Metrica
Italo Pantani
Nel panorama della ricerca letteraria, sia italiana sia internazionale, la metricologia rappresenta una disciplina tra le più vitali. In virtù del rinnovamento derivatole dal sostegno [...] invece, il panorama francese, è necessario precisare che sulla tradizionale e analoga prospettiva degli accentualistes, come verso. Forme e teoria, Roma 2003.
Poétique de la rime, éd. M. Murat, J. Dangel, Paris 2005.
Sul fondamento ritmico del verso ...
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GIULIOTTI, Domenico
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a San Casciano Val di Pesa il 18 febbraio 1877, morto a Greve in Chianti il 12 gennaio 1956. Nel 1913 fondò a Siena, con F. Tozzi, una rivista, La [...] ancora spesso il decadente amor sensuale della parola. Caratteri che, già evidenti nel più noto dei suoi libri, L 1920; E. Cecchi, in La Tribuna, 19 agosto 1921 e 21 luglio 1922; M. Missiroli, Opinioni, Firenze 1921, pp. 255-58; A. Baldini, Amici allo ...
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GIACOMINO Pugliese
Giuseppina Brunetti
Con questo nome è conosciuto uno dei principali poeti della scuola siciliana, la cui identificazione è tuttora controversa e la cui attività poetica è da collocare [...] ", "Troppo son dimorato", "Meravigliosamente"), con Rinaldo d'Aquino ("In gioi mi tegno", "Gia mai non mi [ri]conforto", "Amor chem'à 'n comando"), con Pietro Della Vigna ("Amore in cui disio"), con Federico II ("Dolze meo drudo"). Fra gli emuli più ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] tanti da mane a sera - ne compongon gli augelli - per questi rami intorno, - chem'assordano il giorno ...» (vv. 433-438); «Quante volte solete - dirne voialtri, adulatori amanti, - che 'l vostro idolo amato - i zaffiri ha negli occhi, e ne la bocca ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] maraviglia: io venni questa notte da Pisa in su 'n una iscafa su per Arno, che portava sale, e dormì' in su uno di quelli sacchi di sale, chem'ha tanto risecco dentro che io non mi caverò la sete di questi otto dì ...»). O anche quando di fronte ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] poesie siciliane, alla persona dell'imperatore: "Lo 'mperadore con pace / tuto lo mondo mantene / ed a meve guerra face / chem'à tolta la mia spene", per giunta con intonazione apparentemente critica, si risolvono in realtà in una dichiarazione ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] cose ch'io non sapevo ancora ... Io ti prego . . . che tu vogli udire uno tuo servitore prima che tu lo giudichi con ira e per detto di molti chem'ànno a loro modo in preda. Io mi sono doluto che mai come io fu stratiato cane ...» (Lett. XXXVII, p ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] sua prigionia (ottobre 1298-ottobre 1303), si parla di essa come di cosa avvenuta trent'anni prima: "Questa pena chem'è data, Trent'ann'è che l'aio amata" (55,62 = 55,123-124).
In seguito Iacopone portò dieci anni il cappuccio lungo dei bizzochi ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] il luogo dal quale sia stato emanato l'ordine di partenza. Per il fatto che l'uomo dica mi convene ubidire quelli chem'a n'potestate qualche studioso ha ritenuto che la canzone non sia ascrivibile a Federico (da Torraca, 1902, p. 173, a Debenedetti ...
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CAPODIFERRO, Evangelista Maddaleni (Maddalena) de', detto Fausto
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XV, primogenito di Niccolò di Evangelista e di Ambrosina, forse anch'ella [...] economiche del C., come testimonia quel Vat. lat. 3351 che gli servì sia da brogliaccio poetico che da libro di conto, erano tutt'altro che floride: a f. 189 leggiamo ad esempio che "m. phedra" (Tommaso Inghirami da Volterra) teneva otto manoscritti ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.