LAZZARONI, Pietro
Flavio Santi
Nacque nei primi decenni del XV secolo; è ignoto il nome dei genitori. Il luogo di nascita è incerto, ma sembra sicura l'origine valtellinese, dal momento che il L. stesso [...] mese a partire dal 1° aprile, portata a 3 lire l'anno seguente. Non si conosce il motivo della scelta di Chiari, centro culturale abbastanza fervido, fin dalla metà del Trecento. È probabile che il L., in cerca di una prima affermazione professionale ...
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BILLY (Billi, Bijlli), Nicola, il Vecchio
Fabia Borroni
Incisore, calcografo e mercante di stampe, saltuariamente anche disegnatore. Di origine francese, parente di Giacomo (Jacques Belly) e di Vincenzo [...] erano affini a lui per attività, fu operante a Roma dalla fine del Seicento alla prima metà del Settecento. Poco chiari i repertori tanto sul genere e sugli estremi cronologici della sua attività, quanto sui rapporti che lo legarono ai figli Antonio ...
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Attrice (n. forse Roma 1720 circa - m. dopo il 1784); nel 1739 era a Venezia, ballerina di corda il giorno, e la sera al S. Moisè in una compagnia della quale facevano parte G. Medebach e Marliani che [...] poi sposò. Fu deliziosa Corallina, piena di garbo e di brio; per lei Goldoni scrisse, fra l'altro, La locandiera, e P. Chiari tre commedie. ...
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Scrittore britannico (n. Ashford, Kent, 1938). Dopo essere stato corrispondente per l'agenzia di stampa Reuters (1961) e per la BBC (1965), negli anni Settanta ha pubblicato The day of the jackal (1971) [...] sua fortunata attività di scrittore. Le opere successive sono caratterizzate da uno stile narrativo di stampo giornalistico, con chiari riferimenti alla politica e allo spionaggio. Tra i suoi scritti si ricordano: The Biafra story (1969); The dogs ...
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ALBANI (Albano), Giovan Gerolamo
Giovanni Cremaschi
Nacque il 3 genn. 1509 a Bergamo da Francesco, di nobile famiglia, chiamato dai concittadini per i suoi meriti "pater patriae", e da Caterina Pecchio. [...] gli studi di grammatica e retorica sotto la guida di un maestro celebrato ai suoi tempi, Giovita Rapicio (o Ravizza) da Chiari, iniziò, sempre a Bergamo, gli studi di diritto che continuò a Padova, dove ebbe maestri Marco Mantua e Francesco Sfondrati ...
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Campanini, Carlo
Nicola Fano
Attore cinematografico e di rivista, nato a Torino il 5 ottobre 1906 e morto a Roma il 20 novembre 1984. Si dedicò assiduamente alla rivista, rivelando la sua straordinaria [...] comicità tanto che il suo nome è quasi sempre ricordato in coppia con altri: da Carlo Dapporto a Macario, da Walter Chiari a Totò.
Debuttò sul palcoscenico nel 1926 recitando in una delle più popolari compagnie dialettali, quella di M. Casaleggio, e ...
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Musicista (Roma 1584 circa - Loreto 1629). Studiò con G. B. Nanino. Nel 1609 maestro di cappella al Collegio Romano-Germanico, dal 1609 al 1622 a Loreto, dal 1623 al 1625 a S. Giovanni in Laterano, dal [...] 1626 alla morte nuovamente a Loreto. Compose molta musica sacra (messe, mottetti, salmi, litanie, antifone, Scherzi sacri, ecc.), madrigali e alcune pagine strumentali. È uno dei più vigorosi e chiari polifonisti della scuola romana. ...
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Kendall, Edward Calvin
Biochimico statunitense (South Norwalk, Connecticut, 1886 - Rahway, New Jersey, 1972). Prof. di chimica fisiologica e direttore della sezione di biochimica presso la fondazione [...] struttura) e di quelli della corteccia surrenale. In quest’ultimo campo sintetizzò l’11-deidrocorticosterone (1944) e chiarì la struttura e gli effetti biologici del cortisone, che egli isolò e cristallizzò quasi contemporaneamente a T. Reichstein ...
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Biologo statunitense (New York 1927 - ivi 2010); laureato in biochimica all'univ. del Michigan nel 1957, dal 1962 è stato capo della sezione di genetica biochimica del National institute of health di Bethesda [...] della sintesi delle proteine nelle cellule, dimostrando (1959) che l'RNA messaggero è necessario per tale sintesi. Nel 1961 chiarì come l'RNA sintetico, formato da una sequenza di basi uraciliche (UUU), dà origine in vitro alla formazione di un ...
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Dottore ebreo (Troyes 1040 - ivi 1105), detto Rashī dalle iniziali delle parole Rabbī Shĕlōmōh Yṣḥāqī, o, con adattamento italiano, Salomone Isaacide. Dopo aver studiato in Renania, fondò nella sua città [...] e di quella talmudica, commentando quasi tutto l'Antico Testamento e il Talmūd babilonese. I suoi commenti, chiari, sintetici, lucidi e obiettivi, acquistarono grandissima popolarità; eccelse tra essi quello ai cinque libri del Pentateuco; ancora ...
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chiara
s. f. [dall’agg. chiaro]. – L’albume dell’uovo, spec. dell’uovo crudo (quando è cotto si dice piuttosto il bianco); fig., a proposito di un male grave: ci vuol altro che ch. d’uovo (cfr. chiarata).
chiarata
s. f. [der. di chiara «albume»]. – Chiara d’uovo sbattuta, usata in preparazioni culinarie; anche come rimedio empirico su ustioni e contusioni, o come maschera di bellezza, con funzione astringente e rassodante.