Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] , scorci di cortili con lucernari, e di cui si può studiare la pianta nel libro Note sulla scenografia (1958), cheM. approntò per scopi didattici negli anni di insegnamento (a partire dal 1951) presso il Centro sperimentale di cinematografia a Roma ...
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MULLER, Robby
Stefano Masi
Müller, Robby (propr. Robert)
Direttore della fotografia nederlandese, nato a Willemstad (Curaçao, nelle Antille olandesi) il 4 aprile 1940. Influenzato dal lavoro dei fotografi [...] all laughed (1981; E tutti risero), dandogli la possibilità di farsi apprezzare anche da altri cineasti che miravano a immagini di sapore europeo, come quelle cheM. contribuirà a creare per le scene più intimiste di To live and die in L.A. (1985 ...
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Meerson, Lazare (propr. Lazar)
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico russo, naturalizzato francese, nato nel 1900 e morto a Londra nel giugno 1938. Principale collaboratore di René Clair [...] e inquietante della città, le cui strade sono considerate il regno del crimine e del destino in agguato, la Parigi cheM. disegna, specie per i film di Clair, è allegra, popolare, sfondo realistico (ma non troppo) di vicende scanzonate e paradossali ...
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Mogherini, Flavio
Stefano Masi
Scenografo, arredatore e regista cinematografico, nato ad Arezzo il 25 marzo 1922 e morto a Roma il 21 aprile 1994. Colto e versatile disegnatore d'interni dalla vena [...] familiare (1962) di Valerio Zurlini, cromaticamente ispirato alla tavolozza del pittore O. Rosai, ma anche nella periferia romana cheM. mise in scena per Pasolini in Accattone (1961) e Mamma Roma (1962). Nella seconda metà degli anni Sessanta ...
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Moussinac, Léon
Daniele Dottorini
Critico e teorico del cinema francese, nato a Laroche-Migennes (Yonne) il 19 gennaio 1890 e morto a Parigi il 10 marzo 1964. Uno dei padri della critica e della teoria [...] umanistica, iniziò a occuparsi presto delle arti dello spettacolo. In particolare lo colpì la rivoluzione operata dal cinema cheM. considerava, sulla scia dell'amico Ricciotto Canudo, un'arte sintetica (la 'settima arte') in grado di recuperare le ...
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Mineo, Sal (propr. Salvatore Jr)
Francesco Zippel
Attore cinematografico e cantante statunitense, nato a New York il 10 gennaio 1939 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1976. Attore dal talento finissimo, [...] del grande batterista jazz Gene Krupa in The Gene Krupa story (1959; Ritmo diabolico) di Don Weis. Ma fu nel 1960 cheM. raggiunse la piena maturità espressiva con Exodus dopo il quale venne chiamato a partecipare al kolossal bellico The longest day ...
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Misraki, Paul (propr. Misrachi)
Lorenzo Dorelli
Compositore francese, nato a Istanbul il 28 gennaio 1908 e morto a Parigi il 29 ottobre 1998. Musicista fortemente legato al jazz, produsse un gran numero [...] successo. Tra queste, Tout va très bien, madame la marquise che nel 1936 diede il titolo al film diretto da Henry Wulschleger (1953; Gli orgogliosi), due film di Y. Allégret cheM. commentò ispirandosi nel primo caso al folclore irlandese e nel ...
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Mezzogiorno, Vittorio
Diego Del Pozzo
Attore cinematografico e teatrale, nato a Cercola (Napoli) il 16 dicembre 1941 e morto a Milano il 7 gennaio 1994. Spirito anticonformista, sempre alla ricerca [...] nel 1985 lo scelse per interpretare il guerriero Arjuna nello spettacolo teatrale tratto dal poema epico indiano Mahabharata, ruolo cheM. mantenne nel film girato da Brook nel 1989, The Mahabharata (Il Mahabharata). Fu quindi coinvolto nell'ennesima ...
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MICCICHE, Nicolo
Daniele Dottorini
Miccichè, Nicolò (detto Lino)
Storico e critico del cinema, nato a Caltanissetta il 31 luglio 1934. Autore di numerose monografie e saggi critici e curatore di testi [...] il cinema come specifica forma culturale del Novecento.
Animatore di circoli cinematografici fin dagli anni dell'università ‒ cheM. frequentò a Firenze, laureandosi in scienze politiche ‒, nel 1956 cominciò a collaborare come critico al quotidiano ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] all'occhio umano perché vede di più e meglio. Lo è proprio per la discontinuità radicale (ossia per il m.) che esso può introdurre nel flusso delle immagini riprodotte e, in modo del tutto particolare e meritevole della massima attenzione ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.