Pittore (Vasto 1798 - Napoli 1882). Allievo di G. Cammarano all'Accademia di belle arti di Napoli, dal 1818 si dedicò, sotto la guida di A. Pitloo, al paesaggio che trattò con immediatezza, in toni chiari [...] e luminosi. Visse poi a Roma (1824-28) e a Parigi (1827-37) dove, protetto dalla duchessa d'Orléans, dipinse con successo opere d'impostazione accademica. Rientrato a Napoli, nel 1838 ottenne la cattedra ...
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Pittore (Haarlem 1597 - ivi 1662). Allievo del padre Cornelis Engelsz (Gouda 1575 - Haarlem tra il 1642 e il 1653), ritrattista, e di F. Hals, eseguì ritratti caratterizzati dalla tecnica raffinata e dall'uso [...] di toni chiari e trasparenti. Opere a Haarlem, Frans Hals Museum; Amsterdam, Rijksmuseum; Parigi, Louvre. ...
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BARTOLINO (Bertolino, Bartolomeo) da Novara
Giovanni Mariacher
Figlio del maestro Giovanni da Novara, fu creduto da alcuni storici ferraresi (Guarini e altri) appartenente al casato dei Pioti di Novara, [...] ma a torto, come chiarì il Campori. Non se ne conosce l'anno di nascita. Architetto degli Estensi a Ferrara, la prima notizia che lo riguarda è del 1368, quando Niccolò II lo inviò temporaneamente a Mantova presso Guido Gonzaga, suo alleato, per ...
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Intagliatore tedesco del sec. 15º-16º. Fu operoso dapprima in Ulm (1510-29), poi in Olanda (ultima notizia: 1538). A un gusto iniziale schiettamente goticheggiante (altare di Wippingen, 1505, e una serie [...] di Sacre Famiglie), con chiari riferimenti a Gregor Erhart, subentra un orientamento verso forme rinascimentali e un comporre mosso che preannuncia il barocco (altare di Bieselbach; Madonna a Dalhem, presso Liegi). ...
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Pittore (Trieste 1891 - Biberach 1944), di origine ebraica. Formatosi da autodidatta, nel 1925 fu a Roma in contatto con G. De Chirico e A. Savinio. Dopo un esordio dagli accenti simbolisti si orientò [...] verso una pittura dai toni chiari, memore delle atmosfere metafisiche (Scoglio incantato, 1931, Trieste, Museo civico Revoltella; Spiaggia abbandonata, 1935 circa, Milano, Gall. d'arte moderna; ecc.). Deportato in Germania nel 1943, morì in campo di ...
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Medico, pittore e filosofo (Lipsia 1789 - Dresda 1869); prof. di ostetricia nell'Accademia medico-chirurgica di Dresda, medico ordinario della famiglia reale, autore di un trattato di fisiologia e di studî [...] anatomici e di psicologia. Dipinse paesaggi (boschi, chiari di luna, ecc.); sue opere a Dresda, Weimar e in collezioni private. Fu seguace della filosofia della natura di Schelling che sviluppò in senso teistico. ...
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Architetto e scultore (n. isola di Maiorca - m. Napoli 1454 circa). Esponente del tardo gotico catalano, a Palma di Maiorca scolpì (1422) per il portale del Mirador della cattedrale le statue di s. Pietro [...] e di s. Paolo, che mostrano chiari rapporti con l'arte borgognona, e realizzò (1426-46) la Lonja (borsa di commercio). A Napoli dal 1448, fu protomaestro di Castel Nuovo: lavorò alla Gran Sala ma incerto è il suo contributo all'ideazione e alla ...
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BONASCIA (Bonasia, Bonasci), Bartolomeo
Eberhard Ruhmer
Nacque a Modena verso il 1450. Secondo il Tiraboschi, "in anni suoi giovanili coltivò ancor la pittura". Le opere conservate, che gli vengono [...] ascritte in base a prove documentarie, o sulla base di chiari indizi stilistici, confermano la veridicità di questa affermazione. Tomasino de' Bianchi (Lancilotto) riferisce che il B. eseguì dal 1468 dei lavori di pittura per la Compagnia di San ...
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Pittore e incisore (Saint-Nicolas d'Attez, Eure, 1823 - Colombes, Seine, 1891). Seguace di G. Courbet, studiò anche i maestri spagnoli del sec. 17º, in particolare J. de Ribera, il cui influsso si avverte [...] chiaramente soprattutto nei quadri religiosi, dipinti a forti contrasti di chiari e di scuri (S. Sebastiano, 1865, Louvre; Il buon Samaritano, 1870 circa, Pau, Musée des beaux-arts). ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] A. Galante, Guida sacra alla città di Napoli, Napoli 1872 (nuova ed. a cura di N. Spinosa, Napoli 1985); E. Bertaux, Santa Chiara de Naples. L'église et le monastère des religieuses, MAH 18, 1898, pp. 165-198; id., Santa Maria di Donnaregina e l'arte ...
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chiara
s. f. [dall’agg. chiaro]. – L’albume dell’uovo, spec. dell’uovo crudo (quando è cotto si dice piuttosto il bianco); fig., a proposito di un male grave: ci vuol altro che ch. d’uovo (cfr. chiarata).
chiarata
s. f. [der. di chiara «albume»]. – Chiara d’uovo sbattuta, usata in preparazioni culinarie; anche come rimedio empirico su ustioni e contusioni, o come maschera di bellezza, con funzione astringente e rassodante.