RAJBERTI, Giovanni
Paolo Bartesaghi
RAJBERTI, Giovanni. – Primo di cinque fratelli, nacque il 18 aprile 1805, a Milano, in via Fiori Chiari 26 e fu battezzato nella chiesa di S. Simpliciano. Il papà [...] Bernardo e la madre, Caterina Oltrocchi, erano espressione di quel ceto medio cui Rajberti aderì senza entusiasmo: la sua famiglia aveva origini nizzarde, nobili, ma era progressivamente decaduta, e si ...
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CAMPANINI, Alfredo
Paolo Favole
Nacque a Gattatico di Praticello (Reggio Emilia) il 30 luglio del 1873 da Angelo e da Leopolda Chiari.
Compiuti gli studi a Parma, dal 1891 si trasferì a Milano ove frequentò [...] la scuola per capomastri e l'Accademia di Brera, diplomandosi nel 1896 in architettura. Nel 1903 sposò la milanese Maria Pinardi, da cui ebbe tre figli, Angelo, Raimondo ed Egidio.
La sua produzione, sviluppata ...
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SEPTORIA (dal lat. septus per i conidî settati)
Cesare Sibilia
Genere di funghi Deuteromiceti della famiglia Sferopsidali; ha picnidî sublenticolari, ostiolati, bruno-chiari, producenti conidî ialini, [...] assai allungati, sottili e plurisettati. Comprende molte specie che sono parassite di foglie, su cui producono macchie di secco più o meno dannose per l'ospite. Si ricordano: S. tritici Desm. e S. graminum ...
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RESTI, Giunio Antonio
Eleonora Zuliani
Poeta, nato a Ragusa (Dalmazia) nel 1755, di nobile casato, che aveva dato alla repubblica parecchi uomini chiari nella politica e nelle lettere, tra i quali lo [...] storico Giunio della prima metà del Settecento. Il R. fu educato dai gesuiti; a 18 anni entrò nel Maggior Consiglio; esercitò a lungo l'avvocatura; fu eletto anche senatore e rettore della repubblica. ...
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Scultore toscano del sec. 12º. È autore dei rilievi con Storie di Mosè del fonte battesimale (1151 circa) di S. Frediano a Lucca, nei quali emergono chiari richiami al mondo tardoantico. ...
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ZEPHYR
Giovanni Treccani
. Tessuto di cotone a colori, morbido e lucido, per indumenti femminili e per camiceria. È leggiero, con righe e quadri a colori chiari e vivaci. L'armatura (v.) fondamentale [...] è in tela, ma spesso alterata con armature fantasia. Alle righe piatte vengono spesso sostituite righe operate con effetti in rilievo. L'altezza più comune è 80 centimetri; ordito e trama 32 (titolo inglese); ...
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Giusto, santo
Luigi Vanossi
Il santo è invocato in Detto 466 (in rima equivoca con l'aggettivo giusto): Ma, fè che do a San Giusto ! / seminati son chiari / i buon' amici chiari.
Il passo sembra recare [...] memoria di questo del Roman de la Rose: " Mais mout est po de teus amanz, / Si m'aïst Deus e sainz Amanz, / Come je crei certainement " (vv. 14145-47), non solo per l'aequivocatio in rima del nome del ...
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Anatomopatologo tedesco (1835-1915), prof. di anatomia a Heidelberg dal 1866. Ha legato il suo nome a una complessa malformazione del sistema nervoso (malformazione di A.-Chiari), consistente in un'erniazione [...] delle tonsille cerebellari e della porzione inferiore del bulbo attraverso il foro occipitale, cui si associano la riduzione del volume del ponte e quella del midollo spinale cervicale ...
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Medico, nato a Ruvo di Puglia nel 1736, morto a Napoli nel 1822. Studiò medicina a Napoli, fu uno dei più chiari ingegni e dei più fervidi patrioti del tempo, osservatore acutissimo, insigne igienista, [...] iniziatore previdente di misure profilattiche contro la diffusione della tubercolosi; diede un contributo importantissimo anche all'anatomia patologica. Scoperse il nervo naso-palatino e nell'orecchio ...
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Predicatore e teologo (Firenze tra il 1439 e il 1445 - ivi 1499); servita (dal 1456, tranne il periodo 1471-85, in cui abbandonò, per motivi non chiari, il suo ordine), ebbe cariche nell'ordine, fra cui [...] quella di provinciale per la Toscana (1497), e predicò in varie città, salendo in gran fama; frequentò il gruppo degli umanisti fiorentini attorno a Lorenzo il Magnifico. Oltre i sermoni (Quadragesimale ...
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chiara
s. f. [dall’agg. chiaro]. – L’albume dell’uovo, spec. dell’uovo crudo (quando è cotto si dice piuttosto il bianco); fig., a proposito di un male grave: ci vuol altro che ch. d’uovo (cfr. chiarata).
chiarata
s. f. [der. di chiara «albume»]. – Chiara d’uovo sbattuta, usata in preparazioni culinarie; anche come rimedio empirico su ustioni e contusioni, o come maschera di bellezza, con funzione astringente e rassodante.