliva. Nella m. dell’Uomo entrano [...] muscoli masseteri, temporale, pterigoideo interno ed esterno che, insieme ai muscoli abbassatori, permettono movimenti di deputati alla motilità della mandibola, per gli atti della m.: secondo l’azione si dividono in elevatori, abbassatori, ...
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Nome di alcune specie di piante del genere Artemisia, usate in farmacia o in liquoreria. L’a. propriamente detto (Artemisia absinthium, fig. A) è spontaneo in Italia e spesso coltivato. È alto circa 1 [...] m, sericeo-argentino in tutte le parti, con foglie due o tre volte pennatosette, capolini di 2-4 mm, disposti in cima ramificata. È % di olio essenziale di colore dal verde al bruno che diviene lattiginoso per aggiunta d’acqua; contiene tuione, alcol ...
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malattìa mentale Sindrome o modalità comportamentale o psicologica, clinicamente significativa, associata a un malessere o a una menomazione, da considerarsi manifestazione di una disfunzione comportamentale, [...] o sessuale), né i conflitti tra individuo e società sono da considerarsi m.m., a meno che non siano sintomi di una disfunzione della persona come descritto sopra. Di molte m.m., peraltro, non si conoscono né l'eziologia né i processi fisiopatologici ...
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Medico e genetista francese (Montrouge 1926 - Parigi 1994). Dal 1964 prof. di genetica presso la facoltà di medicina di Parigi. Autore di numerose ricerche di genetica umana; nel 1959 scoprì, in collaborazione [...] con R. Turpin e M. Gautier, che il mongolismo (o idiozia mongoloide) è dovuto alla presenza di un cromosoma soprannumerario nella coppia n. 21 (trisomia 21). Da tale osservazione ebbe origine una serie d'importanti ricerche sulle anomalie della ...
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Unità di misura della convergenza di un sistema ottico centrato, in particolare di una lente, avente distanze focali uguali. È definita come la convergenza di una lente che ha la distanza focale di 1 metro. [...] La convergenza di una lente è data, in d., dall’inverso del numero che misura (in m) la distanza focale f (una lente avente f=20 cm ha una convergenza di 5 d.).
In oculistica la convergenza in d., o numero delle d., di una lente si assume a misura ...
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Chirurgo (n. Barletta 1488 - m. Roma). Prestò attività presso l'ospedale di S. Maria della Consolazione a Roma; poi, come chirurgo militare, partecipò alla guerra di Carlo V contro i Turchi e proprio dai [...] della pratica chirurgica, tra l'altro ideando una tecnica operatoria per l'estrazione dei calcoli vescicali per via perineale, che fu tramandata col nome di sectio Mariani. Inoltre fu tra i primi a praticare la legatura dei vasi sanguigni nei ...
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Fisiologo (Bordeaux 1783 - Sannois, Parigi, 1855). Professore della facoltà medica e medico aggiunto alla Salpêtrière, fu poi professore di fisiologia e patologia generale al Collège de France, e vicepresidente [...] dominanti concezioni vitalistiche, riaffermò la validità del metodo sperimentale che trovò poi, in Claude Bernard, il suo autorevole codificatore. I numerosi contributi di M. riguardano la tossicologia, la farmacodinamica, la patologia generale, la ...
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Farmacologo (n. Firenze 1895 - m. 1972). Prof. univ. dal 1936 al 1965, insegnò farmacologia nelle univ. di Pisa e (dal 1960) di Firenze. Tra le sue ricerche sperimentali vanno ricordate quelle concernenti [...] questo fenomeno con l'anafilassi, lo studio farmacologico di alcune terre rare e la serie di lavori dedicati alla fisio-farmacologia dell'olfatto, che gli hanno dato lo spunto per proporre un'interpretazione dei meccanismi della percezione olfattiva. ...
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O'Keefe, John. – Neuroscienziato statunitense naturalizzato britannico (n. New York 1939). Professore presso l’University College di Londra, nel 1971 ha scoperto nell’ippocampo un gruppo di cellule di [...] tracciare una mappa dello spazio circostante. Nel 2014 è stato insignito, insieme ai coniugi M.B. e E. Moser, del premio Nobel per la medicina "per le loro scoperte sulle cellule che costituiscono un sistema avanzato di posizionamento nel cervello". ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.