Pittore (Sesto Calende 1477 - Milano 1523). Attivo a Milano, dove presumibilmente si formò in ambito leonardesco, C. fu anche a Roma, collaboratore del Peruzzi, a Messina e a Napoli. Accanto alla componente [...] , particolarmente forte nelle prime opere (Madonna col Bambino, Milano, Pinac. di Brera), le sue opere mostrano chiari richiami classicheggianti e raffaelleschi (Adorazione dei Magi, Napoli, Mus. di Capodimonte; polittico di S. Rocco, Milano ...
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FASOLATO
Paola Rossi
Sotto questo cognome figurano nei documenti settecenteschi della fraglia padovana dei tagliapietra (conservati presso l'Archivio di Stato di Padova) numerosi membri di una famiglia [...] di tagliapietra e scultori, una vera e propria dinastia all'interno della quale non sempre appaiono chiari i rapporti di parentela.
In particolare sono registrati due scultori di nome Agostino, attivi pressoché contemporaneamente: Agostino di ...
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CIGNAROLI, Vittorio Amedeo Gaetano
Franca Dalmasso
Figlio del pittore Scipione e di Marianna Caretti, nacque a Torino intorno al 1730. La data di nascita viene stabilita sulla base dell'atto di morte [...] di un totale di nove tele, eseguite tra il'1771-72 e il 1778, con larga collaborazione di aiuti. In esse si palesano chiaramente le finalità e i limiti della pittura del C., volta a mantenere in vita un mondo arcadico ormai superato e che si risolve ...
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Giurista (n. Bologna - m. ivi 1166 circa), della famiglia dei Gosî. Fu uno dei "quattro dottori" della scuola bolognese dei glossatori, che la tradizione vuole diretti scolari d'Irnerio. M. rappresentò [...] un indirizzo di studî in opposizione a quello sostenuto dal suo contemporaneo Bulgaro, ma non sono sempre chiari i motivi di divergenza tra le due scuole; la tradizione fa di M. il campione dell'equità, di Bulgaro quello dello stretto diritto. I ...
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Pittore (Anversa 1564 - ivi 1635). Appartenente a una famiglia di pittori, il primo dei quali, Jan I, fu attivo a Bruges (sec. 16º). Allievo del padre Bartholomaeus, dipinse paesaggi alpini, con forti [...] , Vienna, Kunsthistorisches Museum). Successivamente, forse suggestionato da un viaggio nella Penisola, eseguì con colori più chiari anche pianure e paesaggi italiani (Amsterdam, Rijksmuseum; Parigi, Louvre, ecc.). n Suo nipote Frans, pittore ...
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Ufficiale ed esploratore portoghese (Cholebras del Duero 1846 - Lisbona 1900); trasferitosi nel Mozambico, partecipò (1870) a una sfortunata spedizione nel bacino dello Zambesi, dalla quale si salvò con [...] pochi compagni; intraprese quindi un viaggio da Luanda a Benguela e poi a Pretoria attraverso l'interno del continente (1877-79). Tale viaggio chiarì molti problemi relativi ai bacini e al corso dello Zambesi e del Cubango. ...
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Pittore statunitense (Saint Louis 1906 - Brookhaven, N. Y., 1992). Le sue prime opere sono ispirate a un potente realismo (affreschi storici e allegorici), ma già nella decorazione dell'aeroporto di New [...] ) si avvertono nuove esigenze pittoriche. Nell'ambito dell'espressionismo astratto, ha composto singolari armonie cromatiche, giungendo dai toni chiari delle prime opere (esposte a New York nel 1950), a toni neutri, e infine all'uso di colori puri ...
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Pittore e incisore svedese (Stoccolma 1853 - Sundborn, Falun, 1919). Studiò a Stoccolma e a Parigi. Eseguì alcune decorazioni monumentali (affreschi nel Museo Nazionale, 1896, nel Teatro dell'opera di [...] ma la sua fama è dovuta alle innumerevoli scene familiari e infantili aventi a sfondo la sua casa a Sundborn: chiari acquarelli, incisioni, disegni; illustrazioni a colori con didascalie da lui stesso composte, pubblicate in forma di libro nel 1899 ...
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Patriota (Nizza 1819 - ivi intorno al 1870), fratello di Augusto (v.); organizzò nel 1848 i "volontarî della morte", che si segnalarono nello scontro con gli Austriaci al ponte del Caffaro (22 maggio); [...] durante la spedizione dei Mille comandò la 5º compagnia, ma fu congedato poco dopo lo sbarco in Sicilia per motivi non chiari. Dopo d'allora visse a Torino e a Nizza. ...
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CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] apprendiamo che "attese nell'età sua più tenera ad apprender la grammatica; e fino d'allora cominciò a dare chiari segni che allo studio della poesia coll'animo inclinava, perché volentieri, e con incredibil diletto, leggeva Orazio: di modo che la ...
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chiara
s. f. [dall’agg. chiaro]. – L’albume dell’uovo, spec. dell’uovo crudo (quando è cotto si dice piuttosto il bianco); fig., a proposito di un male grave: ci vuol altro che ch. d’uovo (cfr. chiarata).
chiarata
s. f. [der. di chiara «albume»]. – Chiara d’uovo sbattuta, usata in preparazioni culinarie; anche come rimedio empirico su ustioni e contusioni, o come maschera di bellezza, con funzione astringente e rassodante.