Cellula capostipite della serie piastrinica, derivante dalla cellula staminale, voluminosa, con nucleo nucleolato tondeggiante o polimorfo. I m. si osservano nel midollo osseo, se sono in circolo hanno [...] significato patologico. Megacariocito Cellula della serie piastrinica di notevoli dimensioni (diametro fino a 100 μm), che deriva dal m. e dà origine alle piastrine. Il nucleo è plurilobato e il citoplasma è basofilo negli elementi meno maturi ( ...
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Dottrina evolutiva dello sviluppo che dominò per più di un secolo (metà del 17°-fine del 18°), secondo cui nell’uovo e nello spermatozoo era presente il nascituro, già completo in tutte le sue parti. Gautier [...] spermatici dato agli spermatozoi; altri invece, come C. Bonnet, M. Malpighi, J. Swammerdam, A. von Haller, sostennero la Bonnet (1791) spinse la sua teoria fino ad ammettere che l’organismo contenuto nell’uovo racchiudesse tutti i germi delle ...
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In genetica molecolare, tratto di DNA ripetuto molte volte, caratterizzato da una sequenza di due o tre nucleotidi ripetuta in gruppi sparsi in tutto il genoma. La lunghezza del m. varia da individuo a [...] sono presenti in media ogni 10.000 basi circa. In genere il m. CA fiancheggia sequenze di DNA presenti una sola volta nel genoma, identificare negli individui affetti alcuni marcatori molecolari che vengono ereditati insieme al gene mutato ...
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Virus responsabili dell’influenza dell’uomo e di animali che si legano a mucoproteine. Si distinguono in m. propriamente detti e paramixovirus. In base a metodiche immunologiche, sono stati classificati [...] in tre gruppi: tipo A, tipo B, e tipo C. I m. hanno forma sferica od ovoidale, a volte filamentosa; hanno dimensioni tra 800 e filamento. A livello della loro superficie esterna, i m. presentano una particolare glicoproteina ceppo-specifica capace di ...
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motilità Proprietà dell’organismo vivente di modificare attivamente e in modo reversibile la propria posizione o quella di una sua parte rispetto all’ambiente. Nell’uomo, rappresenta il complesso delle [...] (lesioni del cervelletto e del midollo spinale) ecc.
La m. dei muscoli lisci è regolata dal sistema nervoso vegetativo; le discinesie, ipotonie e atonie. Particolarmente caratteristiche sono quelle che colpiscono il tubo digerente e le vie biliari.
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Okazaki, Reiji. - Biologo molecolare giapponese (Shiratori 1930 - m. 1975). Noto per le sue ricerche sulla replicazione del DNA e, soprattutto, per aver chiarito il ruolo dei brevi tratti presenti sul [...] progredisce la forca replicativa. Per l’elica con direzione 3→5′, una RNA-polimerasi sintetizza brevi sequenze di RNA, che funzionano da ‘innesco’. Partendo da queste porzioni di RNA, una DNA-polimerasi sintetizza DNA in direzione 5′→3′; questi ...
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Disaccaride, C12H22O11•H2O. Si può estrarre dal malto, è costituito da due molecole di glucosio unite da un legame α-glicosodico che viene scisso dalla maltasi. Si presenta in cristalli incolori, solubili [...] ecc.; è impiegato come mezzo di coltura per terreni batteriologici o come stabilizzante dei polisolfuri. Nell’uomo si forma m. durante i processi digestivi, a partire dall’amido e dal glicogeno contenuti negli alimenti per azione della ptialina della ...
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Morgan, Elaine. – Saggista britannica (Pontypridd, Galles, 1920 - Merthyr Tydfil, Galles, 2013). Compiuti gli studi scientifici a Oxford, ha iniziato a interessarsi alle teorie evoluzionistiche prendendo [...] saggio The descent of woman (1972; trad. it. 1974), che – sebbene accolto con profondo scetticismo dalla comunità scientifica – ha ed è stato tradotto in venticinque Paesi; in esso M. ha sottoposto a dura critica i modelli evolutivi convenzionali, ...
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Strumento usato nella tecnica microscopica biologica per tagliare in sezioni sottilissime (spessore di 5-20 μm) l’oggetto da osservare. Questo (un organismo intero, o un frammento di organo o di tessuto) [...] essere sollevato di pochi micrometri per volta mediante un meccanismo a vite micrometrica.
Nel m. rotativo la lama è fissa e il pezzo da tagliare è montato su un blocco che si manovra con un volantino; a ogni giro di quest’ultimo, il pezzo si sposta ...
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Lo studio delle manifestazioni patologiche riscontrate sui resti fossili o subfossili di uomini, animali, organismi vegetali. Il termine, coniato nel 1892 da R. W. Shufeldt, fu ripreso nel 1914 da M. [...] di indagine radiologica e istologica si sono affiancati i sussidi immunologici. La p. si configura come una materia che, con i suoi interessi, coinvolge altre discipline: dall’antropologia umana alla zoologia, dall’anatomia umana e patologica alla ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.