Pittore francese (n. Rodez, Aveyron, 1919 - Rodez 2022). Si formò da autodidatta nella propria città natale studiando le vestigia dell'arte preistorica e romana: nel 1946 si stabilì a Parigi. Dopo una [...] , la sua pittura riceve una vigorosa impronta drammatica dalla disposizione strutturalmente organizzata di violenti segni scuri su fondi grigi o chiari, a volte ravvivati da un tocco stridente di rosso, di blu o di verde. Autore di incisioni e di ...
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DEL GIUDICE
Angela Catello
Famiglia di orefici e argentieri napoletani documentati per la prima volta nel 1569. Marco (nei documenti compare come Dello Giodice), fu maestro che godette di stima e considerazione [...] autore altresì del modello in cera della statua che venne ugualmente sottoposto alla commissione (Causa, 1973). Non sono chiari i rapporti di parentela con i più noti esponenti della famiglia alla quale con tutta probabilità appartenne.
Francesco fu ...
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videoarte Procedimenti e prodotti artistici che hanno come mezzo espressivo processi e apparecchiature televisive. La v. può avvalersi di trasmissioni dirette, di registrazioni, con manipolazione o meno [...] loro prime esperienze di v. nell’ambito di Fluxus, sono D. Graham, M.-J. Lafontaine, B. Viola e, in ambito italiano, G. Chiari, Studio Azzurro, F. Plessi, G. Toderi. Dopo le prime esposizioni (TV as a creative medium, New York, 1969; The video show ...
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Pittore (Orta di Atella o Frattamaggiore 1585 - Napoli 1656). Allievo di F. Santafede, fu a Roma nel 1517-18 e in varie riprese fino al 1630, quando si stabilì a Napoli. A Roma la conoscenza dei caravaggeschi [...] , Madrid, Prado), guardando a S. Vouet e G. Reni, elaborò uno stile caratterizzato da forme eleganti e raffinato cromatismo, dai toni chiari e luminosi (affreschi nel Gesù Nuovo, 1639-40; nelle cappelle di S. Bruno, 1631-37, e del Battista, 1644-45 ...
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SARJAN, Martiros Sergeevič
Xenia Muratova
Pittore sovietico armeno, nato a Nachicevan-sul-Don (odierna Rostov sul Don) il 28 febbraio 1880 e morto a Erevan nel 1972. Fu allievo di V. Serov e K. Korovin [...] alla sua ricerca, vicina all'esperienza dei fauves per l'utilizzazione dei forti contrasti delle ampie superfici cromatiche, di colori chiari e vívaci, di una linea semplice e pura. S. fu uno dei promotori del movimento artistico Golubaja Roza (Rosa ...
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ZÜND, Robert
Rudolf Kaufmann
Pittore, nato il 3 maggio 1827 a Lucerna, morto ivi il 13 gennaio 1909. Dopo aver studiato con F. Diday e con A. Calame a Ginevra, a Monaco, a Parigi (dove fu impressionato [...] nati da numerosi studî luminosi dal vero (campi di grano, praterie, gruppi di alberi), sono dipinti con colori schietti e chiari. Un disegno analitico e lineare fuso con un senso assolutamente moderno della luce crea nelle sue opere un'armonia quasi ...
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CHIAROSCURO
R. Bianchi Bandinelli
Dal Vocabolario toscano dell'Arte del Disegno di Filippo Baldinucci (1681) al più recente Dizionario Enciclopedico (1956) il valore del termine ch appare duplice. Lo [...] brilla. Ma il termine ch. viene usato anche per indicare "pitture d'un color solo, al quale si dà rilievo con chiari e con iscuri del color medesimo" come appunto si esprimeva il Baldinucci (e che in Francia son dette grisailles); e anche disegni ...
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Nome di un personaggio fittizio che riassume il carattere della conformista borghesia tedesca del periodo 1815-48, nato dalla vena satirica di L. Eichrodt e A. Kussmaul. Dalla letteratura la figura e il [...] fu il punto di partenza dell’arredo ottocentesco, con l’uso di legni lisci e lucidati, parati chiari ed economici, mobili comodi e pratici, divani, scrivanie, servantes, porcellane, soprammobili, tappezzerie, senza allontanarsi dal controllato gusto ...
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Pittore (Bondanello di Quistello, Mantova, 1878 - Verona 1964). Frequentò le accademie di belle arti di Modena e di Firenze; nel 1900 si recò a Parigi dove, sperimentate anche la scultura e l'incisione, [...] Nel 1942, dopo aver insegnato a Lucca e a Monza, si stabilì a Verona. Fu fedele a una pittura dai chiari e delicati accordi cromatici impostati su un tessuto disegnativo che traspare dalle leggerissime velature. Opere nelle gallerie d'arte moderna di ...
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CALLEGARI, Antonio
Giovanni Vezzoli
Figlio di Santo il Vecchio, nacque a Brescia nel 1699; è agevole supporre che il padre lo abbia avviato alla scultura anche se non poté aver molto influito sul figlio, [...] 1913, p. 64; A. Pinetti, Orme di arte bresciana in Bergamo, Bergamo 1915, p. 12; L. Rivetti, La chiesa parrocchiale di Chiari, Chiari 1920, pp. 37, 38; R. Negroni, Andrea Fantoni e le sue opere, AlzanoMaggiore 1934, pp. 66, 67; N. Bonfadini, Il lago ...
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chiara
s. f. [dall’agg. chiaro]. – L’albume dell’uovo, spec. dell’uovo crudo (quando è cotto si dice piuttosto il bianco); fig., a proposito di un male grave: ci vuol altro che ch. d’uovo (cfr. chiarata).
chiarata
s. f. [der. di chiara «albume»]. – Chiara d’uovo sbattuta, usata in preparazioni culinarie; anche come rimedio empirico su ustioni e contusioni, o come maschera di bellezza, con funzione astringente e rassodante.