Nome col quale è noto l'umanista Andrea Della Rena (n. Lucca 1477 - m. in Inghilterra 1517). Segretario (1513) di Enrico VIII d'Inghilterra, amico di J. Colet, di T. Moro e di Erasmo, contribuì alla formazione [...] della cultura umanistica inglese. Delle sue opere latine (fra cui un Panegyricus delle vittorie di Enrico VIII su Luigi XII e su Giacomo IV di Scozia), non ci restano che alcune poesie e lettere. ...
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Re (m. 43 d. C.) dei Catuvellauni, in Britannia: estese il suo dominio sui Trinovanti e trasferì la capitale da Verulamio a Camulodunum (Colchester). Dapprima amico di Roma, capeggiò poi una rivolta contro [...] cui l'imperatore Claudio inviò una spedizione comandata da Aulo Plauzio, ma morì prima che Plauzio sbarcasse in Britannia.
Alla sua figura è liberamente ispirato il lavoro teatrale Cymbeline, King of Britain (1609-10; Cimbellino) di W. Shakespeare. ...
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Ditirambo (1685), in versi polimetri, dello scienziato e scrittore F. Redi (1626-1698), elogio - che si immagina pronunciato dallo stesso Bacco - del vino in genere e di quelli toscani in particolare. [...] scherzo anacreontico, si accrebbe con gli anni, cambiando forme e titolo, fino a divenire un lunghissimo polimetro.
Il testo fu poi musicato da M. Castelnuovo Tedesco per l'omonima rappresentazione vocale e coreografica di carattere giocoso (1931). ...
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Umanista francese (n. 1508 - m. 1542), vescovo di Lavaur (1526). Francesco I gli commissionò la versione in francese delle Vite di Plutarco; ne tradusse otto, che apparvero postume (Les vies de huit excellens [...] et renommez personnages grecz et romains, 1548); il lavoro fu ripreso e condotto a termine da J. Amyot. n Il fratello Odet de S. fu ambasciatore francese a Londra (1546-49), Venezia (1550-54), Roma (1555-56) ...
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Letterato (Milano 1803 - ivi 1861); appassionato studioso e mecenate del teatro, fondò (1846) La Lombardia, grande compagnia drammatica che visse sino al 1854; giornalista, fondò La vespa (1827). Autore [...] , F. Maria Visconti), affrontò il problema del dramma storico fissandone i caratteri fondamentali. Anche suo figlio Giacomo (n. Milano 1831 - m. nella battaglia di San Fermo 1859), lasciò, tra l'altro, un dramma storico: Gerolamo Olgiato (1858). ...
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Poeta scozzese (n. 1460 circa - m. 1508 circa), appartenne al gruppo dei poeti minori chauceriani del sec. 15º. Rimangono di lui cinque composizioni poetiche: Ane ballat in praise of our Lady; Piouse cousale; [...] The praise of aige; Ane agit mains invective against Mouththankless, e The Passion of Christ, la più lunga. Nella gara d'invettive (Flyting) che ebbe con W. Dunbar ha dato la prova migliore della sua poesia. ...
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Poeta e pittore iraniano (n. Kāshān 1928 - m. 1980 circa), tra i principali rappresentanti della Shi῾r-i nau. Nella sua produzione si fondono la sensibilità del poeta e quella del pittore: una forte percezione [...] della natura e la preziosità con cui rende i piccoli momenti della vita individuale sono due dei principali elementi che caratterizzano la sua arte (la raccolta poetica Hasht ketāb "Gli otto libri", 1977). ...
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Scrittore e giurista arabo egiziano (n. al-Qalqashanda, Qalyūb, 1355 - m. 1418). La sua opera principale, Ṣubḥ al-a῾shā fī ṣinā῾at al-inshā' ("Luce per il debole di vista nell'arte dello stile cancelleresco"), [...] terminata nel 1412, è una sorta di enciclopedia per la formazione politica, letteraria, stilistica dei funzionarî delle cancellerie, che contiene fra l'altro il testo di importanti trattati internazionali stipulati dai Mamelucchi. ...
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Nell’antica mitologia indiana, il progenitore del genere umano. Nel Ṛgveda è considerato come colui che istituì e insegnò il sacrificio e ogni altra cerimonia religiosa. A lui si riannoda la leggenda indiana [...] del diluvio, che ricorda quella narrata nell’Antico Testamento: M. si salva dal nubifragio universale mediante l’aiuto di un pesce, in cui la tradizione religiosa ravvisa l’incarnazione di Viṣnu o di Brahmā. ...
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Erudito romano (n. prima del 98 - m. in esilio 45 a. C.), che Cicerone dice iniziatore del movimento neopitagorico in Roma. Alleato politico di Cicerone al tempo della congiura di Catilina (63), pretore [...] nel 58, durante la guerra civile parteggiò per Pompeo, e rimase perciò in esilio dopo Farsalo. Scrisse opere di grammatica, astrologia, antichità religiose (De dis), scienze naturali. Ebbe fama di uomo ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.