Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del [...] nel cinema come sceneggiatore (Darò un milione, 1935, di M. Camerini), affermandosi poi con Quattro passi fra le nuvole ( mondo, al servizio di un'idea profondamente innovativa del cinema. Oltre che con L. Emmer, L. Visconti, G. De Santis, collaborò ...
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Scrittore italiano (Seravezza 1881 - Forte dei Marmi 1958). Dopo i primi lavori di poesia e di teatro (una poesia descrittiva e narrativa, con echi dannunziani, evidenti nella sensuale ricerca di risalto [...] ; Rosa di Sion, 1919, ecc.), nei quali, sotto un eloquio cadenzato e simbolico che ricorda P. Claudel e M. Maeterlinck, già si profilano quelle caratteristiche che saranno poi del narratore: un gusto malizioso per l'intrigo; una voluttuosa tenerezza ...
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Scrittore cinese (n. Gaomi, Shandong, 1955). Di famiglia contadina benestante, durante la rivoluzione culturale fu allontanato dalla scuola e lavorò come operaio e contadino. Entrato (1976) nell'Esercito [...] passi", 1989) e Jiuguo ("Il paese del vino", 1992), M. Y. è tornato all'ispirazione originaria con Feng ru fei tun Una scelta dei suoi racconti è apparsa in Italia col titolo L'uomo che allevava i gatti e altri racconti (1997). Ha scritto ancora, tra ...
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Pseudonimo del giornalista e scrittore italiano Curzio Suckert (Prato 1898 - Roma 1957). Personalità poliedrica, indipendente e controversa, passò dall'adesione al fascismo, all'antifascismo (che gli [...] (Avventure di un capitano di sventura, 1927), ispirati a quel mito di "Strapaese" che egli stesso - dopo essere passato per il "novecentismo" europeizzante di M. Bontempelli - aveva contribuito a creare; e accanto a prose di un idillismo evocativo e ...
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Scrittore francese (n. Orange, Vaucluse, 1947). Consapevole delle ricerche formali condotte nell'ambito del nouveau roman, E. gioca sapientemente con i generi letterari e le tecniche retoriche, raccogliendo [...] nell'opera di esordio, Le Méridien de Greenwich (1979), che passò quasi inosservata; il racconto poliziesco in Cherokee (1983; trad anche i successivi Un an (1997; trad. it. 1998) e Je m'en vais (1999; trad. it. 2000; premio Goncourt). Ha scritto in ...
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Scrittrice italiana (Roma 1912 - ivi 1985). Assai presto si rese indipendente con collaborazioni a giornali e riviste, allontanandosi da una complicata situazione familiare. Visse a lungo con A. Moravia, [...] nel 1962). Un naturale talento di affabulazione, che si rivelò fin dalle giovanili collaborazioni al Corriere e discrimine decisivo tra la sua narrativa e il mondo, ispirò alla M. le opere maggiori, Menzogna e sortilegio (1948) e L'isola ...
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Umanista (Tolentino 1398 - Firenze 1481). Miscuglio di orgoglio e bassezza, è una figura tipica dell'Umanesimo: pronto all'adulazione come alla maldicenza e all'invettiva (aspre soprattutto le polemiche [...] , al servizio prima di Filippo Maria Visconti e poi di Francesco Sforza, che celebrò in un poema, Sphortias, incompiuto. Nel 1474 fu a Roma, dove fama letteraria Gian Mario (v.) e Senofonte (m. 1470), cancelliere della repubblica di Ragusa.
Opere ...
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Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, propria della letteratura e della poesia greca (Callimaco, Teocrito ecc.) nel periodo detto alessandrino o ellenistico (4°-1° sec. a.C. ➔ ellenismo).
Preannunciato [...] e primitivo (idillio pastorale), facendo mostra di una ingenuità che in verità è artificio. Alla poesia ellenistica s’ispirarono in appunto, delle Grazie), al parnassianesimo e al decadentismo, da Ch.-M.-R. Leconte de Lisle a P. Loüys, al D’Annunzio ...
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Poeta medievale tedesco (n. 1170 circa - m. Würzburg 1230 circa). W. toccò tutti i motivi della lirica del tempo: trattò con accento dolcissimo la lirica d'amore nei toni della hohe e della niedere Minne, [...] dove incontrò Reinmar, uno dei più famosi Minnesänger dell'epoca, che lo istruì nella sua arte. Anche il successore del duca Magonza all'epoca dell'incoronazione di Filippo di Svevia, che celebrò nei suoi bellissimi Sprüche, poi a Magdeburgo; quindi ...
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Scrittore francese (Parigi 1924 - Choisel 2016). Tra i protagonisti della scena letteraria del suo paese, ha confermato, dopo il successo di Vendredi ou les limbes du Pacifique (1967) e di Le roi des aulnes [...] senza però raggiungere l'agrégation, cocente umiliazione che, secondo alcuni critici, ha influenzato anche la (2002); Les vertes lectures (2006); Voyages et paysages (2010); Je m'avance masqué (2011). L'opera narrativa di T. è interamente tradotta in ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.