(arabo al-Qāhira) Città dell’Egitto (20.076.002 ab. nel 2017), capitale dello Stato e capoluogo del governatorato omonimo (214 km2). Sorge in una posizione favorevole, nella zona di transizione fra il [...] strade (come il frequentatissimo Muski) e giardini; si costruirono interi quartieri, contraddistinti di solito con il nome dei rispettivi chedivè. In seguito la città si è espansa un po’ in tutte le direzioni, anche sull’opposta riva (sinistra) del ...
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Grecia
Stato dell’Europa merid., che comprende la parte merid. della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. L’insieme delle isole occupa 1/5 dell’intera superficie. [...] agli insorti. Ma l’intervento della flotta e dell’esercito egiziano al comando di Ibrahim, figlio dell’ambizioso chedivè Mohammed ‛Ali, segnò la crisi della rivoluzione sino allora vittoriosa: attaccata nel giugno 1825, nonostante mirabili prove di ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] l’effettivo padrone. Tra i suoi successori spicca suo nipote Ismā‛īl (1863-79), il primo a portare il titolo di chedivè, colui che promosse la realizzazione del Canale di Suez (1869), dando inizio a una sempre crescente ingerenza europea, che culminò ...
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chedive
chedivè (non com. kedivè) s. m. [adattam. del turco khedīw, che è dal pers. khadīw o khidīw «signore», der. di khudā «dio»]. – Titolo onorifico conferito nel 1867 dal sultano ottomano al pascià d’Egitto Ismail, portato poi anche dai...
chedivato
(non com. kedivato) s. m. [der. di chedivè; cfr. fr. khédivat o khédiviat]. – Titolo e funzione di chedivè; il periodo nel quale un chedivè esercita le sue funzioni.